Prosegue, con successo, le attività del progetto O.K. Open Knowledge-Aziende Confiscate che, coordinato da Unioncamere e Si Camere, con la partecipazione fattiva delle Camere di Commercio per il coinvolgimento territoriale.
Obiettivo del progetto, migliorare le competenze di soggetti pubblici e privati nel contrasto alla criminalità, nello specifico, favorendo l’utilizzo del Portale “Open data Aziende confiscate”, per il miglior reintegro di queste ultime nell’economia legale, a salvaguardia di produttività e occupazione.
Dopo la presentazione del Portale, sono state quindi avviate a livello regionale le “Azioni formative per la conoscenza e l’utilizzo dei Dati Open” con la recente realizzazione di un primo Webinar a carattere divulgativo-informativo, con approfondimenti anche sulla normativa di riferimento e sulle economie dei singoli territori in cui insistono Aziende sequestrate e confiscate. In quest’ottica si inquadrano gli interventi dei relatori.
Stefania Pellegrini, Ordinario in Sociologia del diritto Università di Bologna, Docente di Mafie e Antimafia, Direttore Master in «Gestione e riutilizzo beni sequestri e confiscati Pio La Torre, ha analizzato le dinamiche e gli effetti distorsivi dell’infiltrazione della criminalità nelle attività imprenditoriali, con soffermandosi sui fenomeni del racket e dell’usura, spiegando come l’indebita posizione di vantaggio dell’impresa mafiosa sia data da alcuni differenziali competitivi indebiti, individuati essenzialmente in alterazione della concorrenza mediante intimidazione mafiosa; compressione salariale, fluidità di manodopera occupata; enorme disponibilità di capitale; illegalità senza rischi.
Un quadro che la Pellegrini ha presentato ancora più allarmante in rifermento alla cosiddetta Covid Economy in ragione del notevole aumento, proprio nel corso della pandemia, di variazioni societarie valutate dagli Organi competenti come possibile indizio di contaminazione criminale.
«Il dato inquieta – dice la prof.ssa Pellegrini – in quanto potrebbe rappresentare l’atto conclusivo di una strategia ben chiara. È plausibile che sia in atto un’operazione di “doping finanziario illegale” dell’economia da parte delle organizzazioni criminali che potrebbe articolarsi su più livelli: dalla concessione di prestiti usurai a famiglie, lavoratori autonomi e piccole imprese, fino alla partecipazione a operazioni di acquisizione di pacchetti azionari di “global player” attivi nei mercati internazionali».
Come intervenire allora per ripristinare circuiti di legalità? Quali gli strumenti? Lo ha spiegato nel suo dettagliato intervento l’avv. Stefania Di Buccio, Coordinatore alla didattica del Master universitario in «Gestione e riutilizzo di beni sequestrati e confiscati Pio La Torre».
«L’aggressione patrimoniale è lo strumento più efficace di contrasto alla criminalità organizzata», ha detto la Di Bucci, di conseguenza illustrando negli aspetti strutturali e applicativi gli istituti del sequestro e confisca delle imprese criminali nonché le novità introdotte nel Codice Antimafia per la sostenibilità dei processi di trasparenza e supporto allo sviluppo delle aziende confiscate, anche questi rimedi ulteriori e necessariamente conseguenti in quanto «ogni bene confiscato e riutilizzato è un presidio di legalità».
Ecco allora l’importanza del Portale “Open data Aziende Confiscate” illustrato da Giuseppe Del Medico, di Unioncamere Nazionale, responsabile del progetto, che ne ha sottolineato la funzionalità, potenziata dall’interconnessione con la banca dati dell’Agenzia dei Beni confiscati e il Registro Imprese delle Camere di commercio.
L’importanza del progetto nel suo complesso come delle sue singole azioni viene evidenziata dal Commissario della Camera di Commercio di Vibo Valentia Sebastiano Caffo e dal Segretario generale Bruno Calvetta.
Il secondo appuntamento formativo, programmato per il 24 maggio p.v. sarà un webinar di carattere tecnico, finalizzato ad approfondire tematiche e strumenti utili per il monitoraggio e la gestione delle aziende confiscate.
Quanti avranno interesse a seguire la riunione, troveranno informazioni, modalità e modulistica sul sito istituzionale della Camera di Commercio www.vv.camcom.it- Home page sezione news. (rvv)