di ANTONIO LOIACONO – Nella serata di Santo Stefano, in un’atmosfera magica e suggestiva, la parrocchia di Santa Maria Assunta a Scala Coeli ha vissuto un’esperienza indimenticabile grazie all’eccezionale concerto del coro parrocchiale della Chiesa di San Giovanni Calibita di Caloveto. L’evento, ospitato da Don Massimo (un dejavù per il parroco di Scala Coeli), ha riempito la chiesa di emozioni e ha lasciato un’impronta indelebile nei cuori di tutti i presenti.
Le bellissime voci del coro hanno risuonato tra le mura sacre, colmando ogni angolo della chiesa e avvolgendo l’assemblea in un’atmosfera di profonda spiritualità. I canti sacri hanno rapito l’attenzione degli spettatori, trasportandoli in un viaggio emotivo attraverso secoli di tradizione religiosa.
I presenti, affascinati dalle esecuzioni impeccabili e dalla passione con cui il coro si è esibito, hanno manifestato il proprio apprezzamento con calorosi applausi e sguardi commossi. La magia della musica sacra ha unito le comunità di Scala Coeli e Caloveto in un momento di condivisione e contemplazione, trasformando la serata in un’occasione di elevazione spirituale e unità.
L’evento ha dimostrato il potere unificante della musica e la capacità di trasmettere emozioni profonde al di là delle parole. Il lavoro e l’impegno del coro parrocchiale di San Giovanni Calibita hanno regalato a tutti i presenti un’esperienza straordinaria, arricchendo il tessuto spirituale delle due comunità e lasciando un segno tangibile di speranza e armonia.
«Ci troviamo con gioia – ha esordito Don Agostino De Natale, parroco di Caloveto che ha accompagnato e presentato il coro – in questa splendida Chiesa ad offrire, in dono, alla parrocchia di Santa Maria Assunta, un concerto di Natale anche in segno di ringraziamento al vostro parroco, Don Massimo Alato, che ha prestato servizio nella nostra parrocchia per ben undici anni».
«Il nostro coro è un coro polifonico composto da tre voci: contralti, soprani e tenori. Chi lo dirige e Suor Emily Formilleza, di origine filippina, appartenente alle suore Compassioniste serve di Maria – ha spiegato – la quale ringraziamo per il suo impegno e dedizione totali nei nostri confronti da quando, nel lontano 2010 è diventata parte integrante della comunità di Caloveto assumendo la direzione del coro parrocchiale. Per la cronaca, nella nostra parrocchia esite anche un coro di voci bianche, composto da circa trenta bambini».
«La comunità cristiana di Caloveto – conclude Don Agostino – è fortunata ad avere voci che arrivano in cielo!».
Mentre i primi suoni delle voci del coro iniziavano a diffondersi nell’aria, un’energia vibrante sembrava pervadere l’intera chiesa. Le voci si intrecciavano in armonia, creando un’atmosfera di magia e incanto. I presenti, avvolti dall’incantesimo della musica, si abbandonavano al piacere di ascoltare qualcosa di veramente straordinario.
Le note risuonavano, evocando immagini di terre lontane, di amori perduti e di speranze mai abbandonate. Le voci dei cantori sembravano trasportare gli ascoltatori in un viaggio attraverso mondi sconosciuti e storie dimenticate.
Don Massimo e l’intera comunità di Santa Maria Assunta desiderano ringraziare di cuore il coro parrocchiale di San Giovanni Calibita per aver condiviso il proprio talento e la propria passione, rendendo speciale e memorabile la serata di Santo Stefano e per aver creato il punto di partenza di una straordinaria avventura spirituale che, ci auguriamo, continui ad ispirare e unire le persone per generazioni a venire. (rcs)