12 luglio – Finalmente si è conclusa l’incredibile vicenda del sindaco di Villa San Giovanni, eletto dai cittadini, sospeso dalla legge Severino, rimpallato per diversi mesi da rinvii di udienze. Di sicuro una vicenda, unica in Italia, che farà giurisprudenza e suggerirà i necessari correttivi alla legge Severino, che, in questo caso, ha mostrato grandi criticità da sanare per il futuro.
Comunque, Giovanni Siclari, scelto dai villesi, è tornato alla poltrona di sindaco e potrà esercitare a pieno tutte le sue funzioni. La prima seduta del Consiglio comunale con SIclari sindaco è stata dunque una grande festa: ad accogliere il sindaco eletto è stata una sala gremita di cittadini e autorità. Presenti tutti i sindaci dell’area dello Stretto, consiglieri regionali, i parlamentari Maria Tripodi e Francesco Cannizzaro e il senatore Marco Siclari. Dopo i saluti il presidente del consiglio Antonino Giustra ha consegnato tra gli applausi la fascia tricolore al sindaco Giovanni Siclari che, con entusiasmo misto a commozione, ha ringraziato quanti hanno atteso con pazienza il suo rientro. Dopo aver salutato tutti i presenti, la famiglia, l’intero consiglio, le Forze dell’Ordine cittadine, ai presidenti dell’associazioni culturali, sportive e di volontariato presenti, è stato dato spazio a due messaggi importanti quello di Nico D’Ascola e Rosanna Scopelliti entrambi costanti sostenitori di Siclari in tutta questa lunga attesa e non solo.
«Carissimo Giovanni, mi congratulo sinceramente per la conclusione delle vicende che sino ad ora non ti hanno consentito di svolgere le funzioni di Sindaco – ha scritto l’onorevole Nico D’Ascola – L’augurio che ti faccio è che tu possa meritare la fiducia che gli elettori ti hanno manifestato a conclusione del mandato. Non si è uomini politici sol perché si viene eletti ma lo si diventa allorquando, concluso il mandato, si è data dimostrazione di esserne stati degni».
Non meno importanti le parole dell’onorevole Rosanna Scopelliti: «Da oggi finalmente i Villesi potranno essere amministrati dal Sindaco che hanno votato. Ti aspetta un compito gravoso, ma sono profondamente convinta che farai bene e lo eserciterai con disciplina e onore, come vuole la nostra Costituzione per ogni incarico politico e amministrativo ma, soprattutto, come vuole quella legge non scritta che vede nell’impegno politico e amministrativo il servizio più alto che si può rendere al Popolo. So che farai bene, e nel nostro piccolo con la Fondazione intitolata a papà che presiedo, siamo pronti ad esserti al fianco per diffondere quella cultura della legalità e del ricordo dei nostri martiri caduti per difendere lo Stato che entrambi abbiamo a cuore».
Il Sindaco ha poi dedicato un sentito ringraziamento per l’importante lavoro svolto «a chi mi ha sostituito quest’anno, la Vice Sindaca Mariagrazia Richichi, gli assessori e i consiglieri, per la determinazione, il coraggio, la serietà e l’orgoglio con i quali hanno affrontato le molteplici difficoltà sopravvenute, senza mai tentennare o dimostrare la minima perplessità. È passato un anno dalla competizione elettorale che ha sancito la mia elezione a sindaco. Un anno nel quale questa amministrazione, questa città, hanno dovuto affrontare prove difficili». Parole di profondo orgoglio nel ringraziare la città, la Prefettura e quanti hanno garantito durante la sua assenza una guida ribadendo che le parole chiave della sua amministrazione saranno trasparenza e legalità.
«Non basta – ha detto Siclari – l’orgoglio per essere un degno sindaco e amministratore, bisogna avere ben altro, il forte senso di responsabilità, che dobbiamo sentire ancora più forte dopo l’importante esito della commissione d’accesso che ha sancito la Legalità dell’amministrazione e dell’Ente. La cittadinanza ci ha affidato l’alto e prestigioso compito di amministrare il Paese. Tocca a noi ricambiare tanta fiducia con altrettanto impegno e dedizione. Impegno e dedizione che mi aspetto anche da voi consiglieri di minoranza, non ci deve guidare la contrapposizione ideologica tra destra e sinistra, ma la capacità di scegliere tra opzioni diverse, quella che sa portare il migliore beneficio alla città, con questi presupposti avrete in me un vostro attento ascoltatore. Lavorando uniti e convinti di operare per il bene della città riusciremo a superare ogni difficoltà, ogni divisione, al di là di ogni democratico e corretto confronto politico. La mia solitudine decisionale, non sarà mai un’imposizione, ma sarà sempre il risultato del mio confronto costante con la comunità. Questa fascia la indosso io, ma la portiamo tutti assieme. Dobbiamo sentire il peso e la responsabilità che comporta, perché con questa fascia portiamo il peso delle speranze della nostra città, dei nostri concittadini, dei nostri figli». (rrc)