CASTROVILLARI (CS) – Le scuole raccolgono più di 1370 kg di cibo per la Colletta alimentare

Il cuore grande degli studenti di Castrovillari. Ancora una volta è stata data ragione della speranza che dimora in ciascuno e che tutto è possibile condividendo.

La raccolta per la 27ma giornata nazionale del Banco Alimentare nelle scuole cittadine ha fruttato 1.370,5 kg di cibo (portando l’asticella nel capoluogo del Pollino da 4973 chilogrammi, messi insieme il 18 novembre, a 6.343,5 chilogrammi), ed ha svelato pure come i più piccoli pensano ai loro simili. Un risultato importante per la città.

Non a caso nelle donazioni non sono mancati dolci come ovetti di cioccolato e giocattoli come peluche (e la foto mostra).

Gesti che rappresentano bene il Cuore dei più piccoli e dei giovanissimi, che spiazzano e sorprendono, interrogando ancora gli adulti su una Giornata che suscita e apre oltre ogni previsione e programmazione, facendo percepire cura e sincerità.

E’ con questa Bellezza, visibile, che si sono mossi tanti alunni e studenti – sottolineano, inteneriti, chi ha guidato questa raccolta degli istituti di ogni ordine e grado a Castrovillari grazie al coinvolgimento ed inclusione di dirigenti scolastici, docenti e collaboratori che hanno supportato i ragazzi nelle attività di mercoledì e giovedì come era stato annunciato nei giorni scorsi per il 22 e 23 novembre.

Un mettersi in gioco – con occhi e visi felici, soddisfatti di esserci – che ha detto tanto per comprendere cosa significa veramente affiancare il bisogno e, attraverso questo, costruire pure coesione sociale: quella che lega e genera umanità nuova.

Non a caso l’idea di fondo dell’iniziativa è partecipare da protagonisti per vivere intensamente il reale. Una testimonianza che trascina e stupisce, meravigliando per ciò che provoca attraverso l’implicazione di ciascuno.
La proposta a questi ragazzi- rilanciano dal Banco -vuole far riscoprire la gratuità come dono che va coltivato.
Un modo per fissare il momento di carità, come dimensione fondamentale del vivere, e per trasformarlo in un propellente che, nel tempo, possa mutarsi in una continua opportunità di crescita diffusa e presupposto per una convivenza capace di costruire una prospettiva di pace. E’ una delle cose più formative che si possa immaginare e che la compagnia come metodo aiuta a creare. Insomma siamo un tutt’uno con chi vuole il bene comune in questa reciprocità d’intenti. (rcs)

CASTROVILLARI (CS) – Anche l’Alberghiero contro la violenza sulle donne

Anche quest’anno l’Ipseoa “K. Wojtyla” di Castrovillari partecipa con una particolare iniziativa alla giornata internazionale della violenza sulle le donne.

Sulla una panchina gialla che campeggia all’ingresso dell’istituto è stato posto il banner “Sviluppare Resilienza – Ciò che può essere rotto, può essere ricomposto”, visibile a tutti, ispirato all’arte giapponese del Kuntsugi. Si tratta della tecnica di restaurare con l’oro, ideata alla fine del 1400 da ceramisti giapponesi per riparare tazze in cerami causate nella cerimonia del tè.

Il Cha no yu prevede che le linee di rottura, unite con lacca urushi, siano lasciate visibili e evidenziate dalla polvere d’oro.

Un chiaro messaggio affinché l’arte di abbracciare il danno, di non vergognarsi delle ferite e delle cicatrici, offra la possibilità di vivere oltre le avversità: la capacità di raccogliere i cocci Sokei trasforma la propria fragilità in una forza manifesta,in modo tale da curare le ferite con amore e rispetto, affinché le cicatrici diventino un arricchimento per noi e un esempio per gli altri. Una tecnica indispensabile in uno mondo dominato dalla violenza e dall’egoismo che costringono le donne, ogni giorno, a lottare per rivendicare i propri diritti. (rcs)

Bella ciao – 𝐆enesi di un mito di Dario De Luca arriva a ImPollino

Bella ciao – 𝐆enesi di un mito, scritto, diretto e interpretato Dario De Luca, apporti musicali, video, audio Sasà Calabrese, organizzazione e amministrazione Tiziana Covello, produzione e distribuzione Scena Verticale, arriva ad ImPollino 2023, rassegna finanziata dal Ministero della Cultura e sponsorizzata da Italy Cash & Carry, Cinzia Tiso Handmade e Tenuta Celimarro, tappa molto attesa, dopo il successo nelle principali città italiane.

Nel XXI secolo la canzone italiana più famosa nel mondo è Bella Ciao. Conosciuta e cantata da tutti i popoli del mondo, oggi più che mai risuona ai quattro angoli della Terra, patrimonio mondiale dei movimenti che, nelle più diverse situazioni, lottano contro regimi che sopprimono o vorrebbero sopprimere le libertà fondamentali. Ma quale sono le sue origini? E perché è così popolare e diffusa?

Dario De Luca costruisce un’appassionante incontro con il pubblico provando a diradare le nebbie che avvolgono le origini di questo canto, raccontandone la circolazione avvenuta nei modi più diversi e fantasiosi e chiudendo con una tesi affascinante sul perché questo canto popolare sia così amato da chi vuole la Libertà.

Bella ciao – genesi di un mito è una seminario-spettacolo militante e appassionato. Alternando presente e passato con immagini d’archivio e l’accompagnamento della musica, indagheremo anche l’aspetto musicale del brano, una sorta di marcetta in 4/4 tipico delle marcie bandistiche. Questo canto, semplice sia nella melodia che nel testo, cantato in tutto il pianeta, marchio distintivo di chi lotta, alla fine di ogni spettacolo verrà cantato da tutte le platee in ogni teatro, perché questo canto non è solo una canzone: è un volto, un gesto, un moto di commozione, una festa collettiva.

Lo spettacolo si potrà vedere il 24 e il 25 novembre alle ore 21.00 e il 26 novembre alle ore 18.00 presso il Teatro della Chimera in via Ripoli 17 a Castrovillari.

CASTROVILLARI (CS) – Raccolti quasi 5mila kg di alimenti nella Giornata nazionale della Colletta

Sono quasi 5 mila kg di alimenti che la città di Castrovillari, insieme al Banco Alimentare, ha raccolto nella 27esima Giornata nazionale della Colletta Alimentare.

La raccolta è avvenuta dinanzi ai supermercati della città (“Conad -Sangiovanni”, “Conad di via Schiavello”, Dok, Eurospar, Eurospin, Pick up di via Polisportivo, Iper Coop Lidl, MD, Pollino Discount,).

Un’altra, poi, a cura di tutte le scuole cittadine- di ogni ordine e grado- (dall’infanzia alle superiori passando per le elementari e medie), è stata predisposta per il 22 e 23 novembre con il coinvolgimento dei ragazzi accompagnati nel gesto da dirigenti, insegnanti e collaboratori.

Più di 100 i volontari impegnati a vari livelli e attive le Parrocchie di “San Girolamo”, “San Francesco di Paola”, dei “Sacri Cuori”, di “Auxilium Cristianorum” oltre “Casa “Betania”, il Centro Aiuto alla Vita, la Parrocchia del Comune di Eianina e le persone che hanno voluto, a diverso titolo, mettersi a disposizione: tante, veramente tante ed oltre ogni più rosea previsione.

A tal proposito il dottor Antonio Filardi, che raccorda l’intervento sul territorio, ha voluto ringraziare, a nome e per conto della Onlus, tutti e ciascuno in particolare: “per la fattiva collaborazione, coinvolgimento e sentita dedizione.” 

«Da oltre vent’anni, e sempre con l’entusiasmo della prima volta, sono a servizio, con tanti altri, di questo gesto – precisa tra l’altro Filardi in una dichiarazione/testimonianza – sperimentando cosa trasmette nella vita di tutti i giorni, ma anche come mi aiuta nel guardare me stesso e gli altri. Tutto accompagnato da una gran voglia di coinvolgere che aumenta di anno in anno e che mi sorprende per come cresce nella semplice e gratuita partecipazione di tanti. Le cose belle che accadono in questi istanti affermano cosa sprigiona e suscita questo sorprendente momento. Fatti che mi fanno riconoscere e toccare con mano la “provvidenza” di Dio ed il Talento che mi ha donato».

«Ecco perché – conclude il dr. Filardi – reputo tutto ciò un’esperienza meravigliosa di concreta condivisione ed un richiamo ad essere attento alle persone: sicuramente un importante gesto educativo che proponiamo pure alle scuole e che vede, sempre più, l’adesione di molti giovani, calamitati da questa azione senza presunzioni».

La Colletta Alimentare ha interessato nell’area del Pollino più Comuni, ribadendo, così, le ragioni della Giornata che il “Banco” promuove, da oltre un quarto di secolo in tutta Italia, in una condivisione di soggetti ed umanità grazie ad una amicizia inesauribile che si rinnova e si perpetra tra le persone che le rendono. (rcs)

CASTROVILLARI (CS) – In scena “Fiore di campo”

Domani, sabato 18 e domenica 19 novembre,  alle 21 e alle 18, a Castrovillari, andrà in scena Fiore di campo di e con Angela Miceli e la regia di Rosy Parrotta.

Lo spettacolo rientra nell’ambito della rassegna Impollino dell’Associazione culturale Chimera. Sul palco, anche Giovanni Pisani, Marco Fioravante. Luci di Mario Parrotta.

𝐹𝑖𝑜𝑟𝑒 𝑠𝑖 𝑟𝑎𝑐𝑐𝑜𝑛𝑡𝑎, 𝑟𝑒𝑠𝑡𝑖𝑡𝑢𝑖𝑠𝑐𝑒 𝑎𝑙 𝑝𝑢𝑏𝑏𝑙𝑖𝑐𝑜 𝑙𝑎 𝑠𝑢𝑎 𝑠𝑡𝑜𝑟𝑖𝑎, 𝑖𝑛𝑡𝑖𝑚𝑎 𝑒 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒, 𝑓𝑢𝑜𝑟𝑖 𝑒 𝑑𝑒𝑛𝑡𝑟𝑜 𝑙𝑎 𝑠𝑐𝑒𝑛𝑎 𝑎𝑚𝑝𝑙𝑖𝑓𝑖𝑐𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑙𝑎 𝑓𝑜𝑟𝑧𝑎 𝑒 𝑙𝑎 𝑛𝑎𝑟𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑠𝑢𝑜 𝑝𝑎𝑠𝑠𝑎𝑡𝑜 𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑠𝑢𝑜 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑡𝑒. 𝑁𝑎𝑟𝑟𝑎 𝑢𝑛𝑎 𝑠𝑡𝑜𝑟𝑖𝑎 𝑠𝑜𝑡𝑡𝑜 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑖 𝑎𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑖 𝑣𝑒𝑟𝑎, 𝑖𝑛 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑒 𝑙𝑎 𝑠𝑢𝑎, 𝑖𝑛 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑒 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑑𝑖 𝐴𝑛𝑔𝑒𝑙𝑎 𝑀𝑖𝑐𝑖𝑒𝑙𝑖, 𝑙’𝑎𝑢𝑡𝑟𝑖𝑐𝑒. 𝐹𝑖𝑜𝑟𝑒, 𝑛𝑜𝑛𝑜𝑠𝑡𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑢𝑛’𝑒𝑡𝑎̀ 𝑐ℎ𝑒 ℎ𝑎 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑝𝑎𝑠𝑠𝑎𝑡𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑓𝑢𝑡𝑢𝑟𝑜, 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑡𝑎𝑛𝑧𝑎 𝑑𝑖 𝑢𝑛𝑎 𝑠𝑡𝑟𝑢𝑡𝑡𝑢𝑟𝑎 𝑝𝑒𝑟 𝑎𝑛𝑧𝑖𝑎𝑛𝑖, 𝑡𝑟𝑎 𝑖 𝑠𝑢𝑜𝑖 𝑙𝑖𝑏𝑟𝑖, 𝑖 𝑠𝑢𝑜𝑖 𝑟𝑖𝑐𝑜𝑟𝑑𝑖, 𝑖 𝑠𝑢𝑜𝑖 𝑖𝑛𝑐𝑎𝑠𝑡𝑟𝑖 𝑑𝑖 𝑣𝑖𝑡𝑎, 𝑣𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑢𝑛𝑞𝑢𝑒 𝑎𝑣𝑎𝑛𝑡𝑖, 𝑠𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑎𝑟𝑚𝑖𝑎𝑟𝑠𝑖, 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑟𝑖𝑐𝑒𝑟𝑐𝑎 𝑑𝑒𝑙 𝑝𝑎𝑡ℎ𝑜𝑠 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑚𝑒𝑠𝑠𝑎 𝑖𝑛 𝑠𝑐𝑒𝑛𝑎. 𝐹𝑖𝑜𝑟𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑒̀ 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑎 𝑑𝑎𝑝𝑝𝑟𝑖𝑚𝑎 𝑉𝑖𝑜𝑙𝑒’, 𝑝𝑜𝑖 𝑀𝑎𝑟𝑔ℎ𝑒𝑟𝑖𝑡𝑎 𝑏𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑣𝑖𝑡𝑎, 𝑑𝑖𝑣𝑒𝑛𝑡𝑎, 𝑎 𝑐ℎ𝑖𝑢𝑠𝑢𝑟𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑡𝑟𝑖𝑙𝑜𝑔𝑖𝑎 𝑑𝑒𝑑𝑖𝑐𝑎𝑡𝑎 𝑎𝑙𝑙𝑒 𝑑𝑜𝑛𝑛𝑒, 𝐹𝑖𝑜𝑟𝑒 𝑑𝑖 𝑐𝑎𝑚𝑝𝑜 𝑒 𝑛𝑒𝑙 𝑠𝑢𝑜 𝑟𝑎𝑐𝑐𝑜𝑛𝑡𝑜, 𝑎 𝑡𝑟𝑎𝑡𝑡𝑖 𝑖𝑟𝑜𝑛𝑖𝑐𝑜 𝑒 𝑙𝑒𝑔𝑔𝑒𝑟𝑜, 𝑎 𝑡𝑟𝑎𝑡𝑡𝑖 𝑐𝑎𝑡𝑎𝑟𝑡𝑖𝑐𝑜, 𝑙𝑎𝑠𝑐𝑖𝑎 𝑎𝑔𝑙𝑖 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑖 𝑢𝑛 𝑖𝑛𝑛𝑜 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑣𝑖𝑡𝑎.

«Parlare di dolore non è facile. La delicatezza e la complessità del tema che tocca in modo personale e profondo la vita di ogni essere umano attraverso i modi della lacerazione, della disperazione e a volte perfino dell’annichilimento pone l’argomento in una sorta di esilio culturale. Il dolore è diventato quasi un tabù, anche se sempre più spettacolarizzato e gridato nelle piazze. Se da una parte è divenuto ospite televisivo e oggetto di curiosità, dall’altra, ovvero lontano dai riflettori, è consegnato ad un silenzio sempre più assordante. Il dolore nel privato viene taciuto, negato, rimosso. L’esibizione ha preso il posto dell’interpretazione». (rcs)

CASTROVILLARI (CS) – Al via il progetto “Porte aperte allo Sport”

All’Ipseoa “LK. Wojtyla” di Castrovillari ha preso il via il progetto Porte aperte allo sport, promosso dal Dipartimento allo Sport e autorizzato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Il progetto, che coinvolge gli studenti delle classi 1ª A, 2ª A, 2ª B, viene realizzato in collaborazione  con le Asd/Ssd della Fidal Corri Castrovillari e della Fids Centro Arte e Movimento: gli alunni sperimenteranno tecniche di Atletica e saranno brillantemente impegnati in gare come la corsa, il salto in lungo, il salto in alto e il lancio del peso.

Nella seconda parte del progetto, gli studenti saranno impegnati con la Danza sportiva, finalizzata a creare delle routine coreografate con attenzione particolare alla forma e al ritmo, in base alla tecnica e allo stile studiato. 

Lo sport, ancora una volta, diventa un ottimo strumento di inclusione, favorendo la partecipazione di tutti in modo da far superare ostacoli e barriere di ogni sorta agli alunni coinvolti, favorendo la socializzazione, lo sviluppo delle capacità coordinative e condizionali, imparando nuove tecniche, divertendosi e imparando a conoscere meglio se stessi e gli altri. (rcs)

CASTROVILLARI (CS) – Il libro di Ballarati in una top ten Amazon sul Regno delle due Sicilie

“La Storia proibita dei Borbone, Regno delle Due Sicilie, nient’altro che la verità” edito nel 2018 da Iuppiter e scritto dall’autore castrovillarese, Antonino Ballarati, è classificato tra i dieci migliori libri sul Regno delle Due Sicilie.

Lo ha reso noto, con grande soddisfazione, lo stesso scrittore dell’area del Pollino, a partire da una selezione di Amazon, come presenta e richiama un articolo di Notizie scientifiche.it (che partecipa al Programma Affiliazione Amazon Eu) al grande pubblico di lettori su opere che approfondiscono diversi aspetti di questo particolare periodo storico, facendo luce su eventi significativi e dinamiche socio politiche causa dei cambiamenti di cui conosciamo gli esiti.

Libri, come quello pluri riconosciuto di Ballarati, riconsegnano dignità e decoro alla storia ed alla identità delle donne e uomini del Sud, prendendo forza da ricostruzioni documentali, attenti quanto scrupolosi come il piglio dello scrittore castrovillarese opera ne “La Storia proibita dei Borbone”.

Il Risorgimento, come, forse, non era mai stato raccontato e, comunque, riletto a proposito per aiutare le nuove generazioni a capire, districare e conoscere meglio le vicende che caratterizzarono l’Unità d’Italia, il Meridione, nella coscienza dell’appartenenza che ci anima e ci caratterizza con le capacità che possediamo, rivive nelle 196 pagine di Ballarati.

Il riscatto del Sud, tra Cultura, Intelligenze, Vocazioni, e Patrimoni, è il fil rouge che lega i capitoli del libro, mossi dalla passione per la “Terra” che bisogna far ricomprendere, riconsegnando verità alle popolazioni del “Regno delle Due Sicilie” le quali si erano imposte nell’Europa di quei Tempi dando il senso di un Mezzogiorno che era forte proprio di ciò che lo costituiva.

Un lavoro editoriale, tra gli altri nella Selezione, che si propone, con temperamento, attualità di sguardo e personaggi indimenticabili, di far reincontrare ciò che abbiamo ereditato e dobbiamo saper riguadagnare e promuovere a sostegno di quel bene comune che bisogna apprezzare sempre più, orgogliosi per quello a cui abbiamo contribuito a rendere e che ancora possiamo offrire all’economia locale ed europea.

Non a caso per Antonino Ballarati i dati parlano da soli: il Sud ha perduto tanto nell’unificazione offrendo, però, molto per la nascita dello Stato Italiano. S’immagini- per dare il senso dello stato di salute economica del Meridione in quegli anni, come riporta uno studio de Il Sole 24 ore del 17 marzo 2011- che prima dell’Unità d’Italia nel Regno di Napoli vi era un Prodotto interno Lordo quasi doppio rispetto a quello piemontese. Fatti che fanno ulteriormente capire e ci fanno riflettere, insieme ad altre documentazioni legate, per esempio, al trasferimento di macchinari industriali al nord, alla chiusura nel 1862 di opifici tessili, cartiere, ferriere della Calabria, concerie oppure al cambio di affidamento di lavori pubblici da realizzare nelle province duosiciliane-come viene ricordato nel libro “La resistenza duosiciliana” edita da Capone- cosa eravamo veramente. (rcs)

CASTROVILLARI (CS) – “Il senso religioso” di don Giussani ci scaturisce ancora oggi domande

E’ stata un’occasione forte ed importante per cercare di cogliere come Cristo si fa carme anche oggi e c’entra con la vita di tutti i giorni, sino nei frammenti più piccoli del quotidiano nonché per conoscere fino a che punto gli uomini, credenti e non, prendono sul serio la loro umanità. Fattori che hanno bisogno di tracce che coinvolgano, di amicizia, desiderio di conoscere e di mettersi in gioco.

Questa l’opportunità che ha offerto la conversazione, tra testimonianze e domande fino alla decisione di raccontarsi , a partire dal il libro “Il Senso Religioso”, di Don Luigi Giussani, a cui hanno preso parte gli studenti della quinta scientifico del capoluogo del Pollino, Salvatore Alberti e Giuseppe Vincenzi, il docente dell’Itis, Francesco Gallo, il Vescovo, monsignor Francesco Savino, l’imprenditore di Bari, Vincenzo Papa, e la psicologa Carla Bonifati che ha moderato l’incontro, nel quale da Roma è intervenuto pure, via streaming, lo studente universitario de “La Sapienza”, Francesco De Noia.

Il momento, svoltosi giorni fa, nella Sala Conferenze della parrocchia di San Girolamo di Castrovillari grazie al Centro Culturale “Angeloni”, è stato connotato da diverse presenze, nonostante le avversità meteo, e dalla volontà di comprendere cosa desta il Cuore dell’Uomo perché si compia il suo Destino di felicità, giustizia, bellezza e libertà. Sempre attuali come sfida alla vita per renderla più rispondente all’esigenza e desiderio di verità del proprio Cuore.

Una chiacchierata a tutto campo sull’Umanità, incalzata dai giovani, e precisata dagli invitati con il desiderio grande – e tangibile nei volti- di stare di fronte alla realtà in modo sano, perché risposta ad ogni esigenza vera della persona e profondamente desiderato da tutti.

Il fil rouge che ha collegato tutti i contributi è ruotato sulla necessità di comprendere se l’uomo di oggi può credere sinceramente nella Resurrezione di Cristo che ha riscattato ognuno dal male afferrandolo per quello che è.
Da qui il richiamo, inoltre, al ruolo dei rapporti, oggi scaduti nel relativismo sempre più strisciante e schiacciato dall’ipocrisia, allo sguardo che deve esserci senza pretesa verso chi ci sta a fianco e l’importanza di vivere un’avventura che è possibile solo in una compagnia ed amicizia.

Provocazioni che hanno suscitato, come le diverse prospettive di lettura hanno sorpreso nel vedere i presenti riconoscere l’importanza dell’approccio e del metodo educativo che non possono che essere rischiati continuamente con dedizione- come richiama Papa Francesco– per aprire all’impensabile e che nasce solo dall’affidarsi a Chi tiene da sempre, come Dio, al nostro Essere.

Solo dentro un abbraccio e una esperienza così, ha chiarito, tra i passaggi, il confronto a più voci, il cammino dell’esistenza è possibile affrontarlo e come, tra l’altro, la vita ed il libro del fondatore di Comunione e Liberazione esprimono, in un invito ragionevole, a venire e provare tutto questo, reso ancora dall’appuntamento che ha dato ai giovani, e non solo, l’opportunità di leggere l’opera per domandarsi, raccontare, aiutare ad interrogare ed interagire. (rcs)

CASTROVILLARI (CS) – Venerdì in scena “Eduardo in scatola”

In scena venerdì 3 novembre, a Castrovillari, al Teatro della Chimera, alle 21, lo spettacolo Eduardo in scatola,  tarantella spiritica in omaggio al grande Eduardo De Filippo, scritto da Francesco Gallo e diretto dall’autore assieme a Domenico Perri.

 Eduardo in scatola è un omaggio ad un Maestro. Capita nella vita di pensare con riconoscenza a persone che hanno prestato parole al nostro confuso sentire. Capita, in alcune segnate circostanze, di percepire la loro voce, udire i loro consigli, di fare i conti con le vibrate espressioni dei loro volti. Volti che si sommano ai ritratti familiari, creando immagini di maggior consapevolezza.

Eduardo De Filippo in questo piccolo allestimento prodotto da Menodiunterzo appare come un profeta capace di annunciare la forza generatrice del teatro. Autore e attore sono nuovamente chiamati alla prova: un urto, uno strappo, un suono e il gioco riprende da una battuta che la memoria ha trattenuto. Aperto il baule dell’attore, dove si conservano abiti di scena, oggetti, maschere, trucchi usati, l’epifania della voce trova radici nei corpi degli attori. Saranno Nunzia Aieta e lo stesso Francesco Gallo a trasformare il desiderio di sentire nel desiderio di essere. In scena anche il Maestro Salvatore Chiodi, che eseguirà dal vivo musiche originali composte per l’occasione, ed Emilia Giannuzzi che ripercorrerà, con il canto, alcuni momenti della poesia eduardiana.

Ad impreziosire la tela drammaturgica la voce di Marco Manchisi, attore della tradizione napoletana, che ha lavorato in diverse occasioni con Luca De Filippo, Leo De Berardinis, Roberto Latini. Ancora una notazione all’immagine di locandina, commissionata ad Antonello Silverini, fra i più importanti illustratori del panorama internazionale, sua una splendida immagine per il Festival Internazionale del Cinema di Roma, di qualche anno fa. Ci sono tutte le premesse per scoprire un lavoro che più che un omaggio contingente ad un maestro si presenta come un ennesimo atto d’amore per il teatro.

Oltre a venerdì 3 novembre, si replica sabato 4 novembre e il 5 novembre nella consueta pomeridiana domenicale. Lo spettacolo resterà in scena anche nel fine settimana successivo. (rcs)

CASTROVILLARI (CS) – Sabato in scena “Freevola”

Sabato 21 ottobre, a Castrovillari, alle 21, al Teatro della Chimera, è in programma lo spettacolo Freevola – Confessione sull’insostenibile bisogno di approvazione di e con Lucia Raffaella Mariani, prodotto da Trento Spettacoli, con il sostegno di Potenziali Evocati Multimediali.

L’evento rientra nell’ambito di Impollino, rassegna di teatro, musica e danza giunta alla quinta edizione e organizzato dall’Associazione Chimera.

Siamo fragili narcisi desiderando una sola cosa: essere visti perché l’essere visti attesta il nostro stare al mondo. Io pensavo che questo spettacolo sarebbe stato sul tema della bellezza, non la ‘’bellezza’’ tipo salvata dai ragazzini, no no, proprio la bellezza, la gradevolezza visiva, la fregnitudine. Perché tutto ciò che scrivevo aveva a che fare con lo sguardo e il giudizio sul mio corpo, sulle mie imperfezioni. E non mi capacitavo del perché la bellezza mi premesse così tanto, non mi sembrava un argomento di ‘’ciccia’’… eppure, doveva esserci qualcosa, se mi provocava così tanta sofferenza. 

Andando avanti ho capito che questo spettacolo voleva parlare di quello di cui tutti gli esseri umani vogliono parlare: il bisogno di amore, ma nello specifico nel mio caso: di quanto cerchiamo l’amore, nell’ammirazione, nell’approvazione che vogliamo conquistare da chi ci sta attorno. Quando ho capito questo, ho capito perché il tema della bellezza mi stesse così a cuore.

Ma cosa è bello? E perché? Quali sono i rapporti di potere che si nascondono dietro all’idea di bellezza? A cosa porta a livello emotivo e psicologico questo ininterrotto sorvegliare il proprio corpo? Quanto la ‘’cura del corpo’’ è una patologia, un’ossessione o un divertimento? E una volta che hai ottenuto la fantomatica ‘’bellezza’’, poi basta davvero ad essere felici? Ad essere ammirati? Ad essere amati?

Quali sono le conseguenze del modificare il proprio corpo, e il proprio vivere, per soddisfare lo sguardo esterno (E il proprio)? Come ci si relazione con l’insoddisfazione di sé? E con l’invidia? Quanta rabbia c’è? E come la società dei consumi influisce sullo sguardo delle persone sulle donne e delle donne sulle donne, e di ognuno su di sé? Si può uscire dalla logica di questo sguardo? Come? (rcs)