Pasquale Imbalzano, vice coordinatore Vicario di Cambiamo con Toti –Coraggio Italia, e già amministratore per due consiliature al Comune di Reggio, ha chiesto il motivo per cui «si è scelto con grande leggerezza di paralizzare tutto il centro di Reggio, atteso che anche i bambini sanno che il traffico prevalente nel corso della giornata si svolge da Sud a Nord, mentre sarebbe stato più logico e funzionale utilizzare la Via Marina Bassa o gli ampi spazi adiacenti».
«Basti osservare – ha aggiunto – negli orari di punta cosa avviene nei tratti da Via S. Francesco Da Paola a Via Torrione e strade di collegamento col Lungomare, di tal ché l’unica via parzialmente praticabile rimane via Possidonea».
«Abbiamo atteso – ha spiegato – qualche giorno prima di esprimere un giudizio motivato perché non volevamo esprimere la nostra opinione “a prescindere”. Purtroppo, alcuni nostri immediati timori sono stati confermati dal giudizio negativo sperimentato “sul campo” e pressoché generalizzato dei reggini, perché quando si eliminano circa 400 stalli di soste sulla via Marina Bassa in una città, come la nostra, per sostituirli in gran parte con nuovi parcheggi a oltre un chilometro dall’isola pedonale, (viale Zerbi, prima non a pagamento, via Aspromonte e dintorni) si ottiene un solo effetto: quello di disincentivare l’uscita e la passeggiata serale sul Lungomare di chi comunque è costretto ad utilizzare la macchina, col rischio di provocare danni economici seri agli stessi operatori di Corso Vittorio Emanuele».
«Quanto all’emergenza rifiuti – ha proseguito – ricordiamo intanto al neo Consigliere metropolitano con delega all’ambiente, che se oggi gli scarti di lavorazione debbono essere inviati in Puglia, Sicilia ed addirittura a Mantova, con costi esorbitanti e sovraccaricati sui cittadini di gran parte dei Comuni della Provincia di Reggio, ciò è dovuto alla totale assenza di iniziativa e di programmazione di questa Amministrazione di Centro – Sinistra negli ultimi anni che ha generato assenza di discariche di servizio nel nostro Ato fantasma. Qualcuno ci dovrà spiegare perché il Sindaco Abramo a Catanzaro ha risolto in pochi anni l’intero ciclo dei rifiuti e qui siamo ancora all’anno zero, visto che è comune la legge regionale del 2013 istitutiva degli Ato stessi».
«Ed infine, a proposito del dilagante abusivismo nella città di Reggio – ha detto ancora – che viene denunciato da anni con decine di migliaia di cittadini non censiti, e la TARI richiesta solo a carico dei cittadini onesti, chiediamo quale opera di contrasto ha prodotto in questi 6-7 anni l’attuale Amministrazione Comunale che, vorrebbe, paradossalmente, imputare in maniera generalizzata ai reggini la colpa di questo drammatico disservizio?».
«Ed a questo proposito – ha concluso – poiché come sosteneva Russell Lowell “Solo i morti e gli stupidi non cambiano mai idea” e senza voler scomodare Albert Einstein il quale diceva che “La mente è come un paracadute che funziona solo se si apre”, ricordiamo ancora una volta al Sindaco cosa aspetta a ridurre la Tari 2020 e parte di quella del 2021, divenute ormai non solo un dovere morale, ma un obbligo giuridico per la sua Amministrazione». (rrc)