Guerriero (Azione): Fiorita non dimentichi vertenze del Sant’Anna Hospital e Fondazione Betania

«L’invito che rivolgo al sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita e all’Amministrazione comunale, è di tenere conto di altre questioni afferenti il sistema sanitario nella nostra regione, cadute nel dimenticatoio, citando due vertenze aperte per tutte: Sant’Anna Hospital e Fondazione Betania». È l’appello lanciato dal segretario provinciale di AzioneRoberto Guerriero, a seguito delle consultazioni avviate dal sindaco Fiorita e dalla sua vice, Giusy Iemma, per discutere le diverse questioni legate alla sanità nella Città di Catanzaro.

«Il primo incontro – ha spiegato – ha coinvolto una delegazione delle diverse sigle sindacali di settore – ricorda Guerriero -. Durante gli incontri, è stato trattato il tema dell’ubicazione del nuovo Ospedale, con la condivisione della volontà generale di preservare il ruolo e la funzione del Pugliese, considerandone il valore umano e materiale. Si è discusso del secondo Pronto Soccorso a Germaneto, con l’obiettivo di rafforzare l’esistente e garantire servizi più accessibili, e si è parlato anche delle strutture operative complesse della “Dulbecco” alla luce del riordino della rete ospedaliera calabrese».

«Credo che sia il momento di affrontare le vertenze sanitarie nella loro complessità, garantendo una visione unitaria e il coinvolgimento di tutte le parti interessate», ha detto Guerriero, tornando alla vertenza Sant’Anna Hospital e della Fondazione Betania, chiedendo «quali notizie dopo l’apertura della liquidazione giudiziale nei confronti della proprietà del Sant’Anna Hospital, constatata la grave esposizione debitoria della proprietà?».

«L’Amministrazione comunale – ha proseguito – ci aveva anche messo la faccia prima, dichiarando ottimismo verso la ripresa di questo presidio sanitario d’eccellenza e fondamentale per la città, per poi esprimere l’amarezza per come la situazione è precipitata negativamente sul finire del 2023. E sul fronte della struttura socio-assistenziale ubicata nel quartiere Santa Maria, è giusto di qualche settimana fa il sit in di protesta davanti alla Prefettura dei dipendenti di Karol Betania, in ritardo con diverse mensilità di stipendio».

«La protesta rappresenta l’apice di mesi difficili – ha concluso – caratterizzati da scioperi precedentemente proclamati e revocati a causa dei vani tentativi di risolvere le controversie. E il silenzio della politica. Allarghiamo il tavolo a queste vertenze, caro sindaco – conclude Guerriero – perché mentre si discute di conti che non tornano, le ricadute si riflettono sui bilanci familiari di decine di lavoratori e lavoratrici che rischiano di rimanere per strada. E questa città non si può permettere una crisi economico-sociale di questa portata». (rcz)

Apertura liquidazione giudiziale Sant’Anna Hospital, Bosco e Iemma: Fare possibile per tutelare lavoratori

Il presidente del Consiglio comunale di Catanzaro, Gianmichele Bosco e la vicesindaca Giusy Iemma, hanno rilanciato la necessità di fare tutto il possibile per tutelare i lavoratori e il futuro del Sant’Anna Hospital, nei cui confronti è stata aperta la liquidazione giudiziale.

Un’azione che «segna una pagina sconfortante e, per certi versi – hanno spiegato Bosco e Iemma – inattesa a dispetto delle rassicurazioni che erano pervenute dalla stessa società negli scorsi mesi. L’amministrazione comunale ha voluto stare al fianco dei lavoratori in questo lungo e complesso percorso che, a detta dei vertici aziendali anche dinanzi alle rappresentative sindacali, avrebbe dovuto portare alla riattivazione dei servizi di assistenza sanitaria e al rilancio occupazionale».

«Eppure, oggi ci troviamo davanti all’avvio della procedura fallimentare – hanno proseguito – constatata la grave esposizione debitoria della proprietà che, per lungo tempo, non ha evidentemente fornito le adeguate garanzie documentali che avrebbero potuto scongiurare questo esito».

«Ci avevamo messo la faccia prima – hanno ricordato – dichiarando il nostro ottimismo verso la ripresa di un presidio sanitario fondamentale come il Sant’Anna, e ora non possiamo che esprimere l’amarezza e tutto il rammarico per come la situazione è precipitata negativamente sul finire dell’anno. Da rappresentanti istituzionali, non possiamo girarci dall’altra parte, quando in mezzo c’è il destino di tanti lavoratori e famiglie che nutrivano aspettative per l’apertura di una nuova fase del Sant’Anna e che ora si sentono traditi. L’amministrazione comunale in questa vicenda, non avendo competenze, ha potuto limitarsi ad affiancare i dipendenti e sollecitare la proprietà ad assicurare un effettivo risanamento aziendale».

«Non resta che rafforzare l’azione congiunta con le sigle sindacali – hanno concluso – per fare tutto ciò che è possibile per salvaguardare non solo i diritti dei lavoratori, valutando se esistono i margini per garantire una ricollocazione del personale presso altre strutture equiparabili. Dobbiamo impegnarci tutti affinché i catanzaresi possano continuare ad accedere alle cure erogate dal Sant’Anna che è stato, a lungo, un prestigioso ed autorevole riferimento per la salute, in grado di garantire anche un notevole indotto economico per tutta la regione». (rcz)

Sant’Anna Hospital, Bosco e Iemma: Presto sarà depositato piano di risanamento aziendale

Il presidente del Consiglio comunale di Catanzaro, Gianmichele Bosco e la vicesindaca, Giusy Iemma, hanno ricevuto piene rassicurazioni sul futuro del Sant’Anna Hospital in occasione di un incontro tenutosi con l’amministratore unico Maurizio Ippotito ed il legale Giovanni Coscarella. Un confronto richiesto al fine di dare seguito alle interlocuzioni istituzionali, già avviate nei mesi scorsi, alla luce delle criticità finanziarie che interessano l’importante presidio sanitario.

«L’amministrazione comunale, con a capo il sindaco Nicola Fiorita, ha voluto attenzionare questa vicenda fin dall’inizio – hanno commentato Bosco e Iemma – e, nonostante l’ente non abbia competenze in materia, ci si sta prodigando per sollecitare la tempestiva ricerca di soluzioni a salvaguardia della continuità assistenziale e delle postazioni di lavoro di tante famiglie».

«Dalla viva voce di Ippolito e Coscarella – hanno spiegato – abbiamo ricevuto la conferma che è in atto il massimo impegno al fine di garantire l’operatività aziendale e, nei prossimi giorni, sarà formalmente depositato il relativo piano di risanamento. Il Sant’Anna rappresenta una realtà ed un punto di riferimento fondamentale per i servizi offerti e la qualità delle prestazioni sul nostro territorio. Pertanto, l’amministrazione continuerà a fare la propria parte a tutela del diritto alla salute dei cittadini e della situazione occupazionale di quanti vi prestano la propria attività». (rcz)

Il sindaco Fiorita chiede incontro con Cda e Prefetto per il Sant’Anna Hospital

Il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, ha chiesto al Prefetto che il Comune di Catanzaro, con il suo sindaco, possa essere stabilmente coinvolto al tavolo, istituito in Prefettura, sul presente e sul futuro del Sant’Anna Hospital.

Richiesta condivisa dal presidente del Consiglio comunale, Gianmichele Bosco e dal consigliere comunale Vincenzo Capellupo che, insieme al primo cittadino, si sono recati alla clinica per incontrare i lavoratori della struttura sanitaria impegnati in un sit-in di protesta. La struttura d’eccellenza è ormai da tempo coinvolta in una intricata vicenda che ha creato enormi danni all’assistenza sanitaria di qualità in Calabria, alle tante professionalità impiegate ed all’intero tessuto socio-economico della città.

Inoltre, il sindaco ha formalmente richiesto un urgente incontro al Consiglio di amministrazione del Sant’Anna Hospital per affrontare i temi e le problematiche emersi nell’incontro con i lavoratori. (rcz)

Ripartono le attività del Sant’Anna Hospital di Catanzaro

Dopo un anno, il Sant’Anna Hospital di Catanzaro riparte. È quanto ha dichiarato il presidente della clinica, Gianni Parisi, nel corso di una conferenza stampa, spiegando che «contiamo, per fine dicembre, di essere a pieno regime e di metterci definitivamente alle spalle un periodo molto travagliato».

«Oggi in clinica su 90 posti letto ne abbiamo quasi la metà, tutti i reparti sono stati riaperti, abbiamo fatto 15 interventi di cardiochirurgia complessa, interventi di chirurgia vascolare, procedure di emodinamica, si riprende anche con la diagnostica» ha proseguito Pariis, spieganfo che «i rapporti con l’Asp, finalmente, si stanno normalizzando. non sono ancora completamente fluidi ma stiamo andando verso una normalizzazione dei rapporti, come dovrebbe essere tra partner, perché abbiamo obiettivi da raggiungere insieme come quello di arrestare l’emigrazione sanitaria e innalzare i Lea e questo lo dobbiamo fare necessariamente discutendo, collaborando e mettendo in atto delle sinergie positive».

Grande soddisfazione è stata espressa da Francesco Pitaro, che ha partecipato alla conferenza stampa, sottolineando come «la partita è vinta e i calabresi potranno contare ancora su una straordinaria struttura sanitaria integrata da professionisti di fama internazionale (Cappato e Bonofiglio) oggi presenti insieme al cardiochirurgo Daniele Maselli».

«La partita è vinta – ha proseguito – e, certamente, la vicenda del Sant’Anna costituisce, come ha detto il Presidente Gianni Parisi, un esempio di resistenza e resilienza da cui trarre spunto e lezione. Mai mollare e lottare fino all’ultimo respiro! Ma chi ha vinto e chi ha perso? Hanno vinto il cda, i lavoratori che insieme all’Usb di Tonino Iiritano non hanno mai mollato e quella parte di comunità che ha battagliato contro l’ingiustizia che si intendeva consumare».

«Ha perso la politica – ha concluso – che, in questa vicenda, è stata lontana dall’eccellenza, dai lavoratori e dai pazienti permettendo alla burocrazia animata da spirito inquisitorio e punitivo di bloccare l’attività per un lungo anno!
Per quanto mi riguarda la vicenda del Sant’Anna costituisce una delle battaglie politiche più intense che ho condotto nel corso della mia attività di consigliere regionale e della quale vado enormemente fiero. E che rifarei altre mille e mille volte!».
(rcz)

Sapia (Alt. c’è) scrive a Occhiuto e a Longo: Serve tavolo istituzionali per salvare il Sant’Anna Hospital di Catanzaro

«Vi chiedo di promuovere un Tavolo istituzionale per affrontare insieme il problema del futuro del Sant’Anna Hospital». È l’appello fatto dal deputato di L’Alternativa c’èFrancesco Sapia, al neo presidente della Regione, Roberto Occhiuto e al commissario ad acta, Guido Longo.

«Il Sant’Anna Hospital di Catanzaro sta chiudendo per mancanza di soldi – ha spiegato il deputato –. La struttura vanta crediti dall’Asp di Catanzaro, che verso la clinica ha già mostrato un atteggiamento in sostanza penalizzante, tra l’altro confermato da pronunciamenti contrari all’azienda sanitaria da parte del Tar della Calabria».

«Nei mesi scorsi e molto di recente – ha aggiunto – ho posto l’attenzione sull’urgenza di salvaguardare le attività del Sant’Anna, ma non mi pare che sul piano politico e istituzionale ci sia stata l’attenzione che il caso meritava. Né mi sembra che ad oggi vi siano elementi che ci autorizzino ad esprimerci in altro senso».

«Finora – ha proseguito – l’autonoma vicenda penale che riguarda la clinica è stata utilizzata come elemento ostativo all’effettiva prosecuzione della convenzione in corso tra il privato e il pubblico. Esiste un contratto, sottoscritto e valido, tra il Sant’Anna e l’Asp di Catanzaro. E vi sono dati che indicano, al di là di ogni opinione individuale, quanto questa clinica sia stata utile al Servizio sanitario regionale, in termini di risposte fornite ai pazienti, di buone cure e di alleggerimento dell’emigrazione sanitaria verso il Nord».

«Ho già esternato la mia preoccupazione per il silenzio e l’immobilismo generali – ha spiegato ancora – che si sono registrati a proposito delle sorti del Sant’Anna. Non intendo affatto polemizzare, tuttavia. Credo che sia giunto il momento dei fatti. In proposito auspico, allora, immediata collaborazione tra i vari livelli di responsabilità pubblica. Per questo mi rivolgo in primo luogo a voi, affinché nel merito assumiate in tempi rapidi specifiche iniziative istituzionali».

«Non possiamo perdere questa struttura – ha concluso – in cui lavorano professionisti, padri e madri di famiglia, persone che hanno il diritto di andare avanti e di non finire in stato di disoccupazione. Peraltro, non ho ancora capito come saranno curati i malati di cuore, nell’ipotesi in cui il Sant’Anna dovesse cessare l’attività, epilogo che dobbiamo scongiurare in ogni modo». (rrm)

Sant’Anna Hospital, Parentela (M5S) chiede intervento di Longo e Occhiuto

Il deputato del Movimento 5 StellePaolo Parentela, ha chiesto al commissario ad acta, Guido Longo, e al neo presidente della Regione, Roberto Occhiuto, di «convocare i vertici dell’Asp di Catanzaro e del Sant’Anna Hospital, per individuare una soluzione che permetta alla clinica di andare avanti, così tutelandone i pazienti e i dipendenti».

««La direzione dell’Asp di Catanzaro compia ogni sforzo per consentire al Sant’Anna Hospital di continuare la propria attività, anche anticipando risorse che deve alla clinica» ha spiegato il deputato, aggiungendo che «non si comprende l’atteggiamento di chiusura dei vertici dell’Asp nei confronti della struttura. Sembra prevalere un pregiudizio ingiustificabile nei riguardi della clinica, la quale ha salvato vite umane e garantito buona sanità, sicché non può pagare per errori di pochi, se questi dovessero essere confermati nelle sedi giudiziarie».

«Questo è il momento della responsabilità: bisogna salvare il Sant’Anna, evitando che chiuda, nell’esclusivo interesse dei pazienti calabresi e dei lavoratori della clinica» ha proseguito.

«Il Movimento 5 Stelle – ha concluso Parentela – è convinto che per garantire la continuità assistenziale del Sant’Anna Hospital ci siano strade concrete da percorrere. Pertanto, la politica deve fare la sua parte. La situazione è molto seria e dunque richiede attenzione, fermezza, coraggio e visione politica. Diversamente, perderemo un sicuro punto di riferimento per la cura dei malati di cuore». (rp)

Sant’Anna Hospital Parentela (M5S): Va risolto mancata firma dell’Asp per contratto 2020

Il deputato del Movimento 5 StellePaolo Parentela, ha dichiarato che «la firma del contratto per il 2021 è senz’altro positiva per il Sant’Anna Hospital, ma va risolto il problema della mancata firma, da parte dell’Asp di Catanzaro, del contratto per il 2020. A tal riguardo, o presentato un’interrogazione parlamentare, ritenendo inconferente il comportamento della stessa Azienda sanitaria».

«Ho sempre difeso il diritto alla salute – ha evidenziato –. Nello specifico, credo che l’Asp di Catanzaro possa rivalutare la propria decisione, perché l’inchiesta in corso “Cuore matto” non c’entra con il contratto del 2020 e ritengo ingiusto che i pazienti calabresi non possano beneficiare appieno di un servizio che funziona, che i lavoratori della clinica debbano subire per colpe che non hanno».

«Continuerò ad impegnarmi – ha concluso il parlamentare del Movimento 5 Stelle – perché il rapporto tra sanità pubblica e privata venga ridefinito correttamente e perché la guida delle aziende sanitarie commissariate per infiltrazioni sia affidata a tecnici della materia piuttosto che a figure prefettizie, le quali hanno ben altre competenze specifiche e, malgrado le loro indiscutibili professionalità, non sono adeguate a dirigere strutture pubbliche della salute». (rp)

Saccomanno (Lega): La condotta dell’Asp di Catanzaro sta distruggendo il Sant’Anna Hospital

Giacomo Saccomanno, commissario regionale della Lega, ha dichiarato che è «inspiegabile e non tollerabile la condotta assunta dai commissari straordinari dell’Asp di Catanzaro che non solo hanno omesso di dare seguito alle sentenze del Tar della Calabria e alle indicazioni regionali, ma stanno distruggendo un avamposto sanitario di altissimo valore come il Sant’Anna Hospital».

«In una regione – ha aggiunto – ove il sistema sanitario è allo stremo e rischia di implodere per la mancanza di un progetto serio e complessivo e per la continua nomina di commissari che nulla di positivo hanno apportato finora, si assiste ad un’azione veramente incomprensibile di “eliminazione” di un polo di alta eccellenza. Responsabilità gravissime sia sotto l’aspetto morale che contabili per le quali la Lega ha già interessato la Procura della Repubblica ed ora interesserà anche la Corte dei conti per i danni che i calabresi stanno subendo».

«Oltre, quindi, alla eliminazione di un servizio di rilevantissimo valore, la Calabria sta aggravando il deficit sanitario. È di qualche giorno orsono la notizia che oltre 120 pazienti del Sant’Anna Hospital si sono trasferiti a Napoli per essere sottoposti a delicati interventi cardiologici, creando un aggravamento del già esistente e grave deficit, trattandosi di un esborso di oltre 2 milioni di euro. Le condotte della triade che gestisce l’Asp di Catanzaro merita una dovuta ed approfondita attenzione non essendo comprensibili le ragioni per le quali si debba distruggere un polo di eccellenza e obbligare i malati a trasferirsi presso altri presidi fuori regione».

«La Lega – ha concluso – non comprende tali comportamenti inspiegabili e pure se è intervenuta ripetutamente per chiedere chiarimenti, dinnanzi all’intollerabile silenzio della Latella e degli altri componenti, non può che chiedere una verifica delle condotte poste in essere e l’assunzione di tutte le iniziative necessarie per evitare che si continui a distruggere la sanità calabrese ed a obbligare i cittadini a curarsi fuori regione. Un danno strutturale, economico e, comunque, irreparabile che deve essere fermato e che non può essere più tollerato». (rcz)     

La Lega ha presentato esposto alla Procura di Catanzaro per il Sant’Anna Hospital

La Lega ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Catanzaro, e in particolare all’attenzione del Procuratore Nicola Gratteri, in merito alla situazione del Sant’Anna Hospital, chiedendo «di accertare se nelle evidenti condotte omissive assunte dalla triade vi sia la violazione di legge e dei propri doveri di imparzialità, efficienza e trasparenza, con espresso riferimento al mancato riscontro alle richieste di sottoscrizione dei contratti, al possibile abuso d’ufficio e, comunque, alla elusione di provvedimenti giudiziari».

«Si è chiesto, altresì – si legge nella nota – di verificare se vi siano anche stati comportamenti omissivi da parte del Commissario alla Salute e dei Ministri Speranza e Lamorgese in relazione alla possibilità sia di rimozione della Triade che di sostituzione alla stessa

«Appare veramente incomprensibile – prosegeue la nota – l’atteggiamento assunto dalla Commissione Straordinaria dell’ASP di Catanzaro che continua ad omettere di assumere quei provvedimenti indicati dal Commissario alla Salute, Guido Longo, e non adotta le conseguenti statuizioni di cui alle sentenze emesse dal Tar del capoluogo. Una condotta che sembra voglia penalizzare pesantemente una struttura di eccellenza come il S. Anna Hospital che negli ultimi 10 anni ha eseguito oltre 35.000 interventi, salvando innumerevoli vite umane. La Lega, che ha chiesto, anche, l’immediato intervento del Presidente del Consiglio, prof. Mario Draghi, e dei ministri dell’Interno, dott.ssa Luciana Lamorgese, e della Salute, Roberto Speranza.

«Una situazione veramente incomprensibile che, però – viene sottolineato – rischia di portare alla chiusura di una struttura di eccellenza che ha salvato migliaia di vite umane e alla perdita di oltre 300 posti di lavoro. Ancora una volta questi fatti, se non ci sono elementi sconosciuti, dimostrano di come siano fallimentari le nomine di commissari che appaiono inadeguati e completamente staccati dalla realtà dei territori e spesso omettono condotte per paura di poter sbagliare. Ma, se così dovesse essere, ci si chiede perché non si dimettono e lasciano spazio a chi potrebbe dare un vero contributo di crescita e sviluppo alla Calabria».

«Anche in questo caso, però – conclude la nota – appare evidente il danno causato ai calabresi e l’inadeguatezza dei commissariamenti che hanno finora fornito e causato solo rilevanti danni alla comunità calabrese». (rcz)