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Sacal, Occhiuto: Si valuta acquisto da parte della Regione delle quote private

Occhiuto scrive all'Autorità Idrica della Calabria: Affidare temporaneamente servizio a azienda consortile per non perdere i fondi Ue

Il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, alla luce di quanto sta accadendo con il caso Sacal, ha dichiarato al Corriere della Calabria che «se il socio privato fosse disposto non escludo di valutare l’acquisto da parte della Regione di tutto il pacchetto».

Il presidente, infatti, ha «intenzione di andare in fondo», e ha riferito che «ho già incontrato il sottosegretario alle Infrastrutture Alessandro Morelli e nei prossimi giorni vedrò il ministro Giovannini. Ma, per essere chiari, considero irricevibile la proposta fatta da Sacal di retrocedere il privato al 49% delle quote. Non possiamo comportarci come se non fosse successo nulla di grave».

A sostenere la scelta del Governatore, il segretario generale della Cgil Calabria, Angelo Sposato, il segretario generale della Filt Cgil, Nino Costantino, e il segretario generale della Cgil Area Vasta Enzo Scalese, sottolineando che «oggi è necessario ricostruire un percorso di trasparenza e il rafforzamento democratico di una società che deve svolgere un importante servizio pubblico»-

«Ribadiamo, dunque – si legge nella nota congiunta – la nostra proposta di revoca della concessione con contestuale nomina di un commissario per il tempo sufficiente per un nuovo bando di gara garantendo, come garantito dallo stesso ministro Enrico Giovannini, l’occupazione di tutti i lavoratori».

«Anche il giudizio del presidente Occhiuto – prosegue la nota – sulla mancanza di fiducia nel management aziendale a cominciare dal presidente del CdA  Giulio De Metrio è perfettamente coincidente con le nostre denunce dei mesi e delle settimane passate. È necessario, quindi, che il presidente Giulio De Metrio rassegni prima possibile le dimissioni per consentire una più agevole e pubblica ricostruzione democratica della società».

«Gli aeroporti calabresi – hanno aggiunto i dirigenti della Cgil Calabria – sono infrastrutture fondamentali per la mobilità, per lo sviluppo economico e turistico della Calabria e non possono essere gestiti con sufficienza, con piglio padronale e in disprezzo dei diritti delle persone che lavorano, degli stagionali e dei cittadini. La Filt-Cgil è stata costretta a rivolgersi al giudice del lavoro già in passato per ottenere il Piano industriale che non può essere nascosto e negato a chi ne ha diritto e che, come noi, svolge la delicata funzione di rappresentanza del lavoro».

«Anche per questo – conclude la nota – diffidiamo la società a non compiere nelle prossime ore atti discriminatori e sbagliati come possono essere nuove esternalizzazioni di servizi aeroportuali alla stregua di quanto avvenuto fra luglio e agosto. Qualsiasi attività lavorativa deve essere garantita dai lavoratori della Sacal spa e Sacal gh, oltre che dagli stagionali che dovranno essere rioccupati per la stagione invernale». (rcz)

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