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VILLA SAN GIOVANNI (RC) – Quasi 8 milioni per lavori nella zona portuale

Il 29e 30 giugno a Villa San Giovanni si riunisce la Commissione Intermediterranea

Sono poco meno di otto milioni di euro la somma di cui la città di Villa San Giovanni è beneficiaria per effettuare lavori nella zona portuale, dall’Autorità di Sistema dello Stretto.

È quanto ha reso noto l’amministrazione comunale, guidata da Giusy Caminiti, sottolineando come ci sia un altro importante e «improcastinabile  intervento richiesto e la cui progettazione è in fase finale di conferenza dei servizi, ossia i lavori di “rifacimento del tratto terminale sottostrada e di adeguamento dello sbocco del torrente Immacolata”: non è una notizia da poco, atteso che sono le prime risorse che si materializzano in anni ed anni, da quando Villa ha aderito prima all’Autorità portuale di Gioia Tauro e poi a quella di Sistema dello Stretto».

«Per la prima volta – viene evidenziato – la sicurezza nel porto e nell’interporto cittadino diventano attuali e non si può che essere soddisfatti per il cambio di prospettiva, finalmente: dalle promesse e dagli annunci ai capitoli di bilancio e, per due dei tre interventi previsti, ad un fatto concreto, l’aggiudicazione dei lavori. Un milione e mezzo di euro per la pensilina coperta che collegherà la stazione marittima agli approdi delle società private di navigazione; oltre sei milioni per il restyling dell’approdo 0 di RFI».
«Ciò che più interessa alla Città è la pensilina sulla banchina di via Marinai d’Italia – viene evidenziato – un problema di sicurezza per i pedoni, villesi e non, che da piazza stazione e dalla marittima raggiungono le navi Caronte&Tourist in un’arteria che non permette di distinguere i flussi di traffico pedonale con quello carraio. È un ottimo risultato (anche estetico perché il progetto è leggero e ben si armonizza con il nuovo hub ferroviario di prossima realizzazione), sebbene resti il disappunto perché ADSP avrebbe dovuto prevedere anche un tapis roulant di collegamento a favore delle persone più fragili per le quali è davvero impossibile trasportare i bagagli per quasi 300metri. Lo avevamo suggerito e richiesto: continueremo a farcene carico, con l’auspicio che in fase di realizzazione si possa immaginare una miglioria al progetto appaltato».
«Questo risultato va ad aggiungersi all’altro grande risultato – continua la nota – dei lavori di adeguamento dello sbocco del torrente Immacolata: lunedì prossimo si chiuderà la conferenza dei servizi in forma semplificata e modalità asincrona per l’approvazione, appunto, del progetto relativo alla foce dell’Immacolata che da anni crea un pantano all’incrocio tra via Marinai d’Italia, via Salvo d’Acquisto e via Riviera. Una situazione insostenibile e che tale è non solo in occasione di eventi alluvionali importanti (come quello del 12 agosto 2022) ma anche di piogge brevi e intense (quanto avvenuto a novembre 2022), con gravi ripercussioni sulla viabilità e sulla sicurezza cittadina. Confidiamo nei nostri interventi di pulizia di torrenti, cunette e caditoie, ma sappiamo che solo l’adeguamento dello sbocco del torrente (il canale di scolo a mare di soli 30 cm è assolutamente inadeguato alla portata ed anche il suo tracciato non lineare compromette la funzionalità) risolverà il problema nell’area di confluenza tra via Riviera, via Salvo D’Acquisto e via lungomare Cenide, atteso che le vasche di decantazione a monte sono state tutte da noi ripulite e continueranno ad esserlo e stanno svolgendo il ruolo cui sono chiamate. Il progetto proposto prevede, infatti, la realizzazione di un canale interrato, in prosecuzione dell’alveo esistente, con l’obiettivo di adeguare il tratto terminale di scolo alle esigenze idrauliche del torrente».
«Durante questi lavori si dovrà ponderare l’interferenza con i flussi di transito diretti in Sicilia – conclude la nota – al pari di quanto deve esser fatto quando si metterà mano all’approdo 0 di RFI: saranno necessarie soluzioni studiate a un tavolo tecnico adeguato per garantire l’operatività degli approdi, richiesta da esigenze di sicurezza dei trasporti e incolumità pubblica. Ma è chiaro che a pagarne le conseguenze non potrà essere la Città: è la solita questione di sovranità territoriale, quel primo irrinunciabile principio per una Comunità che cominci a percepire il senso dell’appartenenza. In ogni azione e decisione siamo mossi da un solo fine: Villa deve governare se stessa, darsi priorità e far sentire il diritto dei suoi cittadini ad una condizione di vivibilità». (rrc)
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