«Le allarmanti dichiarazioni del sindaco di Villa San Giovanni, dapprima sui ritardi ed ora sul blocco dei lavori di riqualificazione del lungomare di città, rappresentano una preoccupazione che dovrebbe coinvolgere e chiamare tutti a raccolta, perché fanno emergere le difficoltà che esistono nell’amministrare una città complessa, anche quando in discussione non ci sia un’opera pubblica strategica per il Paese Italia ma strategica per la città». A dirlo è l’esponente di Momento civico, Antonio Messina.
“La realizzazione della riqualificazione del lungomare cittadino e il mascheramento della variante ferroviaria di Cannitello, ribattezzato “ecomostro”, nonostante la condivisione progettuale di tutto il consiglio comunale – aggiunge – ha portato alla realizzazione di ben tre progetti ma è rimasta al palo anche con la nuova amministrazione che, ragionevolmente, adesso minaccia un contenzioso per la rifusione dei danni alla città. Le continue rivisitazioni del progetto e le successive riduzioni del finanziamento per tale opera, hanno via via portato ad un rimaneggiamento dell’opera che, ancora oggi, trova difficoltà a vedere la luce, con danni d’immagine alla politica oltre che alla città».
«Oggi il grido d’allarme del sindaco – ha aggiunto – non può che trovare concorde non solo l’intero consiglio comunale ma tutte le associazioni e i singoli che in quest’opera vedevano e vedono un nuovo avvio. Un nuovo inizio di una stagione che restituisca dignità e decoro alla città, non solo in chiave turistica. Allora sembra giunto il momento affinché il sindaco, il presidente del consiglio comunale, chiamino a raccolta l’intera comunità villese per la rivendicazione del diritto alla dignità, del diritto ad essere e sentirsi una comunità che combatte insieme. Per troppe volte la città ha dovuto patire il lassismo nella realizzazione di grandi opere da parte di enti esterni che ne dovevano garantire la celerità e la realizzazione delle stesse, basti pensare alle opere del decreto emergenza».
«Quest’amministrazione, qualora voglia oggi realmente e non con semplici enunciazioni di principio, dimostrare la “voglia di fare comunità”, deve pretendere una reazione unanime della politica, delle associazioni, del mondo del volontariato e sindacale, affinché ci sia una presa di posizione unitaria del territorio, anche attraverso proteste importanti o manifestazioni pubbliche, nei confronti di chi pensa di poter sfruttare e sfregiare il territorio senza assumersi alcuna responsabilità – aggiunge l’esponente di Movimento civico –. Oggi non vi sono solo da ristorare le importanti e già sacrificate attività produttive del territorio che da tempo aspettano il completamento dell’opera, ma l’intera comunità villese che è stanca di sopportare le disattenzioni di chi occupa un territorio senza il dovuto rispetto per la città».
«Pertanto, fuori da ogni forma di contrapposizione – ha detto ancora – saremo e siamo disponibili a sostenere ogni azione di “protesta civile” a fianco dell’istituzione cittadina e facciamo appello affinché si possa fare fronte comune per condurre assieme questa battaglia di civiltà per il rispetto e la tutela del territorio, per rivendicare le legittime istanze della Città, nella realizzazione di un’opera pubblica attesa da troppo tempo. Dobbiamo, tutti assieme, dimostrare che Villa San Giovanni ha la maturità di capire che quando è ora di difendere la propria autonomia, il proprio territorio, è capace di battaglie comuni. È avvenuto nel passato e dovrà avvenire ancora tutte le volte in cui la necessità di difendere e di partecipare alla difesa dei beni comuni». (rrc)