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Sanità, Fp Cgil: Asp Cosenza ritiri delibera su incarichi temporanei

La Fp Cgil contraria al protocollo dell'Asp di Cosenza

La segretaria generale Fp Cgil Calabria, Alessandra Baldari e il Segretario Fp Cgil Medici, Francesco Masotti, hanno denunciato nella recente delibera dell’Asp di CS, «atti in violazione delle norme contrattuali e in contraddizione con gli atti prodotti dalle altre aziende».

In tale delibera, la n.  2632 del 5 dicembre, con la quale, confermando i Coordinatori e il Referente delle Sale operative, sono stati altresì individuati referenti, responsabili e coordinatori  temporanei  delle Pet (postazioni territoriali del Suem 118), sia dirigenti medici che infermieristici disattendo le norme vigenti.

«Con tale atto – hanno spiegato i sindacalisti – l’Azienda ha reiterato quanto avvenuto con la nomina dei responsabili delle Sale operative, non procedendo ad emanare alcun avviso,  in contrasto, tra l’altro,  con le disposizioni delle altre aziende che avevano emanato atti di divieto di attribuzione di incarichi di coordinamento in assenza di regolare concorso».

Altro neo sollevato da Baldari e Masotti è quello degli incarichi temporanei attribuiti per garantire stabilità ai servizi senza che sia chiaro se a monte ci siano stati  «l’accertamento e la valutazione dei requisiti previsti per legge».

Inoltre – hanno denunciato ancora i sindacati – ai professionisti incaricati temporaneamente non è previsto alcun  riconoscimento giuridico ed economico, se non quello in godimento, ma vengono altresì assegnate attività relative a programmazione, redazione turni mensili, pronta disponibilità, responsabilità sull’utilizzo dei mezzi di soccorso e delle dotazioni strumentali sanitarie, nonché l’approvvigionamento di farmaci, presidi e dispositivi medici presso le farmacie».

«Tutto ciò – hanno aggiunto – in contrasto con le norme contrattuali che prevedono indennità e retribuzioni ad hoc per chi ricopre incarichi e responsabilità, con il prevedibile rischio di futuri e legittimi contenziosi».

«Insomma – hanno proseguito – un fulgido esempio di delibera pasticciata, di quelle che generano contraddizioni organizzative, disparità di trattamento, mancata chance per tutti i lavoratori che possiedono i requisiti, probabili contenziosi, mancato riconoscimento delle responsabilità delicate e importanti, mancate retribuzioni degli incarichi di responsabilità secondo il dettato contrattuale e poca trasparenza nel caso in cui questi lavoratori fossero stati individuati non per le loro specifiche competenze o fossero retribuiti per il carico di responsabilità con altri istituti, quali prestazioni aggiuntive o straordinario».

«Ad ora le ripetute richieste d’incontro al direttore generale d’Azienda Zero sono state inevase – hanno spiegato – Fp Cgil  chiede un intervento definitivo sull’assetto organizzativo e gestionale per conferire stabilità all’area critica dell’Emergenza – Urgenza e il ritiro della delibera 2632 dell’Asp di Cosenza per il ripristino di condizioni di legittimità degli incarichi nel rispetto delle norme e dei contratti».

Baldari e Masotti hanno denunciato, poi, un’altra importante falla: quella in capo alla Struttura regionale commissariale e al dipartimento della Salute che hanno lasciato in sospeso i provvedimenti che avrebbero prodotto diretti vantaggi ai lavoratori e alle lavoratrici del comparto e della dirigenza, atteso il mancato recepimento con Dca degli accordi sindacali sull’indennità di pronto soccorso e la mancata conseguente erogazione dei fondi già stanziati dal Governo fin dal 2021 a valere sul 2022 e riproposti nella finanziaria successiva; così come restano bloccate, in assenza di completamento degli accordi regionali con le OO.SS, le risorse per le prestazioni aggiuntive.  (rcs)

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