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REGGIO – Impegno e Identità chiede spiegazioni sul Ponte ‘fantasma’ sul Calopinace

Calopinace torrente

Antonella Di Bella, del movimento Impegno e Identità di Reggio Calabria, ha chiesto all’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà, di chiarire in merito ai ritardi sui lavori che riguarda il ponte sul torrente Calopinace.

«L’Amministrazione comunale, sia attuale che precedente – si legge in una nota – con comunicati a raffica, apparsi su varie testate, fin dal luglio dello scorso anno, aveva sbandierato di aver firmato il contratto e consegnato i lavori alla ditta Torchia, secondo un cronoprogramma della durata di 4 mesi. In base alle dichiarazioni dell’assessore ai Lavori pubblici, Grandi Opere e Risorse Ue e del Rup, entro marzo 2021, la ditta avrebbe consegnato il ponte sul torrente Calopinace. Purtroppo il cantiere ancora oggi è chiuso, sebbene la realizzazione di quest’opera sarebbe in grado di offrire continuità territoriale tra l’area urbana del Tempietto e il Litorale Sud. Inoltre la stessa è strategica all’assetto della viabilità cittadina sull’asse di collegamento tra il centro e la zona sud, lungo la dorsale costiera. Insomma, è passato un anno ma un’opera in grado di rivitalizzare un’area attualmente abbandonata al degrado e a continui atti di vandalismo, langue a causa di uno standby prolungato e inspiegabile del quale si ignorano le motivazioni».

«Riteniamo – viene spiegato – che fornire una risposta ai cittadini sia doveroso in quanto il Parco Lineare Sud deve al più presto trasformarsi in un nuovo polo di sviluppo socioeconomico per il nostro territorio. Inoltre, costituisce una carta vincente come nuovo asse di viabilità e riconsegna ai reggini un contatto visivo diretto con il mare.  Abbiamo ricevuto delle segnalazioni da parte di alcuni residenti che denunciano numerosi atti vandalici nella zona dell’ex capannina.  L’edificio posto sul mare vicino alla Dia è stato preso di mira: scritte sui muri, vetri e porte rotte. I bordi della strada asfaltata di recente sono stati già invasi dalle sterpaglie e dalla sabbia. Il degrado continua nel tunnel Ramirez vicino al circolo del tennis Crucitti. Il sottopassaggio è completamente al buio e totalmente sporco». 

«In orari serali – continua ancora la nota – la zona è puntualmente mal frequentata, soprattutto nell’area dei capannoni dismessi in cui si riparavano le barche e che si trovano vicino al ponte Calopinace, purtroppo ancora solo un “progetto di carta”.  Com’è possibile questo scempio su un progetto ancora in itinere, un’area di cantiere che il sindaco aveva scelto come location in campagna elettorale, solo qualche mese fa? Sui lavori ancora non consegnati non dovrebbe essere prevista una guardiania? Rivolgeremo queste domande all’amministrazione affinché ci dia delle spiegazioni, assumendosi le proprie responsabilità». (rrc) 

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