La città di Roseto Capo Spulico è tra i 18 Comuni selezionati per ospitare il Jazz’Inn, il Festival promosso dalla Fondazione Ampioraggio e che vuole realizzare un modello caratterizzato da incontri lenti, modelli collaborativi di networking e integrazione di competenze.
Jazz’Inn coinvolge aziende, amministrazioni pubbliche, investitori, start-up e PMI innovative, centri di ricerca, professionisti e techbuyers: l’ecosistema dell’innovazione. Al centro degli incontri ci sono gli obiettivi di sviluppo dei “case givers”: aziende e amministrazioni pubbliche, interessate a raccogliere idee innovative per i propri investimenti. Il Format prevede call di open innovation gestite con tavoli di lavoro nei quali sono coinvolti i principali stakeholders delle singole Comunità, ispirato ai modelli nord europei e californiani nonché coerenti con le indicazioni di sostenibilità e resilienza del PNRR.
Un evento che è nato come una contaminazione tra un evento jazz (ma più genericamente musica, arte, manifestazioni) e innovazione, che dura alcuni giorni e dove si sperimenta un modello di networking lento, tra innovatori e mercato, pubblico e privato, chiamata slow dating for innovation.
«Questa è sicuramente una sfida importante che ci stimola davvero a gettare il cuore oltre l’ostacolo, a provare ad andare oltre le nostre possibilità – ha affermato il Sindaco di Roseto Capo Spulico, Rosanna Mazzia –. Sappiamo che non sarà una sfida facile, soprattutto perchè in gara ci sono tantissimi piccoli e medi centri, Borghi bellissimi e anche alcune Città, ma abbiamo pensato che fosse necessario provarci».
«Per uscire dagli schemi – ha proseguito – per innovare e per metterci alla prova. Per mettere alla prova questo nostro Territorio. La Calabria è bellissima, l’Alto Jonio è bellissimo, Roseto è bellissima, ma questo non basta. Non basta la bellezza, e neppure un ambiente incontaminato, e neppure soltanto la buona volontà di qualcuno (amministratori locali, operatori economici, associazioni, cittadini, parti sociali)».
«È urgente – ha concluso – una presa di coscienza collettiva per mettere in moto le persone, le comunità, le energie nascoste e quelle rassegnate. Il nostro auspicio è che da questa esperienza possa svilupparsi un proficuo scambio di idee, di visioni, di prospettive nuove, perché questo Territorio ha bisogno di novità e di confrontarci con il mondo». (rcs)