Venerdì 15 marzo, a Palazzo Alvaro di Reggio Calabria, alle 8.30, si terrà l’evento Fare rete: Diagnosi e cura dei pazienti che presentano dipendenze patologiche e disturbi psichiatrici in comorbilità.
L’evento è stato organizzato dall’Associazione Altea che ha messo a punto un programma scientifico che permetterà di conseguire crediti per l’aggiornamento di medici, infermieri, psicologi, farmacisti, assistenti sanitari, tecnici della riabilitazione psichiatrica, educatori professionali, biologi e assistenti sociali.
L’obiettivo, dunque, è quello di ottimizzare i percorsi di diagnosi, trattamento e cura di questi pazienti che rientrano in un’area socio-sanitaria tra le più complesse. Partendo da un’analisi delle soluzioni che il nostro territorio offre, verrà puntualizzato come tale area richieda una forte interazione che può svilupparsi solo attraverso una rete integrata di servizi che comprenda anche le reti informali sul territorio (associazioni di volontariato, privato sociale, etc.), al fine di superare l’attuale approccio dualistico e affrontare il problema in senso multidimensionale, rivedendo i modelli organizzativi per la presa in carico, la diagnosi e la cura.
Durante la giornata, si parlerà anche di designer drug, ossia delle nuove sostanze progettate a tavolino da chimici esperti per avere effetti simili a quelli delle droghe illegali, ma assai difficili da identificare, ossia di un mondo in cui opera una controcultura che tra laboratori clandestini, industria farmaceutica e intelligenza artificiale ha fatto contare nel 2023 almeno 1230 nuove molecole psicoattive altamente nocive e consumate prevalentemente tra gli appartenenti alle fasce sociali più emarginate.
Le attività formative si concluderanno attenzionando una interessante esperienza di recovery e l’importanza del fare rete anche in ordine alla prevenzione.
Il rapporto che la Commissione del Senato per l’infanzia e l’adolescenza ha stilato nel 2022 sul fenomeno delle dipendenze patologiche diffuse tra i giovani, ha evidenziato un dato allarmante: il 10% di loro si dichiara insoddisfatto e non ravvisa prospettive per il futuro. Tale disagio, nella stragrande maggioranza dei casi, si esprime attraverso l’insorgenza di dipendenze patologiche sempre più spesso correlate ad altri disturbi psichiatrici. Questo è il dramma che stanno vivendo le giovani generazioni e assieme a loro le famiglie, la scuola, la società intera.
Non si parla solo di dipendenze da sostanze psicotrope, ma di dipendenze comportamentali, come la dipendenza da gioco d’azzardo, tecnologiche, da sesso, da shopping, etc. (rrc)