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RENDE – Unical, nasce il progetto Barbiana 2040

Unical, progetto Barbiana 2040

All’Università della Calabria nasce, dall’esperienza delLaboratorio di Pedagogia dell’Antimafia, diretto da Giancarlo Costabile, il progetto Barbiana 2040.

Il progetto, nato durante il Laboratorio sulla Scrittura collettiva e la didattica milaniana nell’epoca della tecnica, tenuto ad Arcavacata nei giorni scorsi da Edoardo Martinelli si focalizza nella costruzione di un’alternativa culturale e educativa alla pedagogia neoliberista.

«Obiettivo del progetto – ha dichiarato Giancarlo Costabile – è mettere radicalmente in discussione la pedagogia del profitto e la società del turbocapitalismo, che hanno ridotto la scuola a un’azienda funzionale esclusivamente alla riproduzione dei codici linguistici e comportamentali dell’ideologia neoliberista. Il mondo accademico, in larga parte, si è adeguato a questo verbo dominante, legittimando sul piano scolastico, e più in generale nelle politiche dell’istruzione pubblica, una grammatica scientifica che istituzionalizza paradigmi teorici e modelli educativi che hanno nell’idea di competizione selvaggia (tra studenti, famiglie, istituzioni) il proprio carburante ideologico. La scuola è diventata uno scandaloso “progettificio”, schiacciato sull’autoritarismo dei dirigenti scolastici, che ne ha completamente snaturato il ruolo di formazione civile delle coscienze».

«Barbiana 2040 – ha concluso Giancarlo Costabile – è un tentativo di attualizzare la didattica di don Milani, costruendo una pedagogia in situazione, slegata dall’aziendalismo e dalla spasmodica esigenza di drenare in modo lobbistico e affaristico risorse pubbliche, in grado di farsi sul piano teorico ontologia dialettica della società e sul piano educativo didattica del cambiamento sociale. L’attacco che intendiamo muovere alla cultura liberista deve portarci a costruire un’altra narrazione per una nuova società che abbia nel concetto chiave di Ultimità il proprio metro di giudizio sociale e di organizzazione delle relazioni umane. Non intendiamo, infatti, rassegnarci a vivere come servi delle oligarchie finanziare e non ambiamo a ingrossare le file delle locali borghesie mafiose, che hanno più di un frequentatore nel mondo accademico. Riprendere Lorenzo Milani e proiettarlo nel futuro dei prossimi vent’anni significa assumere come compito strategico l’affermazione di una nuova sovranità popolare: quella che si fa grammatica del We Car».

Il progetto sarà presentato l’8 maggio nel corso di un seminario dedicato al concetto di Umiltà in don Tonino Bello, Vescovo pugliese che ha dedicato la sua vita ai poveri e agli Ultimi, che vedrà la partecipazione di accademici e studiosi del sacerdote salentino. (rcs)

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