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Riqualificazione Piazza De Nava, Minicuci: Si rispetti la storia di Reggio Calabria

Antonino Minicuci

Il consigliere comunale e consigliere metropolitano, Antonino Minicuci, è intervenuto in merito all’intervento di riqualificazione di Piazza De Nava, luogo storico e simbolico di Reggio Calabria, e ha chiesto all’Amministrazione comunale «di aggiornare le opposizioni in sede di consiglio comunale sullo stato dell’arte cosi da ascoltare inoltre l’opinione del sindaco Giuseppe Falcomatà e della giunta in merito».

«Grazie a risorse – ha dichiarato – del Ministero beni culturali e attraverso il Segretariato regionale per la Calabria è stato possibile realizzare progetto di riqualificazione di Piazza de Nava, progetto di cui è Rup l’arch. Roberta Filocamo e progettista l’arch. Pina Vitetta con la collaborazione dei Dipartimenti di Storia e Agraria dell’Università Mediterranea. In sintesi, l’intervento di riqualificazione prevede il accordo più integrato del Museo con l’esterno, l’ampliamento della piazza con la pedonalizzazione delle strade adiacenti e l’apertura della piazza agli spazi attigui, come il monumento Alvaro, con cui fare sistema». 

«In merito alla realizzazione pratica del progetto – ha aggiunto – così come la totalità degli interventi previsti, ci sono numerose perplessità espresse da studiosi, esperti, comitati e associazioni. Si tratta di aspetti tecnici, pertinenza di chi è deputato e competente a fare questo tipo di valutazioni. Che, in più occasioni, non sono positive». 

«Piazza De Nava – ha spiegato – è uno spazio testimone di un’epoca con i suoi materiali ed il suo stile. La ricostruzione fatta dopo il terremoto ha un continuum con gli altri monumenti, perché camuffare e snaturare questo stile? Non sarebbe meglio recuperarlo, restaurarlo? Ma forse così l’opera costerebbe di meno e non sarebbe sensazionale senza la tecnologia, i getti d’acqua, i materiali e le luci… da nababbi. O invece non è più coerente con gli interessi della collettività un semplice restauro, senza per forza cercare l’opera faraonica, sensazionale, con i getti delle fontane scopiazzate da altre città e che stridono con l’insufficienza della distribuzione idrica?>, le considerazioni preoccupate di alcune associazioni che mi sento di condividere in pieno. 

«Gli stessi soggetti – ha detto Minicuci – che non condividono le linee progettuali, lamentano uno scarso coinvolgimento nel confronto che avrebbe dovuto in realtà accompagnare passo passo la realizzazione del progetto. Ritengo che un intervento di riqualificazione di un luogo così importante per Reggio Calabria, meriti di essere portato all’attenzione dei cittadini, coloro che saranno i fruitori abituali e quotidiani della rinnovata Piazza de Nava. In tal senso, sarebbe auspicabile realizzare uno spazio virtuale, anche sul sito del Comune di Reggio, con la gestione di un luogo di discussione in cui raccogliere i diversi commenti e le considerazioni dei cittadini in merito al progetto di riqualificazione». 

«Non si può procedere in maniera sbrigativa – ha detto ancora – o senza coinvolgere tutte le parti interessate in un progetto di tale rilevanza, volto a rivoluzionare un luogo simbolo e ricco di storia della città. Area, peraltro, caratterizzata da vincolo archeologico, architettonico e paesaggistico. Pertanto, chiedo all’amministrazione comunale di aggiornare le opposizioni in sede di consiglio comunale sullo stato dell’arte cosi da ascoltare inoltre l’opinione del sindaco Giuseppe Falcomatà e della giunta in merito». 

«Non è sempre detto – ha concluso – che per beneficiare di risorse economiche in arrivo dal Governo bisogna stravolgere luoghi ricchi di storia e snaturarli rispetto alla loro origine. Risorse che fanno parte di un finanziamento in scadenza e che quindi forse si ha fretta di spendere, quando sarebbe auspicabile una maggiore sensibilità nei confronti di cittadini e associazioni e rispetto verso la storia di Reggio Calabria». (rrc)

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