di PINO NANO – Al Teatro Politeama di Catanzaro tutto è pronto per il gran galà di domani sera, venerdì 22 settembre, potagonista un sempre bravissimo Maurizio Battista.
«Per il suo ventesimo anno il Festival d’autunno – dice il direttore artistico del Festival Antonietta Santacroce – ha deciso di puntare anche su un momento di leggerezza con Maurizio Battista, uno dei comici più amati del momento, per la prima volta Catanzaro, reduce da un tour sold out nei principali teatri italiani con il suo spettacolo “Ai miei tempi non era così».
Venti anni volati via, forse troppo in fretta, per il Festival d’Autunno che Antonietta Santacroce, direttore artistico del Festival, dedica oggi alla sua città e alla Calabria tutta. Storia di una eccellenza tutta calabrese.
«Venti anni insieme, tra musica, danza e teatro. Venti anni – sottolinea Antonietta Santacroce – scanditi da eventi di prestigio che hanno da un lato promosso, a livello nazionale, l’immagine più bella della nostra regione e che, dall’altro, hanno offerto una straordinaria opportunità di crescita al territorio: culturale, senza dubbio, ma anche economica per l’indotto che il Festival d’Autunno ha generato. Un compleanno che festeggiamo assieme a tutto il nostro pubblico – quello di sempre e quello che verrà – con un cartellone che rispetto agli anni passati ha ampliato notevolmente la sua durata e il numero di eventi».
Il bilancio che ne fa oggi il direttore artistico del Festival è entusiasmante.Del resto lei ha dato al Festival tutta se stessa e ha dedicato al Festival tutta la sua vita.
«Resta, come fil rouge di questi quattro lustri – ripete Antonietta Santacroce -, la qualità dell’offerta: non banale, ricercata, mirata a trasmettere il gusto per il bello che solo l’Arte – con la A in maiuscolo – può diffondere. Ventiquattro spettacoli con artisti nazionali e internazionali e una proposta che include jazz, pop, rock, lirica, classica, danza classica e contemporanea, pièces teatrali drammatiche e comiche, circo teatrale, spettacoli d’autore, importanti prime nazionali e produzioni originali».
Quest’anno poi è stato un anno dedicato alle grandi donne della musica italiana.
«Non a caso, mi creda.L’edizione 2023 vuole rendere omaggio a tre donne – simbolo della musica italiana: Loredana Bertè, Patty Pravo e Carmen Consoli. Ma non solo questo. Celebriamo la musica internazionale grazie alla presenza di Gonzalo Rubalcaba, tra i più importanti pianisti Jazz al mondo, che arriva al nostro Festival a Catanzaro in prima nazionale, all’indomani dell’apertura del tour internazionale in Francia e a Remo Anzovino, considerato uno dei più originali e innovativi compositori in circolazione».
Direttore, possiamo parlare di un Festival fortemente caratterizzato?
“Vede, le produzioni e le coproduzioni del Festival d’autunno sono dedicate alla valorizzazione dell’identità calabrese miscelando la nostra musica tradizionale con i suoni del Mediterraneo (Eastbound) o con la musica popolare irlandese (Taranta Celtica) e alle celebrazioni degli 80 anni della nascita di Lucio Battisti (con il concerto di Gianmarco Carroccia) e della pubblicazione del Piccolo principe affidata a tre ambasciatori della Calabria – Francesco Colella, Alessandro Meacci Fulvio Calderoli e a una riflessione sull’attualità, con la rilettura di Medea di Anna Maria De Luca, che è un atto d’accusa contro il femminicidio”.
Ma anche tanta danza?
«Abbiamo avuto in cartellone appuntamenti con la danza con la giovane compagnia siciliana Ocram e un gradito ritorno per il Festival con il Balletto del Sud, con una produzione originale in prima nazionale. Infine tre grandi eventi per la prima volta in Calabria, all’insegna del divertimento. Si tratta: della magia di Machine du cirque, physical theatre dell’omonima compagnia canadese, reduce dai sold out nei più importanti teatri del Mondo; della comicità irresistibile di Maurizio Battista, domani sera, e dell’attesissima reunion di Elio e le storie tese con un travolgenteElio e le storie tese con un travolgente concerto».
Ma veniamo al gran galà di Maurizio Battista.Il comico romano si chiederà se siamo veramente sicuri che il passato coincida con l’idea di vecchio e il presente con l’idea di un nuovo che ci costringe ad arrancargli dietro, fino a farci invecchiare prima del tempo. Chi l’ha detto che la felicità consista in un accumulo di effetti speciali e non invece, com’era una volta, dal sapersi divertire con talmente poco che eravamo noi a sentirci speciali?
Maurizio Battista si muoverà tra queste e altre domande, in un precisissimo slalom per non urtare i paletti dell’ipocrisia e dell’ignoranza, nella sala del teatro che riprodurrà una sala cinematografica di tanti anni fa, con tanto di proiezione di vecchi film, accompagnato dalla musica dei Los Locos, dalle canzoni di Renato Zero interpretate dal suo erede naturale Daniele si Nasce, e dall’irriverenza del comico Dado, sempre pronto a smascherareinganni e sotterfugi della contemporaneità. Un evento straordinario per la città di Catanzaro e per la storia del Politeama. (pn)