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Saccomanno (Lega): Si intervenga per il Sant’Anna Hospital di Catanzaro

Sant'Anna Hospital

Il coordinatore regionale della LegaGiacomo Saccomanno, in una lettera indirizzata al presidente f.f. Nino Spirlì, al commissario ad acta Guido Longo, alla commissione straordinaria dell’Asp di Catanzaro, ai ministri della Salute e dell’Interno, Roberto SperanzaLuciana Lamorgese e al presidente Mario Draghi, ha sollecitato «un immediato intervento secondo le rispettive competenze» per il Sant’Anna Hospital di Catanzaro.

«La situazione del sistema sanità – ha detto – è sotto gli occhi di tutti e non merita commento alcuno per il degrado in cui versa per evidenti errori e incapacità gestionali, incompetenza ed inadeguatezza di chi avrebbe dovuto assumere i relativi provvedimenti. Oltre 11 anni di inutile commissariamento hanno non solo peggiorato le condizioni della sanità, ma hanno aumentato il deficit che dovrebbe essere sopportato dai calabresi, che non hanno mai avuto un servizio adeguato».

«Precisato quanto sopra – ha aggiunto – non può non sottoporsi la gravissima questione della struttura di eccellenza del Sant’Anna Hospital, che rischia di chiudere per le sempre incapacità, inadeguatezza e arroganza di chi dovrebbe pensare al bene collettivo e non, certamente, a qualcosa di diverso. La vicenda è nota a tutti, ma qui di seguito verrà illustrata brevemente. Si vuole solo puntualizzare che la Commissione Straordinaria dell’Asp di Catanzaro non solo non ha proceduto alla sottoscrizione del contratto 2020, ma si sta rifiutando di procedere per l’anno 2021, pur essendo la struttura regolarmente accreditata e, quindi, in possesso di tutti i requisiti di legge». 

«Ritiene, la Commissione Straordinaria – ha proseguito – che non può procedere alla firma del contratto 2020 in quanto pende un procedimento penale. A parte la differenza tra il penale e l’amministrativo, non può non evidenziarsi che questa avrebbe potuto solo chiedere delle garanzie per eventuali rimborsi che il Sant’Anna avrebbe dovuto eseguire in caso di riconoscimento della responsabilità della struttura e non, certamente, dei singoli, che ne rispondono personalmente.  Ma, quel che è più grave ed appare quasi una ritorsione, se non un possibile abuso, è l’inottemperanza alla sottoscrizione del contratto 2021! Ma, non è finita qui: in Calabria non esiste una struttura sanitaria all’avanguardia come il Sant’Anna Hospital che ha salvato migliaia di vite umane. Quindi, un tal rifiuto vuol dire danneggiare pesantemente il popolo calabrese e rischiare di condannare a morte le persone che hanno bisogno di interventi difficili. Una gravissima responsabilità che potrebbe anche ricadere su chi non interviene per evitare tale ulteriore disastro».

«In relazione a quanto sopra brevemente illustrato, con la presente – ha concluso – da una parte sollecito un immediato intervento secondo le rispettive competenze e dall’altro non posso che segnalare l’urgenza e il pericolo di gravissime ed irrimediabili conseguenze. Mi auguro che ciò non accadi e che ognuno faccia il proprio dovere sino in fondo senza se e senza ma, nell’esclusivo interesse dei calabresi e nel rispetto delle regole e della legge». (rrm)

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