di EMILIO ERRIGO – In Italia siamo ricchi di acronimi, sinonimi e contrari. Quello che ancora credo che manchi, sia la buona volontà di fare il minimo indispensabile per garantire la produttività delle aree pubbliche espropriate, in parte pure infrastrutturate, con opere marittime, ferroviarie e industriali, poi inspiegabilmente e ingiustificatamente, abbandonate alle intemperie.
Opere Pubbliche pure consistenti e di buona fattura architettonica, lasciate deperire nel degrado più assoluto, in assenza delle necessarie manutenzioni ordinarie, straordinarie, riqualificazioni e bonifiche ambientali, come se tutta quella enormità di potenziale occupazionale, creato con ingentissimi finanziamenti pubblici non fossero serviti a quasi nulla, come si dice in tecnicismo giuridico contabile, una spesa o perdita passiva.
Ci sarebbe da ragionare e agire, in primis dovrebbero pensare cosa e come fare, i Manager in carica ben retribuiti, a capo degli Enti Pubblici Nazionali e Regionali, economici e non, i Presidenti delle Autorità di Sistema Portuale, il Commissario-Presidente del Comitato di Indirizzo della Zes Calabria, (ancora da riperimetrare e adeguare aree funzionali alla Zona Economica Speciale della Calabria), gli Alti Dirigenti Generali, delle Società Pubbliche Partecipate dal Mef (c.d . Aziende di Stato), poi a seguire il Corap, il Consorzio Regionale per le Attività Produttive, costituito con legge regionale in Calabria.
Mi viene da pensare che saranno in tanti coloro i quali, assolvendo o avendo assolto rilevanti incarichi amministrativi di alta responsabilità pubblica, si dovranno pur inventare qualcosa di credibile, quando e ci auguriamo che arrivi molto presto in Calabria, il Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana, on. Giorgia Meloni. Il Presidente del Consiglio dei Ministri, siamo certi e speriamo di cuore, che in Calabria, arrivi senza preavviso, a sorpresa come un regalo tanto atteso da donare a persone care, venga in visita conoscitiva ed esplorativa, in assenza di alluvioni, dissesti idrogeologici o terremoti, senza alcuna fretta, solo per guardare negli occhi la popolazione residente nei Comuni della Costa Jonica della dimenticata Città Metropolitana di Reggio Calabria, iniziando dalle degradate periferie nord, est e sud, di: Arghillà, Rione Modena, San Gregorio-Mortara e San Leo.
Per una volta se lo ritiene possibile e sicuro questo itinerario, può dedicare un po’ di meno prezioso e sicuramente limitatissimo suo tempo, alle formalità istituzionali e si immerga con la sua nota concretezza d’azione, nei reali bisogni pubblici, chieda di visitare Signora Presidente del Consiglio, le aree mercatali e industriali di San Gregorio, iniziando il tour conoscitivo ed esplorativo, dalla visione dello stato dei luoghi e delle opere pubbliche incompiute, dall’Approdo Mezzi Navali Veloci e Stazione FS Aeroporto, della ex Fabbrica Arenella e di quello che fu il Consorzio del Bergamotto, c.d. Oro di Reggio Calabria.
Prosegua velocemente verso la vicinissima area ex Zona Industriale di San Gregorio, e poi chieda con determinazione al Capo Scorta di dirigere verso il nuovo Mercato Ortofrutticolo di Mortara-San Gregorio, dopo questa immagine di profondo degrado capirà tutto e potrebbe consapevolmente ritornare a Roma, col primo aereo disponibile.
Il suo sangue nobile tipico della forte e cara gente di Sardegna e di Sicilia, sangue arterioso e venoso da madre siciliana di messinese e padre sardo, le pulserà e la produzione di adrenalina benefica non riuscirà a contenerla. Arrivi fino al Porto di Saline Joniche e aree della ex Liquichimica, ex Grandi Officine Riparazioni delle Ferrovie dello Stato, accompagnata da un elicottero delle Forze di Polizia, avrà modo di osservare molto meglio e bene dall’alto, ciò che non è tecnicamente possibile vedere recandosi via terra o mare.
Via terra le aree sono allo stato impraticabili e irraggiungibili, se non con molti pericoli ambientali da scarsa o inesistente manutenzione, da Mare, impossibile accedere al Porto perché da moltissimi anni , la bocca di entrata dentro lo specchio acqueo portuale è ostruita da tonnellate di metri cubi di sabbia bianca balneabile, in attesa di essere rimossa e di migliore destinazione e traslazione, per il ripascimento di quei tratti di litorali sabbiosi erosi dal mare.
Ritornando a Reggio Calabria per una breve pausa rigenerante e riossigenante, sono certo che durante i previsti incontri con le Istituzioni Regionali e locali, il caro Signor Prefetto, le consegnerà brevi manu, una compiuta nota informativa dei beni pubblici e infrastrutture ancora da completare a beneficio dei Cittadini dei 97 Comuni, della Comunità territoriale provinciale della Città Metropolitana di Reggio Calabria.
L’attendiamo fiduciosi in Calabria, Signor Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana, noi “Cittadini Calabresi” crediamo molto nella Sua concreta azione di Governo a favore anche del Sud Italia Presidente! (ee)
[Emilio Errigo è nato a Reggio di Calabria, Docente universitario e Generale in riserva della G.di F.]