Il Consiglio comunale di Reggio, guidato dal sindaco Giuseppe Falcomatà, ha approvato il Documento Unico di Programmazione 2024-2026.
Un lavoro che è frutto dell’impegno dei componenti della Prima Commissione Bilancio, presieduta dal Consigliere Pino Cuzzocrea, e della Terza Commissione Assetto del Territorio, presieduta dal Consigliere Giuseppe Sera, ed illustrato in aula dal Direttore Generale Demetrio Barreca. A valle dell’esame di centinaia di emendamenti, raccomandazioni, osservazioni ed ordini del giorni presentati dai consiglieri di opposizione, sul Piano triennale, parte integrante del Dup, si è registrato l’intervento del capogruppo del Pd Giuseppe Sera, nella sua qualità di Presidente della Terza Commissione.
«L’obiettivo è stato di andare incontro con questo Dup e col documento di bilancio alle esigenze dei cittadini con particolare attenzione alle periferie delle città – ha spiegato – Abbiamo assistito ad una grande rappresentazione teatrale dalla minoranza, anche se ringrazio il consigliere Minicuci per la mole di lavoro che ha svolto. Personalmente, posso comprendere la critica costruttiva, ma non l’ostruzionismo. In terza commissione per cinque sedute abbiamo trattato il Piano triennale delle Opere Pubbliche. Non condivido l’intervento fazioso di spostare le opere del terzo anno al primo anno che va ad offuscare il lavoro di una maggioranza che è stato svolto, come dicevo, in primo luogo in favore delle periferie».
«Questa Amministrazione – ha aggiunto – che ha mostrato responsabilità verso le famiglie reggine, in primis con la rimodulazione del Decreto Reggio. Ho sentito accuse nei confronti di questa maggioranza, ma questo modo di approcciarsi al consiglio è probabilmente generato dalla paura della nostra capacità di programmazione, proprio oggi che non abbiamo le capacità ridotte che abbiamo pagato per 9 anni. Un Dup di oggi che non è un copia/incolla: basti guardare alle assunzioni coi nuovi 130 posti di lavoro, la stabilizzazione di altrettante unità di dipendenti che da anni dall’Ex Multiservizi e Lsu ed Lpu attendevano».
«Nel documento – ha poi spiegato Sera – abbiamo aggiunto, come indirizzo politico, tre importanti novità: il monitoraggio delle opere del Piano e la nomina di tutti i rup per le opere e, a seguito della realizzazione o dei ritardi, viene fatta la valutazione ai tecnici del settore. Inoltre abbiamo trovato 29 milioni dai mutui in essere, contratti con la Cassa depositi e prestiti, di cui 24 milioni indirizzati servizi essenziali ai cittadini; altri fondi per le strade (Condera, Terreti, Misiti, Gallico); ancora per le scuole ci sono 600mila euro dei fondi in più, rispetto a quanto già speso lo scorso anno».
«In sintesi per quanto riguarda il Dup – ha detto ancora – va dato atto dello sforzo costante alla struttura del settore finanze, grazie alla quale lo stiamo trattando ad aprile, invece che a luglio come lo scorso anno. Infine abbiamo ridotto gli indicatori del ritardo medio da 50 a 37 giorni, questo significa che c’è un allineamento della macchina amministrativa rispetto alle indicazioni della politica».
Sul Dup, il consigliere Giuseppe Giordano, ha spiegato come «dopo la lenzuolata di osservazioni, raccomandazioni dalla minoranza che abbiamo ascoltato con pazienza, non possiamo dimenticare il lavoro delle commissioni, sede deputata in cui avrebbero dovuto trovare posto momenti di confronto più proficuo. La maggioranza presenta un Piano delle Opere pubbliche che ha uno sforzo di rigore che guarda anche al novellato normativo del nuovo codice del contratti, al quale si aggancia per il rigore dei cronoprogrammi».
Il consigliere del Pd Giuseppe Marino ha in ultimo presentato una proposta, depositata e fatta propria da tutta la maggioranza in cui, a proposito di debiti fuori bilancio (tutti approvati dal civico consesso), soprattutto in materia di espropri.