Il Comune di Reggio, guidato dal sindaco Giuseppe Falcomatà, ha approvato l’ampliamento del fondo per le non autosufficienze, per una somma complessiva di 300 mila euro.
Somme molto importanti per Palazzo San Giorgio che, secondo l’assessore al Welfare, Demetrio Delfino, «serviranno ad implementare servizi fondamentali, soprattutto nel campo delle disabilità».
«Su temi così delicati – ha detto il delegato alle Politiche sociali – l’attenzione dell’amministrazione è, da sempre, altissima. Ogni giorno il settore lavora per migliorare i servizi e, questo contributo, si inserisce perfettamente nel percorso d’inclusione e rigenerazione sociale intrapreso dall’esecutivo guidato dal sindaco Giuseppe Falcomatà».
«Servizi – ha spiegato, ancora, Delfino – che vanno dall’assistenza domiciliare per anziani non autosufficienti a quella per i disabili, dal Centro diurno e dal laboratorio per adulti con disabilità agli spazi socio-educativi per minori disabili, dall’assistenza educativa scolastica al superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche fino al rilascio del contrassegno di circolazione e di sosta del veicolo a favore dei disabili».
«Tanti servizi, insomma – ha proseguito – che, tuttavia, non sono mai abbastanza per lenire le difficoltà e andare incontro alle esigenze delle persone più fragili. In questo caso, le nuove risorse andranno a potenziare l’Assistenza domiciliare per anziani e disabili ed i Centri diurni per disabili prevedendo una suddivisione delle risorse al 50% per ognuno degli interventi».
Entrando ancor di più nel dettaglio, il Centro diurno per l’inserimento di disabili adulti sarà orientato a «favorire il recupero e l’integrazione sociale attraverso la predisposizione e l’attuazione di progetti socio-abilitativi individualizzati; ad orientare interventi personalizzati assistenziali, di socializzazione, educativi, abilitativi atti all’acquisizione e al mantenimento di capacità cognitive, relazionali e comportamentali facendo leva sulle capacità degli utenti ed a rilevare la situazione del micro sistema familiare, della rete sociale di sostegno, del contesto sociale e culturale di appartenenza della persona disabile al fine di conoscerne la realtà nella sua globalità fisica, intellettiva, emozionale, affettiva e culturale».
Così come l’Assistenza domiciliare per disabili avrà le finalità di «un graduale miglioramento della qualità di vita attraverso prestazioni di tipo educativo, di un aiuto alle attività quotidiani e domestiche oltre ad un supporto infermieristico o riabilitativo».
Infine, il servizio di Assistenza domiciliare per anziani non autosufficienti inteso come «un complesso di prestazioni di natura socio-assistenziale e sanitaria prestate a domicilio con l’obiettivo di consentire al soggetto cui è diretto l’intervento la permanenza nel normale ambiente di vita».
«Insomma – ha concluso l’assessore Delfino – l’azione dell’amministrazione comunale vuole favorire il benessere, la piena inclusione sociale e l’autonomia di soggetti non autosufficienti e con disabilità grave per impedirne l’isolamento e preservandone, per quanto più possibile, l’autonomia, il rispetto delle loro volontà e l’integrità fisica e psicologica. Nessuno, insomma, può o deve rimanere indietro. Mai». (rrc)