Il Festival d’Autunno progetto finalista al Concorso ArtBonus: Si può votare fino al 18 marzo

La Calabria è tra i finalisti al Concorso ArtBonus 2024 promosso dal ministero della Cultura, per la categoria Spettacolo, con il Festival d’Autunno. Ideato nel 2003 da Antonietta Santacroce, il Festival contempla la musica in tutti i suoi generi: rock, classica, lirica, pop, jazz, ma anche teatro e danza. È caratterizzato da grandi eventi e da produzioni originali ideate per valorizzare cultura e tradizioni del sud Italia, giovani talenti e bellezze del territorio.

Il segreto del Festival è l’elevata qualità dell’offerta, variegata e mai banale, proposta in suggestive location calabresi. Un impegno, quello profuso in tutti questi anni, che merita di essere valorizzato in pieno e, la vittoria a questo concorso in cui la kermesse rappresenta la Calabria, sarebbe l’ennesimo riconoscimento a un’eccellenza della nostra regione.

Si può votare il progetto fino al 18 marzo mettendo like al post su Facebook.

Teatro Politeama di Catanzaro, il Festival d’Autunno compie 20 anni con Maurizio Battista

di PINO NANO – Al Teatro Politeama di Catanzaro tutto è pronto per il gran galà di domani sera, venerdì 22 settembre, potagonista un sempre bravissimo Maurizio Battista.

«Per il suo ventesimo anno il Festival d’autunno – dice il direttore artistico del Festival Antonietta Santacroce – ha deciso di puntare anche su un momento di leggerezza con Maurizio Battista, uno dei comici più amati del momento, per la prima volta Catanzaro, reduce da un tour sold out nei principali teatri italiani con il suo spettacolo “Ai miei tempi non era così».

Venti anni volati via, forse troppo in fretta, per il Festival d’Autunno che Antonietta Santacroce, direttore artistico del Festival, dedica oggi alla sua città e alla Calabria tutta. Storia di una eccellenza tutta calabrese.

«Venti anni insieme, tra musica, danza e teatro. Venti anni – sottolinea Antonietta Santacroce – scanditi da eventi di prestigio che hanno da un lato promosso, a livello nazionale, l’immagine più bella della nostra regione e che, dall’altro, hanno offerto una straordinaria opportunità di crescita al territorio: culturale, senza dubbio, ma anche economica per l’indotto che il Festival d’Autunno ha generato. Un compleanno che festeggiamo assieme a tutto il nostro pubblico – quello di sempre e quello che verrà – con un cartellone che rispetto agli anni passati ha ampliato notevolmente la sua durata e il numero di eventi».

Il bilancio che ne fa oggi il direttore artistico del Festival è entusiasmante.Del resto lei ha dato al Festival tutta se stessa e ha dedicato al Festival tutta la sua vita.
«Resta, come fil rouge di questi quattro lustri – ripete Antonietta Santacroce -, la qualità dell’offerta: non banale, ricercata, mirata a trasmettere il gusto per il bello che solo l’Arte – con la A in maiuscolo – può diffondere. Ventiquattro spettacoli con artisti nazionali e internazionali e una proposta che include jazz, pop, rock, lirica, classica, danza classica e contemporanea, pièces teatrali drammatiche e comiche, circo teatrale, spettacoli d’autore, importanti prime nazionali e produzioni originali».

Quest’anno poi è stato un anno dedicato alle grandi donne della musica italiana.
«Non a caso, mi creda.L’edizione 2023 vuole rendere omaggio a tre donne – simbolo della musica italiana: Loredana Bertè, Patty Pravo e Carmen Consoli. Ma non solo questo. Celebriamo la musica internazionale grazie alla presenza di Gonzalo Rubalcaba, tra i più importanti pianisti Jazz al mondo, che arriva al nostro Festival a Catanzaro in prima nazionale, all’indomani dell’apertura del tour internazionale in Francia e a Remo Anzovino, considerato uno dei più originali e innovativi compositori in circolazione».

Direttore, possiamo parlare di un Festival fortemente caratterizzato?
“Vede, le produzioni e le coproduzioni del Festival d’autunno sono dedicate alla valorizzazione dell’identità calabrese miscelando la nostra musica tradizionale con i suoni del Mediterraneo (Eastbound) o con la musica popolare irlandese (Taranta Celtica) e alle celebrazioni degli 80 anni della nascita di Lucio Battisti (con il concerto di Gianmarco Carroccia) e della pubblicazione del Piccolo principe affidata a tre ambasciatori della Calabria – Francesco Colella, Alessandro Meacci Fulvio Calderoli e a una riflessione sull’attualità, con la rilettura di Medea di Anna Maria De Luca, che è un atto d’accusa contro il femminicidio”.

Ma anche tanta danza?
«Abbiamo avuto in cartellone appuntamenti con la danza con la giovane compagnia siciliana Ocram e un gradito ritorno per il Festival con il Balletto del Sud, con una produzione originale in prima nazionale. Infine tre grandi eventi per la prima volta in Calabria, all’insegna del divertimento. Si tratta: della magia di Machine du cirque, physical theatre dell’omonima compagnia canadese, reduce dai sold out nei più importanti teatri del Mondo; della comicità irresistibile di Maurizio Battista, domani sera, e dell’attesissima reunion di Elio e le storie tese con un travolgenteElio e le storie tese con un travolgente concerto».

Ma veniamo al gran galà di Maurizio Battista.Il comico romano si chiederà se siamo veramente sicuri che il passato coincida con l’idea di vecchio e il presente con l’idea di un nuovo che ci costringe ad arrancargli dietro, fino a farci invecchiare prima del tempo. Chi l’ha detto che la felicità consista in un accumulo di effetti speciali e non invece, com’era una volta, dal sapersi divertire con talmente poco che eravamo noi a sentirci speciali?

Maurizio Battista si muoverà tra queste e altre domande, in un precisissimo slalom per non urtare i paletti dell’ipocrisia e dell’ignoranza, nella sala del teatro che riprodurrà una sala cinematografica di tanti anni fa, con tanto di proiezione di vecchi film, accompagnato dalla musica dei Los Locos, dalle canzoni di Renato Zero interpretate dal suo erede naturale Daniele si Nasce, e dall’irriverenza del comico Dado, sempre pronto a smascherareinganni e sotterfugi della contemporaneità. Un evento straordinario per la città di Catanzaro e per la storia del Politeama. (pn)

CATANZARO – Toquinho stasera al Politeama

4 ottobre – È la prima volta di Toquinho a Catanzaro, ospite stasera del Politeama. Il grande artista arriva nel capoluogo dopo il successo della tournée europea del 2017 per il festival d’Autunno, la rassegna diretta da Antonietta Santacroce, con  un omaggio alla musica brasiliana e un tributo a tutti quei grandi amici con cui l’artista ha condiviso tanta musica e tanta poesia. Accompagnato dalla bravissima vocalist Greta Panettieri, proporrà un concerto raffinato e affascinante, portando in scena, con la sua voce calda e il suo particolare tocco, i duetti che lo hanno reso famoso. Toquinho rappresenta infatti l’espressione più pura e autentica della musica brasiliana e ascoltare dal vivo le sue melodie più famose come “ La voglia e la Pazzia, L’incoscienza e l’allegria”, “Senza Paura,” “Samba della Benedizione”, “Samba per Vinicius” ,“Aquarello”, consentirà al pubblico di ripercorrere la storia della musica carioca insieme a uno dei suoi maggiori protagonisti. Accompagnano Toquinho al basso Itaguara Brandao e alle batterie Mauricio Zottarelli. (rs)

CATANZARO: IL FESTIVAL D’AUTUNNO CELEBRA LA CALABRIA

11 agosto – La XVI edizione del Festival d’Autunno di Catanzaro, ideato e guidato da Antonietta Santacroce, presentato ieri nel capoluogo, costituisce un motivo d’orgoglio per tutta la Calabria. È una manifestazione diventata ormai matura che proietta sulla Calabria una grande luce di attenzione, a livello internazionale: è un appuntamento importante, con ospiti ugualmente di grande rilievo, la cui personalità riflette lo spirito di una riscossa culturale e di un fermento inarrestabile. Catanzaro e tutta la Calabria esprimono un potenziale di cultura che viene raccolto e celebrato in tutto il mondo: la musica, i libri, il cinema, il teatro, sono strumenti di diffusione della conoscenza, ma altresì risultano una ribalta straordinaria che attrae interesse e attenzione verso una terra che ha una storia millenaria ed è in grado – nei fatti – di scrivere presente e futuro nel solco della larghissima tradizione culturale che contraddistingue questo importante pezzo di Sud.
E, non a caso, il bel programma ideato dalla Santacroce parte proprio dalla Calabria, con due rappresentanti significativi di questa terra: Loredana Berté (che apre il 20 settembre) e Sergio Cammariere. Due calabresi che hanno scritto bellissime pagine nel mondo della musica leggera e costituiscono gli ideali rappresentanti di una continuità culturale che la Calabria continua, efficacemente, a proporre e mantenere. Questi protagonisti sono il simbolo del grandissimo talento dei figli di Calabria, non soltanto nella musica, ma anche nell’arte (Rotella), nella scienza (Dulbecco), nella letteratura (qui l’elenco diventa lunghissimo), nella politica. La Calabria è terra di emigrazione, adesso soprattutto intellettuale, ma i suoi figli le rendono, orgogliosamente, il giusto tributo d’onore. E sono gli eventi come il Festival di Antonietta Santacroce che ce lo fanno, meritoriamente ricordare. (s)

IL FESTIVAL. Un’alma brasileira” caratterizza questa XVI edizione del festival d’Autunno (Brasile-Calabria: terre di emigrazione e di accoglienza) , con personaggi di grande rilievo artistico come Toquinho (un’anteprima il 30 agosto nel Complesso Monumentale del San Giovanni, con un concerto gratuito, e poi lo spettacolo al Politeama il 6 ottobre) per un viaggio “carioca” straordinario tra choro, samba e bossanova. Il cartellone rivela anche il nome di Stefano Bollani (8 novembre) e molti eventi culturali di contorno.

Svelata la XVI edizione del Festival d'Autunno

Sarà un "alma brasileira" quella che caratterizzerà la XVI edizione del Festival d'Autunno, presentato ieri nella sala giunta della Camera di Commercio di Catanzaro. Il direttore artistico Antonietta Santacroce spiega il programma di questa stagione che si preannuncia davvero entusiasmante!

Pubblicato da Festival D'Autunno su Venerdì 10 agosto 2018

Perché Loredana Berté? «Ci sono artisti – dice il direttore artistico della rassegna, Antonietta Santacroce – che lasciano tracce indelebili della loro presenza grazie al carisma e alla forte personalità che possiedono. Loredana Berté è indubbiamente tra questi. Ho sempre desiderato riproporla al pubblico del Festival per far rivivere loro le vibrazioni suscitate dal memorabile concerto tenuto in occasione dei suoi quaranta anni di attività. Un ritorno gradito questo della cantante di Bagnara Calabra che inaugurerà una ennesima stagione che si preannuncia ricca di interessanti proposte».
Con la partecipazione al Festival d’Autunno Loredana Berté concluderà il suo “Amiche sì! Summer Tour” che sta raccogliendo grande successo di pubblico. (rcz)