È soddisfatta Coldiretti Calabria, per il grande risultato che si è raggiunto nel corso dell’ultima seduta del Consiglio regionale della Calabria, con la modifica della legge regionale che disciplina l’esercizio dell’attività agrituristica.
La norma, così come è stata modificata, disciplina, ora, il subentro e le sue modalità, anche in caso di attività svolta in forma societaria, consentendo comunque al subentrante l’iscrizione nell’elenco degli operatori agrituristici, pur non in possesso dell’attestazione al corso formativo, a patto di impegnarsi a conseguirla entro 6 mesi dalla domanda.
Un importante traguardo reso possibile grazie all’assessore all’agricoltura Gianluca Gallo, ai consiglieri proponenti e alla disponibilità del presidente del Consiglio Regionale, Domenico Tallini, che ha dato risposta a quelle famiglie di agricoltori che rischiavano di non poter proseguire nella loro attività» ha dichiarato Coldiretti, spiegando che «la previgente normativa, infatti, non prevedeva la possibilità di effettuare il subentro nella titolarità dell’azienda agricola da parte di coloro che hanno diritto di continuarla».
«Questa soluzione è dirimente – ha aggiunto Coldiretti – per esempio, in tutte quelle ipotesi di prematura scomparsa del titolare dell’attività, che altrimenti non avrebbe permesso la continuità aziendale. Per di più, è stato inserito all’interno dell’art. 2 della L. n. 14 del 2009, un comma ad hoc, che chiarisce definitivamente l’impossibilità di applicare agli agriturismi del territorio regionale, la tassa di concessione regionale sull’autorizzazione igienico-sanitaria per l’apertura e la vidimazione delle attività ricomprese nelle tabelle allegate al DLgs n. 230 del 1991».
«Con questa modifica – ha proseguito Coldiretti Calabria – termina definitivamente una “querelle” durata alcuni anni, che si è trascinata in alcuni casi sino alle aule giudiziarie e che vedeva la Calabria unica Regione d’Italia a dare applicazione all’illegittima interpretazione estensiva di tassare anche gli agriturismi. Una battaglia che ha visto impegnato in prima fila il presidente Interprovinciale della Coldiretti di Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia, l’avv. Fabio Borrello, nell’ottica di superare l’errata interpretazione tramite argomentazioni giuridiche inconfutabili».
«Questi interventi normativi, contribuiscono – ha concluso Coldiretti – a salvaguardare e sostenere le realtà imprenditoriali agricole, la valorizzazione il patrimonio rurale in zone agricole svantaggiate, nonché di contenere il tasso di spopolamento rurale e di garantire i livelli occupazionali». (rrm)