Pasquale Imbalzano, dirigente ed esponente politico di Coraggio Italia, ha chiesto all’Asp di Reggio Calabria di dare «risposte urgenti e indifferibili» sulla grave carenza, in tema di organico, del servizio veterinario “B” nell’ambito della provincia di Reggio.
Il servizio veterinario B, infatti, si occupa, tra le altre mansioni, dell’igiene degli alimenti di origine animale dalla produzione alla commercializzazione, della filiera delle carni, dalla macellazione degli animali alla somministrazione, le filiere del pesce, delle uova , del miele con controlli ufficiali previsti, nelle decine di stabilimenti riconosciuti e nelle centinaia di stabilimenti registrati.
«È circostanza, infatti – ha proseguito – conosciuta dalla medesima dirigenza che il servizio, in grave carenza di personale, si trova da diversi mesi in forte difficoltà tanto da essere vicino alla paralisi delle attività. In questo senso , il personale veterinario, pur espletando con enorme spirito di sacrificio e senso del dovere le rispettive funzioni, con ampia disponibilità in termini di ampiezza dell’orario di lavoro che, molto spesso, si estende ben oltre l’ordinario orario di servizio, non viene posto nella condizione di raggiungere gli obiettivi prefissati dalla Regione e soprattutto dai piani di gestione dell’ASP 5 di Reggio Calabria».
«Dinanzi a tali condizioni –ha aggiunto – i medici del servizio veterinario riescono con non poche difficoltà e con spirito di abnegazione a far fronte alle emergenze che giorno dopo giorno si presentano, non potendo essere dunque garantite le ordinarie attività consistenti soprattutto nel raggiungimento dei livelli essenziali di assistenza e degli obiettivi aziendali assegnati ai responsabili del servizio, nell’ultimo anno e mezzo aggravate dalle conseguenze dell’emergenza sanitaria da Covid 19, che ha fatto ridestinare ad altre attività alcune unità di personale sanitario del servizio».
«Rappresentato questo quadro di carenza di personale – ha aggiunto – pari almeno a 19 unità, rispettivamente 7 medici veterinari per l’ambito di Palmi, 6 medici veterinari per l’ambito di Locri e ulteriori 6 medici veterinari per l’ambito di Reggio, quale conseguenza delle inevitabili quiescenze di personale determinatesi per raggiunti limiti di età, la via percorribile per tamponare tale gravi circostanze risiedono, innanzitutto, nell’assunzione immediata di almeno 12 unità di personale a tempo determinato per far fronte subitaneamente alla grave carenza».
«Nonché – ha aggiunto – in via del tutto ineludibile, portare a compimento con solerzia amministrativa le procedure di reclutamento del personale che sono state già avviate anzitempo, ma che, per ragioni che sfuggono alla cognizione della moltitudine dei cittadini, non sono state pubblicate le graduatorie con successivo provvedimento di assegnazione di incarico e messa in servizio».
«Non si esclude, infatti – ha concluso –che ogni ulteriore ritardo in un settore nevralgico come questo dell’ambito sanitario afferente alla controllo sulla sicurezza alimentare possa classificarsi come una perniciosa interruzione di pubblico servizio con intuibili conseguenze sul piano delle responsabilità, certamente da ascriversi alla stessa dirigenza dell’ ASP 5 di Reggio Calabria». (rrc)