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REGGIO – Pasquale Imbalzano a Falcomatà: Riduca la Tari per il 2020

Imbalzano

Pasquale Imbalzano, vicecoordinatore vicario di Cambiamo per Toti – Coraggio Italia, ha chiesto al sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà, di ridurre la Tari 2020 e di parte del 2021, «così  come espressamente sollecitatole da mesi  da centinaia  di reggini  in parte  costituiti in Gruppo  per la Riduzione della Tari».

«Noi, signor sindaco – ha detto Imbalzano – per sano realismo politico, non le chiediamo la dichiarazione di emergenza ambientale, che pure   in questa estate particolarmente canicolare  sarebbe un atto  dovuto  da parte sua,  stante la drammatica condizione che la città  sta vivendo sul fronte della raccolta dei rifiuti urbani, nonostante  i tiepidi sforzi che la sua Amministrazione tenta di  compiere. Emergenza, questa,  cui si aggiungono  altri  problemi non meno drammatici  che l’affliggono.  Per tutti, la mancanza ormai quotidiana  dell’acqua dai rubinetti di casa  dei reggini,  l’impossibilità  di combattere  questo caldo insolito  permettendosi  un bagno anzitutto al Lido Comunale, che i reggini  storicamente hanno sempre considerato il loro lido, per colpa  di  una programmazione  estiva da anni  inesistente, e per la condizione disastrata che vivono pressoché tutte le periferie cittadine, da Catona – Gallico a Bocale – Campoli, passando per tutte le zone collinari della città . Non le chiediamo questo,  perchè il suo orgoglio personale ed, ancora di più, il suo interesse politico, glielo impediscono».

Il vicecoordinatore di Coraggio Italia, in merito alla Tari, ha ricordato che «tenuto conto che inesorabilmente quasi tutte le sentenze in materia, a partire da quelle del settembre scorso della Suprema Corte di Cassazione in aderenza  a leggi  nazionali esistenti, hanno deciso  che  in caso di erogazione del servizio  “a singhiozzo”,  il Comune è tenuto a ridurla proporzionalmente.  Senza contare che già a cavallo del 2020-2021  il competente Dipartimento  dell’Asp reggina aveva  notificato al Comune  lo stato di estrema precarietà igienico-sanitaria».

«E, poi – ha proseguito –  senza rivangare i tragici errori strategici commessi  negli anni scorsi sul futuro  delle imprese e delle famiglie reggine, ostinandosi a non   costruire sia il Museo del Mare, che  è stato costretto a recuperare a furor di popolo,  che la Fiera di Argillà,  ( oggi poteva essere fonte di prezioso turismo  di affari e congressuale), con motivazioni che ancora oggi  fanno inorridire, suggeriamo alla sua Amministrazione, di bandire  gli annunci e di astenersi dal fare inutili conferenze stampa,   concentrandosi  in queste settimane sui fatti  ed  a garantire le condizioni minime per accogliere i turisti che, bontà loro,  in epoca  post pandemia vengono generosamente a visitare le bellezze straordinarie della nostra città e di tutti i Comprensori della nostra Provincia, dalla Piana alla Costa Viola, dall’Area Grecanica – Costa dei Gelsomini a tutta la Locride  che,  anche  grazie al suo benefico- ormai acclarato  anche scientificamente –  microclima,  sta diventando sempre più  meta privilegiata di migliaia di turisti, giovani e meno giovani,  di tutta l’Europa». (rrc)

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