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SS 106, Il via al cantiere. La Santelli: «Una giornata straordinaria»

Jole Santelli SS 106

L’inaugurazione del cantiere del terzo megalotto della SS 106 rappresenta un ottimo punto di ripartenza per i lavori pubblici in Calabria. «Una giornata straordinaria per la Calabria – ha detto la presidente Jole Santelli –: finalmente, dopo 20 anni, si apre un cantiere negli stessi giorni della ripartenza del Paese. Ora è il momento di agire tutti insieme per far vincere la ‘squadra Italia’. Ringrazio – continua Santelli – i dirigenti Anas e tutti i sindaci della Sibaritide: questa è una vittoria anche loro e di tutta la popolazione. Tengo a ringraziare anche il viceministro Giancarlo Cancelleri, che dimostra di essere sempre molto vicino alla Calabria, e, con immutato affetto, il ministro Paola De Micheli, per le splendide parole e l’attenzione che ha voluto dedicare a questa regione. Conosco da tempo la grinta e la forza con cui Paola ha affrontato le montagne russe della politica e sono particolarmente contenta della sua presenza qui oggi, in occasione di una cerimonia molto importante per tutta la Calabria e dal forte valore simbolico, visto che avviene il giorno dopo l’inizio della fase 2 per tutta l’Italia».

La ministra Paola De Micheli, presente a Francavilla Marittima con l’amministratore delegato dell’Anas Massimo Simonini alla cerimonia di avvio dei lavori del lotto Roseto-Sibari – ha voluto sottolineare la sua soddisfazione: «Avremmo voluto essere qui a marzo, per aprire questo cantiere, ma l’Italia era in ginocchio. Questa è un’opera strategica a cui l’Italia tiene e vi porto il saluto del presidente del Consiglio, che ho sentito in macchina, venendo qui. Questo di oggi è un segnale di concretezza e sono convinta che il futuro non sia un destino già scritto, ma il destino della Calabria non è già scritto: dipende da voi, ma io sono qui per dirvi che dipende da noi. Ci siamo detti due cose: la ricchezza della discussione in corso su come fare le opere, farle in fretta e bene, e la necessità di continuare comunque a farle, qualunque siano le regole. Non ci possiamo nascondere e aspettare. Noi non abbiamo aspettato e anche durante l’emergenza abbiamo tenuto aperti il 48% dei cantieri. L’altra grande questione è quella di continuare ad investire in questa terra, e abbiamo tanti progetti – molti dei quali sono partiti».

Simonini A.D. dell’Anas ha voluto evidenziare che «prosegue l’impegno di Anas in Calabria che nella regione investe complessivamente 3 miliardi 840 milioni. Anas non si è mai fermata, anzi ha contribuito, con il suo presidio sulla rete stradale e autostradale, a garantire la movimentazione delle merci lungo tutta la Penisola, in un momento di emergenza. Oggi apriamo il più grande cantiere viario d’Italia per realizzare una moderna infrastruttura che ottimizzerà la mobilità dell’area, con l’obiettivo di innalzare il livello di sicurezza, riducendo i tempi di viaggio e garantendo anche un risparmio nei consumi di carburante e una diminuzione delle emissioni inquinanti. L’opera avrà straordinarie ricadute sia economiche che sociali e si accompagna ad un importante progetto di valorizzazione turistica a beneficio dell’intero territorio».

Per la presidente Santelli «Quello di oggi è un omaggio alla ripartenza: l’apertura di questo cantiere è stata attesa per venti anni. L’impegno che dobbiamo prendere tutti è: se non ora quando? Dobbiamo abbattere ora le maglie della burocrazia e delle leggi folli di un Paese che si è chiuso in una ragnatela che gli impedisce di volare. La speranza è che ripartano gli investimenti pubblici e che si faccia uno sforzo per semplificare tutto il sistema. Continuiamo a perdere ingenti risorse dell’Unione europea e non ce lo possiamo permettere. Dobbiamo metterci insieme e creare la ‘squadra Italia’. Genova ci ha dimostrato che si può fare, che ce la possiamo fare. Togliamoci le nostre casacche politiche e lavoriamo al di là delle solite contrapposizioni di partito: lavoriamo tutti insieme per la ‘squadra Italia’ e per la ‘squadra Calabria’». (rp)

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L’ON. BRUNO BOSSIO: BENE LA PRIMA PIETRA, POTEVAMO METTERLA GIÀ NEL 2018

Non mancano spunti polemici, intorno all’inaugurazione dei lavori del terzo megalotto. L’on. Enza Bruno Bossio ha ricordato che si tratta di «un’opera interamente finanziata che avrebbe potuto vedere la luce già nel 2018, se non fosse stato per la opposizione dei parlamentari 5 stelle del territorio e dell’allora ministro Toninelli. Un primo passo è stato compiuto con la posa simbolica della prima pietra ma è bene chiarire che non siamo difronte all’inizio dei lavori. Per questo invitiamo tutti alla cautela e alla massima allerta su quella che sulla carta rappresenta una delle più grandi infrastrutture del Sud ma che per molto tempo è stata solo ostaggio di retrive logiche di rivalsa politica».
«Il ministro grillino Toninelli, infatti, all’epoca – prosegue la deputata – l’aveva in sostanza stralciata dagli investimenti fondamentali per il Mezzogiorno e insieme ad altri parlamentari Pd e all’allora presidente della Regione, Mario Oliverio, abbiamo dovuto condurre una dura battaglia politica e istituzionale per mantenere viva l’attenzione sullo straordinario investimento avviato dai Governi Renzi e Gentiloni.
L’attuale viceministro grillino Cancellieri oggi ne va fiero e ne prendiamo atto. In questo gioco delle parti, noi restiamo vigili sull’effettiva realizzazione dell’opera attesa da oltre dieci anni e fondamentale per i collegamenti, la sicurezza e l’accessibilità non solo della fascia ionica calabrese ma per il completamento del corridoio europeo adriatico-ionico. Al Ministero dei LLPP, il compito di vigilanza oltre che la titolarità della responsabilità dell’effettiva realizzazione della opera». (rp)

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