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REGGIO CALABRIA – Giornata mondiale delle città celebrata dalle associazioni reggine

Auser Soccorso di Reggio Calabria rappresentato dalla sua Presidente la Dott.ssa Teresa Fotia nonchè dalla sua Past President e Presidentessa onoraria Prof.ssa Margherita Plaia insieme all’Associazione Amici di Lilla Aps Disabili Adulti rappresentata dalla Presidente Prof.ssa Annamaria Leonardo e dal tesoriere Tanila Scuncia ed unitamente al Satellite dei Diritti Umani del Lions Club Carate Brianza Cavalieri rappresentato dalla sua Presidente l’Avv. Eliana Carbone ed al Club Lions Reggio Calabria Rhegion con il suo Presidente Sebino Bellini, quest’ultimo collegatosi da remoto, hanno celebrato presso la chiesa di San Domenico di Reggio Calabria con il suo Parroco Don Tonino Sgrò la Giornata Mondiale delle Città, proclamata dall’Onu e che cade il 31 Ottobre di ogni anno, con un meeting informativo e di sensibilizzazione della cittadinanza.

Ha introdotto il discorso l’Avv. Eliana Carbone che ha sottolineato l’importanza delle città che pur coprendo solamente il 2% della superficie terrestre ospitano il 54% della popolazione globale, causano il 60% delle emissioni inquinanti sulla terra, producono i 2/3 della ricchezza globale e consumano il 78/ dell’energia prodotta globalmente e per questa ragione costituiscono l’Obiettivo 11 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità. Carbone ha continuato riferendo che l’Obiettivo 11 mira a far sì che le città garantiscano alloggi per tutti, aree verdi, spazi pubblici ed inclusivi, trasporti pubblici adeguati soprattutto per le persone più vulnerabili, riduzione dell’inquinamento prodotto dalle città in particolare quello atmosferico e da rifiuti.

A questo punto è intervenuta la Prof.ssa Leonardo la quale ha evidenziato come nella città di Reggio Calabria non mancano i servizi di assistenza ma mancano tutti i servizi di comunità, trasporto, socializzazione, accessibilità agli spazi pubblici e quindi una cultura di inclusività che ricomprenda le categorie deboli. «Sembra – ha riferito la Leonardo – che la disabilità sia scomparsa dai radar dei della città e dei cittadini e si sia ritirata nei luoghi chiusi, che siano le famiglie o i servizi di assistenza e proprio per questo motivo come associazione stiamo cercando di restituire dignità e spazi comunitari di partecipazione e di inclusione nella vita quotidiana del tessuto cittadino a questi soggetti più vulnerabili. Il modello di comunità che abbiamo in mente come associazione è descritto nel racconto di Gianni Rodari “La passeggiata di un distratto”».

Ha preso la parola poi la Dott.ssa Teresa Fotia che ha precisato che l’Auser Soccorso, che ha sede legale in via Ecce homo di Reggio Calabria, in base alle richieste che provengono dai soci e dalle persone del territorio agisce con progetti mirati lavorando sulla solitudine, sull’assistenza. «Nel 2019 – ha detto Fotia – abbiamo portato avanti un progetto di ricerca sul territorio per quanto riguarda la solitudine nelle nostre circoscrizioni al cui esito ne è stata riscontrata un’elevata presenza ed inoltre stiamo portando avanti un altro progetto per aiutare gli anziani e nello stesso tempo coinvolgere i giovani».

E poi è intervenuta la Prof. ssa Margherita Plaia che ha precisato che l’Auser Soccorso è presente sul territorio dal 1998 ed è stata la prima associazione a Reggio Calabria a nascere nel quartiere per le esigenze degli anziani e dei giovani e che quest’ultimi non avevano punti di riferimento, di socializzazione, non avevano strutture per passare il loro tempo e quindi l’associazione si è impegnata al massimo per far fronte a queste esigenze. Infine anche Sebino Bellini intervenendo nel meeting ha evidenziato come vi sia, a suo avviso, un deficitario sentimento di riscatto della città di Reggio Calabria in chiave turistica e che sarebbe utile promuovere turisticamente le tradizioni e gli altri elementi identitari della cultura Reggina e coinvolgere non solo coloro che abbiano un interesse diretto alla promozione turistica come gli operatori di settore ma l’intera collettività suscitando in essa uno scatto di orgoglio identitario.

Ha poi concluso Bellini: «Stiamo lavorando come Club per la promozione turistica di alcuni centri storici del territorio metropolitano per contribuire a diffondere un nuovo modello di sfruttamento del territorio basato sull’accoglienza e la promozione delle infinite risorse turistiche, storiche ed enogastronomiche».

Il meeting si è quindi concluso con un augurio di tutti i partecipanti affinché siano portati avanti sul territorio dalle Istituzioni, dalle associazioni, dalle proposte della cittadinanza sempre più progetti per la protezione e inclusione delle categorie deboli nelle città, per il miglioramento e il potenziamento dei servizi pubblici per i cittadini nonché per la promozione turistica del territorio. (rrc)

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