A L’A Gourmet l’Accademia di Reggio Calabria si è svolta la seconda edizione del Premio Nazionale di Poesia “Fatamorgana”, promosso dall’Associazione Culturale Rizes.
Sul podio, prima classificata, la poesia ” Autismu” di Raffaela Condello, seconda classificata la poesia ” Stupore” di Sandro Scalercio, terza classificata la poesia ” Urlo d’amore” di Giovanni Suraci. Menzioni speciali di merito alle poesie: “Ad Agitu Gudeta” di Pina Calabrò, “Angelo” di Tiziana Cordí, “Danza Ineludibile” di Francesco Tassone e ” Tristezze vagabonde ” di Vincenzo Ursini. Premio Speciale “Rizes”conferito alla poetessa Pina De Felice con la poesia ” Brivido d’amore sotto il melo”.
La giuria, composta da Daniela Grandinetti, insegnante e scrittrice, Pasquale Borruto, biologo, poeta, autore di opere teatrali, Natino Chirico, pittore e artista di fama internazionale, ha esplicitato la scelta effettuata con motivazioni la cui lettura è stata affidata a Caterina Manti.
Le poesie sono state interpretate dal dottor Pasquale Borruto, da Carmen Schembri Volpe e da Marina Neri. Nel corso della serata, in occasione del cinquantesimo anniversario dalla scoperta dei Bronzi di Riace, è stato conferito un riconoscimento per il restauro delle due statue, al restauratore ed artista Nuccio Schepis.
Ancora un riconoscimento per il musicista e compositore reggino Mario Taverriti che ha presentato tre suoi inediti musicali. Un premio al padrino della serata, lo chef Filippo Cogliandro, ormai, mecenate indiscusso per le espressioni artistiche cittadine. I premi, opere realizzate dall’ artista Angela Pellicanò e dal laboratorio di arte contemporanea Technè, rappresentano pregiati esempi di lavorazione della ceramica secondo l’antica tradizione reggina. Pubblico attento e partecipe.
Numerosa la presenza di rappresentanti delle associazioni cittadine nell’ottica della sinergia culturale che Rizes si prefigge di
promuovere. I saluti del consigliere metropolitano, dott. Quartuccio, delegato alla Cultura dal sindaco Versace, hanno sottolineato l’importanza del ruolo del mondo associativo quale input e volano di riscatto per la nostra terra. Fatamorgana, ancora una volta, fra le
acque del suo Stretto, ha saputo creare l’incanto. (rrc)