Domai sera, a Soverato, alle 21.30, nell’area della Pineta adiacente a via Zumpano, sarà presentato il libro Alright, compà di Rino Garro.
L’evento rientra nell’ambito della rassegna Kalibri d’autore. Dialogano con l’autore il giornalista Giorgio de Filippis e il procuratore Salvatore Curcio.
Alright, tutto a posto, compa’, sembra il mantra di laureati ultra trentenni alla ricerca di un lavoro adeguato e di un’identità sociale. Il protagonista è un insegnante precario in fuga da sé. Da qualche tempo Firenze gli appare scolorita, orizzonte piatto; mentre i suoi sodali, che vivono una condizione simile, hanno preso a galleggiare come nebbia giallastra. Decide allora di raggiungere un vecchio amico, anche lui del Sud, proprietario nei dintorni di Manchester di un ristorante nel quale anni prima era stato a servire e a lavare piatti e tazzine. Il viaggio-pellegrinaggio in un’Inghilterra fredda e piovosa diventa una sfida che può portare alla rinascita.
Le serate afterhours al ristorante – allegre di musica, di sensualità, di fraterna amicizia – sono appigli per non andare alla deriva. Tra i ricordi degli anni trascorsi e forti bevute, tra sensazioni di vuoto, di smarrimento e di malinconia, poco a poco una luce sembra filtrare dai cieli spessi del Nord, e l’animo aprirsi alle speranze di un nuovo futuro. Un romanzo generazionale, scritto con tratti di penna che lasciano il segno.
Rino Garro è nato a Rovito, in provincia di Cosenza. Vive a Firenze, dove insegna. Suoi racconti e contributi sono apparsi in Repubblica.it, Nazione Indiana, Flanerì, L’immaginazione; e in antologie come Dei Mali (Avagliano, a cura di Idolina Landolfi), Sotto La Lente (Perrone Lab, a cura di Gabriele Ametrano), Libera Tutti (Zona, a cura di Federico Batini), La fortuna del racconto in Europa (Carocci, a cura di Milly Curcio). (rcz)