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A Castrovillari riparte la Primavera dei Teatri

A Castrovillari riparte la Primavera dei Teatri

Dal 27maggio al 4 giugno la città di Castrovillari sarà animata dalla Primavera dei Teatri, il festival diretto da Saverio La Ruina, Dario De Luca e Settimio Pisano e giunto alla 23esima edizione.

Come da tradizione, sono tanti gli spettacoli di famose compagnie italiane e straniere che nascono da Primavera dei Teatri come autentica anteprima degli eventi futuri del panorama teatrale. Un cartellone ricchissimo. Il festival è oggi un “avamposto” a Sud della drammaturgia contemporanea e della nuova creatività, un laboratorio di incontri e confronti tra artisti di diversa estrazione e generazione. Oltre 40 eventi di spettacolo dal vivo tra teatro, danza, musica, performance accompagnati da residenze creative, workshop, reading, presentazioni di libri e convegni: 16 debutti assoluti, 4 anteprime, 4 coproduzioni e 3 progetti internazionali.

Il festival si conferma essere una straordinaria vetrina della cultura nazionale e internazionale. Lo schema della multidisciplinarità, che ha riscosso da sempre il consenso del pubblico e della critica, resta quello degli anni precedenti, ma con una importante novità: il ritorno del festival nella sua collocazione annuale originaria, con tutti gli eventi distribuiti nella consueta cornice di Castrovillari.

«Tanti sono gli elementi che concorrono a rendere una manifestazione prestigiosa e riconoscibile – hanno dichiarato i direttori del Festival Dario De Luca, Saverio La Ruina e Settimio Pisano – il territorio in cui nasce e attecchisce, la peculiarità del progetto, una direzione rigorosa e coerente nelle scelte, la magia degli spazi utilizzati. Uno di questi elementi è senza dubbio la sua collocazione temporale nell’arco dell’anno».

«È per questo motivo – hanno aggiunto – che abbiamo voluto fortemente che Primavera dei Teatri tornasse alla sua collocazione primaverile, anche prendendoci il rischio di non attendere l’avviso pubblico regionale sugli eventi che da anni sostiene economicamente il festival per 2/3 del suo budget. Primavera dei Teatri, che apre ogni anno la lunga stagione festivaliera in Italia, deve poter assolvere alla funzione di presentare e accompagnare i debutti nazionali, di tante compagini artistiche, in questo preciso momento dell’anno e non può vanificare il lavoro di programmazione di un anno che un evento culturale come questo necessita».

«Considerato uno degli appuntamenti più importanti del panorama teatrale italiano – si legge in una nota – Primavera dei Teatri è diventato un punto di riferimento imprescindibile per operatori, critici, artisti e per il pubblico proveniente da tutta Italia e dall’estero. Primavera dei Teatri vuole contribuire al processo di rinnovamento del linguaggio scenico nazionale e internazionale e operare per il ricambio generazionale nel campo delle arti performative. Allo stesso tempo, il festival vuole dare il suo contributo alla crescita democratica, sociale e culturale del suo territorio e di tutto il Mezzogiorno. Il festival fin dalla sua prima edizione è stato sostenuto dal Ministero per i beni e le attività culturali».

Si parte il 27 maggio con il seminario di drammaturgia per autori e attori cura di Rafael Spregelburd. Le residenze artistiche prenderanno il via il 28 maggio e saranno: White Acts (progetto, coreografia, danza: Roberta Racis), Stimmung (Coreografi e Interpreti: Noemi Dalla Vecchia e Matteo Vignali), Smart work di Armando Canzonieri, regia Gianluca Vetromilo e La Consagracion de Nadie (Drammaturgia, regia e interpreti Gonzalo Quintana e Micaela Fariña).

Tra teatro e danza, nazionale ed internazionale, gli spettacoli avranno inizio martedì 30 maggio con la prima nazionale di Big in Korea, drammaturgia Francesco d’Amore e Luciana Maniaci, regia Kronoteatro, con Tommaso Bianco e Maurizio Sguotti e con Canto alle vite infinite, sempre in prima nazionale, drammaturgia, regia e interpretazione di Elena Bucci, progetto in collaborazione con Marco Sgrosso.

Mercoledì 31 maggio sarà la volta Donna di dolori di e con Patrizia Valduga in scena con Daniela Piperno (primo studio di un work in progress guidato da Antonio Calbi) e a seguire lo spettacolo in prima nazionale Umanità nova – cronaca di una mancata rivoluzione, con Giuseppe Carullo, regia Cristiana Minasi, drammaturgia Fabio Pisano.

Giovedì 1° giugno appuntamento invece con la danza con Alcune coreografie ideazione, regia e videocoreografia di Jacopo Jenna, collaborazione e danza Ramona Caia. Poi Federica Carruba Toscano sarà Penelope, con la regia e drammaturgia di Martina Badiluzzi, mentre in prima nazionale debutterà I Greci, gente seria! Come i danzatori con Roberto Scappin e Paola Vannoni.

Venerdì 2 giugno tre prime nazionali: i Persiani di Eschilo – la tragedia più antica del mondo, con Silvio Castiglioni, canti Marina Moulopulos, spazio scenico e regia I Sacchi di Sabbia; Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari proporranno Lidodissea, mentre la Compagnia occhi sul mondo sarà in scena con La sindrome delle formiche.

Re Pipuzzu fattu a mani–Melologo calabrese per tre finali di e con Dario De Luca e Gianfranco De Franco sarà in scena sabato 3 giugno, giornata che vedrà esibirsi anche – in prima nazionale – Lisa Ferlazzo Natoli in Città sola di Olivia Laing, riduzione e drammaturgia Fabrizio Sinisi, regia Alessandro Ferroni e Lisa Ferlazzo Natoli. La giornata di sabato vedrà anche in scena Saverio La Ruina protagonista dello spettacolo da lui scritto, Via del popolo e a seguire Felicissima jurnata, uno spettacolo di Putéca Celidònia, drammaturgia e regia Emanuele D’Errico.

L’ultima giornata di festival, domenica 4 giugno, sarà la volta di Storie di noi di Beatrice Monroy, regia di Giuseppe Provinzano, Beat forward di Igor X Moreno X Collettivo Mine e Welcome to my funeral, nuova creazione di Brandon Lagaert (danzatore della Peeping Tom Company) per Equilibrio Dinamico Dance Company.

Anche quest’anno il cartellone multidisciplinare propone inoltre importanti reading, presentazioni di libri e convegni: le letture delle opere poetiche di Marica Roberto e Daniel Cundari, la presentazione del libro Uno strappo nella rete articoli di Renato Nicolini per Tuttoteatro.com a cura di Mariateresa Surianello e ancora Notturno scaldati progetto a cura di Valentina Valentini, Le politiche per lo spettacolo dal vivo tra Stato e Regioni, libro a cura di Marina Caporale, Daniele Donati, Mimma Gallina, Fabrizio Panozzo, presentazione del libro Qualcosa di sè su Daria Deflorian e il suo teatro; per finire i consueti appuntamenti musicali serali tra DJ Set, Glorious4 in concerto, Samuele Cestola e Fabio Nirta(rcs)

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