di ANGELO ADDUCI – Esprimo la mia profonda gratitudine a don Augusto Porso per il significativo gesto di donare a Papa Francesco il Cedro di Santa Maria del Cedro. Questo atto simbolico rappresenta non solo un omaggio alla Santità del Pontefice, ma anche un riconoscimento del valore culturale e spirituale del nostro territorio, ed una conferma dell’efficacia del lavoro svolto dal Consorzio del Cedro di Calabria, che da oltre vent’anni si dedica alla promozione, tutela e valorizzazione di questo prezioso frutto, affermandone in ogni contesto l’universalità e l’unicità.
Vorrei cogliere questa occasione per ricordare e onorare il lavoro di don Francesco Gatto, precursore della cultura del Cedro e figura ispiratrice per la promozione di questo frutto. Don Gatto, già parroco della nostra cittadina e presidente della prima cooperativa del Cedro, ha dedicato la sua vita a far conoscere l’importanza del Cedro non solo come prodotto agricolo, ma anche come simbolo di dialogo e confronto interreligioso e interculturale.
Un ringraziamento particolare va anche al compianto Prof. Franco Galiano, la cui opera meritoria ha contribuito in maniera determinante alla diffusione della cultura del Cedro a livello internazionale. La sua dedizione e il suo impegno rimangono una fonte di ispirazione per tutti noi.
A nome del Consorzio del Cedro di Calabria e di tutta la filiera cedricola calabrese, esprimo la più sincera gratitudine per questo gesto che ha portato il nostro Cedro fino al cuore della cristianità. Questo frutto non è solo un prodotto agricolo, ma un simbolo di pace, di riconciliazione con Dio e di tradizione, valori che Papa Francesco ha saputo apprezzare.
Con questo gesto, la nostra comunità ha avuto l’onore di rappresentare la Calabria e la sua ricca tradizione culturale in un contesto prestigioso. L’augurio è che il Cedro di Santa Maria del Cedro continui ad essere un simbolo di identità, unione e rispetto tra le diverse comunità e culture del mondo. (aa)
[Angelo Adduci è presidente del Consorzio del Cedro di Calabria]