La Misericordia di Scala Coeli: Sempre in prima linea per la sicurezza della Comunità

di ANTONIO LOIACONONella piccola ma vibrante comunità di Scala Coeli, la Misericordia è un faro di speranza e solidarietà, pronta ad intervenire in qualsiasi momento di necessità.

Recentemente, dopo un intenso addestramento sull’uso del defibrillatore e sul soccorso in seguito a incidenti stradali, i membri della Misericordia non hanno perso tempo nel mettere in pratica le loro competenze, dimostrando ancora una volta la loro dedizione al servizio della comunità. 

Questa volta, però, l’attenzione della Misericordia si è rivolta verso un’altra forma di soccorso: quella nel contesto dello sport. E così, mentre ancora risuonano gli echi dell’addestramento appena concluso, la Misericordia si è precipitata in campo per donare un defibrillatore vitale alla squadra di calcio locale di Scala Coeli.

L’evento è stato solenne e significativo, con la presenza del vice sindaco Michele Cataldo e del presidente della squadra di calcio, avvocato Roberto Parise, a testimoniare l’importanza di questa donazione per la sicurezza degli atleti e degli spettatori. È stato il Governatore della Misericordia, Rocco Acri, a consegnare personalmente il prezioso strumento, proprio prima dell’inizio di un importante incontro di calcio contro il Calopezzati. 

La squadra di calcio di Scala Coeli, insieme a tutta la comunità, accoglie con gratitudine questa donazione e si impegna a fare il massimo per promuovere la sicurezza e il benessere di tutti coloro che partecipano agli eventi sportivi. È evidente che la collaborazione tra la Misericordia, le istituzioni locali e le associazioni sportive può portare a risultati concreti e benefici duraturi per la comunità nel suo insieme. La donazione del defibrillatore agli spogliatoi dello stadio comunale “Domenico Bria” non è soltanto un gesto di generosità, ma rappresenta un impegno tangibile per la sicurezza e il benessere della comunità sportiva di Scala Coeli.

In un mondo in cui gli eventi sportivi sono spesso caratterizzati da un’intensa competizione e da un alto livello di esercizio fisico, è essenziale garantire che siano disponibili dispositivi medici vitali per rispondere prontamente a qualsiasi emergenza cardiaca che possa verificarsi. La Misericordia di Scala Coeli ha dimostrato ancora una volta di essere un pilastro importante della comunità locale, estendendo il suo impegno per la sicurezza e il benessere al di là delle sue consuete attività di primo soccorso. 

La formazione sull’uso del defibrillatore e sul soccorso in seguito a incidenti stradali, insieme alla donazione del defibrillatore alla squadra di calcio, evidenzia l’ampia gamma di competenze e iniziative della Misericordia per la tutela della salute pubblica. Il sostegno e la collaborazione delle istituzioni locali, rappresentati dalla presenza del vice sindaco e del presidente della squadra di calcio alla cerimonia di consegna, sottolineano l’importanza di queste iniziative per l’intera comunità.

La sinergia tra enti pubblici e organizzazioni di volontariato come la Misericordia è fondamentale per promuovere una cultura della sicurezza e della prontezza di intervento in tutte le sfere della vita quotidiana.

Infine, il gesto della Misericordia di Scala Coeli rappresenta un esempio positivo che speriamo possa ispirare altre organizzazioni e comunità a seguire il suo esempio nel promuovere la sicurezza e il benessere tramite azioni concrete e generose come questa. Grazie alla loro iniziativa e al loro spirito altruistico, la comunità di Scala Coeli può guardare al futuro con maggiore fiducia, sapendo di poter contare sulla presenza costante della Misericordia a fianco di loro, pronta ad offrire soccorso e sostegno in ogni momento di necessità.

La Misericordia di Scala Coeli merita l’elogio e il riconoscimento per l’impegno costante nel promuovere la sicurezza e il benessere della comunità locale. Ci auguriamo che questo gesto possa fungere da esempio per altre organizzazioni e ispirare una maggiore consapevolezza sull’importanza di essere preparati ad affrontare situazioni di emergenza in tutti i contesti della vita. (al)

A Scala Coeli un’indimenticabile serata di musica sacra

di ANTONIO LOIACONONella serata di Santo Stefano, in un’atmosfera magica e suggestiva, la parrocchia di Santa Maria Assunta a Scala Coeli ha vissuto un’esperienza indimenticabile grazie all’eccezionale concerto del coro parrocchiale della Chiesa di San Giovanni Calibita di Caloveto. L’evento, ospitato da Don Massimo (un dejavù per il parroco di Scala Coeli), ha riempito la chiesa di emozioni e ha lasciato un’impronta indelebile nei cuori di tutti i presenti.

Le bellissime voci del coro hanno risuonato tra le mura sacre, colmando ogni angolo della chiesa e avvolgendo l’assemblea in un’atmosfera di profonda spiritualità. I canti sacri hanno rapito l’attenzione degli spettatori, trasportandoli in un viaggio emotivo attraverso secoli di tradizione religiosa.

I presenti, affascinati dalle esecuzioni impeccabili e dalla passione con cui il coro si è esibito, hanno manifestato il proprio apprezzamento con calorosi applausi e sguardi commossi. La magia della musica sacra ha unito le comunità di Scala Coeli e Caloveto in un momento di condivisione e contemplazione, trasformando la serata in un’occasione di elevazione spirituale e unità.

L’evento ha dimostrato il potere unificante della musica e la capacità di trasmettere emozioni profonde al di là delle parole. Il lavoro e l’impegno del coro parrocchiale di San Giovanni Calibita hanno regalato a tutti i presenti un’esperienza straordinaria, arricchendo il tessuto spirituale delle due comunità e lasciando un segno tangibile di speranza e armonia.

«Ci troviamo con gioia – ha esordito Don Agostino De Natale, parroco di Caloveto che ha accompagnato e presentato il coro – in questa splendida Chiesa ad offrire, in dono, alla parrocchia di Santa Maria Assunta, un concerto di Natale anche in segno di ringraziamento al vostro parroco, Don Massimo Alato, che ha prestato servizio nella nostra parrocchia per ben undici anni».

«Il nostro coro è un coro polifonico composto da tre voci: contralti, soprani e tenori. Chi lo dirige e Suor Emily Formilleza, di origine filippina, appartenente alle suore Compassioniste serve di Maria – ha spiegato – la quale ringraziamo per il suo impegno e dedizione totali nei nostri confronti da quando, nel lontano 2010 è diventata parte integrante della comunità di Caloveto assumendo la direzione del coro parrocchiale. Per la cronaca, nella nostra parrocchia esite anche un coro di voci bianche, composto da circa trenta bambini».

«La comunità cristiana di Caloveto – conclude Don Agostino – è fortunata ad avere voci che arrivano in cielo!».

Mentre i primi suoni delle voci del coro iniziavano a diffondersi nell’aria, un’energia vibrante sembrava pervadere l’intera chiesa. Le voci si intrecciavano in armonia, creando un’atmosfera di magia e incanto. I presenti, avvolti dall’incantesimo della musica, si abbandonavano al piacere di ascoltare qualcosa di veramente straordinario.

Le note risuonavano, evocando immagini di terre lontane, di amori perduti e di speranze mai abbandonate. Le voci dei cantori sembravano trasportare gli ascoltatori in un viaggio attraverso mondi sconosciuti e storie dimenticate. 

Don Massimo e l’intera comunità di Santa Maria Assunta desiderano ringraziare di cuore il coro parrocchiale di San Giovanni Calibita per aver condiviso il proprio talento e la propria passione, rendendo speciale e memorabile la serata di Santo Stefano e per aver creato il punto di partenza di una straordinaria avventura spirituale che, ci auguriamo, continui ad ispirare e unire le persone per generazioni a venire. (rcs)

La Confraternita di Misericordia di Scala Coeli protagonista di un progetto di solidarietà locale

di ANTONIO LOIACONO –  Scala Coeli: insieme alle luminarie installate per le imminenti festività natalizie, una luce di speranza si accende con il progetto “Soccorriamo, Occorriamo, Sosteniamo”, e la Confraternita di Misericordia è pronta a guidare questa iniziativa di rilevanza locale.

L’Organizzazione di Volontariato (ODV), la Confraternita di Misericordia di Scala Coeli, è stata designata come “soggetto attuatore” di questo ambizioso progetto, promosso da organizzazioni di volontariato e associazioni di Promozione Sociale, in ottemperanza agli articoli 72 e 73 del dlgs n° 117/2017. I fondi ADP 2019, 2020 e 2021 saranno il motore che darà vita a questa iniziativa, supportata, con entusiasmo, dalla Regione Calabria in qualità di Ente capofila della rete.

Il cuore di Soccorriamo, Occorriamo, Sosteniamo batte nel Comune di Scala Coeli, una comunità che ha vissuto nei decenni recenti una diminuzione delle nascite e un doloroso abbandono da parte dei giovani in cerca di opportunità lavorative altrove. Il progetto si propone di affrontare queste sfide con soluzioni mirate e sostenibili.

Il sostegno fornito dalla Regione Calabria, attraverso un accordo di programma sottoscritto con il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, dimostra l’impegno delle istituzioni nel sostenere iniziative che mirano al benessere della comunità. La Confraternita di Misericordia di Scala Coeli ODV, con il suo spirito altruista, si presenta come una guida affidabile e devota nella realizzazione di questo progetto.

I dettagli specifici del progetto non sono solo promesse, ma una visione chiara di azioni concrete per affrontare le sfide locali. Il coinvolgimento attivo della comunità sarà fondamentale, e la Confraternita prevede di lavorare in stretta collaborazione con gli abitanti di Scala Coeli per garantire il successo a lungo termine di “Soccorriamo, Occorriamo, Sosteniamo”.

Entrando nei dettagli del progetto, scopriamo che i beneficiari dei servizi erogati, saranno: Adulti in terza età con condizioni di disagio; Famiglie, il cui carico sarà alleggerito e semplificato nella gestione; L’intera Comunità in cui ciascuno diverrà beneficiario del progetto; Disabili, che potranno trarre benefici e aiuti concreti (assistenza socio-sanitaria, attività di reintegrazione sociale); Soggetti temporaneamente e/o permanentemente invalidi e/o in fase terminale.

I principali servizi offerti dal progetto “Soccorriamo, Occorriamo, Sosteniamo”, sono: Trasporti sociali; Trasporti sanitari (dimissioni, ricoveri, trasporto soggetti uremici deambulanti e non); Trasferimenti ospedalieri; Assistenza socio-sanitaria; Reperimento medicinali; Accompagnamento per disbrigo pratiche burocratiche; Serizio di supporto/prenotazione/accompagnamento visite mediche

Il Governatore della Misericordia, Rocco Acri, appare più che soddisfatto:

«Gli obiettivi di Soccorriamo, Occorriamo, Sosteniamo sono molteplici – dice Rocco Acri – spaziando dalla creazione di opportunità lavorative alla promozione di iniziative culturali e sociali. La Confraternita di Misericordia si impegna a coinvolgere attivamente la comunità nel processo decisionale, garantendo che le voci di tutti siano ascoltate e che le soluzioni proposte rispondano alle reali esigenze della popolazione. Il successo di questo progetto dipenderà in gran parte dalla partecipazione e dal supporto della comunità. La Confraternita prevede incontri aperti e sessioni di consultazione per garantire che ogni residente abbia l’opportunità di contribuire e plasmare il futuro di Scala Coeli».

«In conclusione – sottolinea il Governatore Acri – Soccorriamo, Occorriamo, Sosteniamo rappresenta un capitolo entusiasmante nella storia di questa comunità. Con la Confraternita di Misericordia alla guida e il sostegno delle istituzioni regionali, Scala Coeli si prepara a un periodo di crescita, solidarietà e rinascita. La strada potrebbe essere lunga, ma con la determinazione collettiva, Scala Coeli può aspirare a un futuro radiante e prospero».

Si prospetta un futuro più luminoso per Scala Coeli, grazie alla dedizione e all’impegno della Confraternita di Misericordia e al sostegno delle istituzioni regionali. Soccorriamo, Occorriamo, Sosteniamo è più di un progetto; è un rifugio di speranza, un’opportunità di rinascita per una comunità che merita il meglio. (rcs)

SCALA COELI (CS) – Eyliner sulla provinciale

di ANTONIO LOIACONO – La Provinciale 260 che attraversa il Comune di Scala Coeli sta, recentemente, facendo parlare di sé grazie a una “pennellata” di vernice bianca che è stata applicata sul manto stradale per la realizzazione della mezzeria: non possiamo fare a meno di pensare che questo semplice trucco non potrà risolvere i problemi strutturali che affliggono questa strada, la quale, allo stato attuale, risulta essere l’unico collegamento “umano” da Scala Coeli con la sua Frazione San Morello e, da qui, con la SS 106!

È preoccupante, infatti, pensare che una possibile frana lungo il “tratturo” che collega il capoluogo a San Morello, potrebbe mettere gli utenti della strada nella difficile posizione di dover affrontare un percorso alternativo per raggiungere il loro scopo. Questa situazione si tradurrebbe in un vero e proprio “giro della morte” attraverso Mandatoriccio; “tour” che risulta non solo assurdo, ma anche anacronistico. È evidente che l’eventuale inaccessibilità di questo tratto di strada creerebbe notevoli disagi per la comunità locale, compromettendo la mobilità e l’accessibilità alle persone.

Evidenziamo, ancora una volta attraverso queste colonne, che il tratto di strada che collega Scala Coeli a Terravecchia è chiuso al traffico da oltre 16 anni, senza una soluzione definitiva all’orizzonte!
L’Amministrazione di Cosenza, continua a lanciare promesse inutili, come quella di ripristinare rapidamente il tratto di strada franata nella località di Arone, sempre nel Comune di Scala Coeli. Ma questa è un’altra storia! Quello che non si comprende è “l’eyeliner” di vernice bianca sulla Provinciale che attraversa il Comune di Scala Coeli, mentre questa tratta stradale è strutturalmente inadatta, con evidenti segnali di cedimento lungo il percorso e una vegetazione che in alcuni punti non consente una adeguata visibilità.

Nonostante le evidenti problematiche e le richieste della comunità locale, l’Amministrazione Provinciale di Cosenza sembra disinteressarsi del problema. È frustrante constatare che le questioni urgenti legate alla sicurezza stradale siano ignorate, lasciando i cittadini senza una soluzione concreta. L’Amministrazione Provinciale ha il dovere di prendere sul serio le necessità della comunità e di agire per garantire infrastrutture stradali sicure ed efficienti. È evidente che una semplice pennellata di vernice non risolverà i problemi di questa strada. Ci sarebbe bisogno di interventi di manutenzione e ripristino del tracciato, al fine di garantire la sicurezza di chi la percorre. È incomprensibile che si dedichi più attenzione all’aspetto estetico, come l’applicazione di questa sorta di “trucco” sulla strada, piuttosto che alla sua funzionalità e sicurezza. È urgente che vengano presi provvedimenti per risolvere questi problemi.

Gli automobilisti e i residenti del Comune di Scala Coeli meritano strade sicure e in buono stato. Non sono accettabili promesse vuote o interventi superficiali che non risolvono i veri problemi. L’Amministrazione Provinciale di Cosenza prenda sul serio questa situazione e intervenga con lavori strutturali e di manutenzione. È inconcepibile che una strada così importante per la comunità sia trascurata e messa a rischio la sicurezza di chi la percorre. Inoltre, ribadiamo la necessità di riaprire l’antico percorso per il Comune di Terravecchia, in modo da offrire un’alternativa sicura e praticabile agli abitanti di Scala Coeli.

Non è accettabile che dal 2006 questa strada sia inibita al traffico senza che ancora si siano trovate soluzioni adeguate. È ora che l’Amministrazione agisca con concretezza e serietà, smettendo di promettere interventi che poi non vengono realizzati. La sicurezza dei cittadini è una priorità e non può essere sacrificata per una verniciatura di facciata!

Le autorità competenti prendano in seria considerazione la situazione e agiscano per risolvere i problemi strutturali che affliggono questa importante arteria stradale. Non può essere un semplice “maquillage” con vernice bianca a distrarre dai veri problemi che devono essere, invece, affrontati. Non si può consentire che l’apparenza estetica venga giudicata prioritaria rispetto alla sicurezza e al corretto funzionamento delle infrastrutture stradali. (al)

SCALA COEALI (CS) – La battaglia tra gli abitanti e i cinghiali che conquistano il territorio

di ANTONIO LOIACONO – La tranquilla cittadina di Scala Coeli, sta vivendo una situazione insolita e unica nel suo genere! Con poco più di mille abitanti, contando anche la frazione San Morello, la comunità sta affrontando una sfida inaspettata: la crescente presenza di cinghiali nel territorio! Questi animali selvatici sembrano aver conquistato il paese, circolando indisturbati e lasciando i loro segni ovunque. La convivenza tra gli abitanti e i cinghiali è diventata una vera e propria battaglia, tanto che uscire di sera è diventato un’impresa rischiosa, a meno che non si abbia imparato a comunicare con loro attraverso grugniti.

Negli ultimi anni, il numero di cinghiali che popolano Scala Coeli è aumentato in modo esponenziale. Questo fenomeno può essere attribuito a diversi fattori, tra cui la riduzione del loro habitat naturale, la disponibilità di cibo nelle aree urbane e la mancanza di predatori naturali. Di conseguenza, i cinghiali hanno trovato rifugio nella tranquilla cittadina, trasformandola nel loro territorio di elezione.

La presenza dei cinghiali ha creato non pochi problemi per gli abitanti di Scala Coeli. Inizialmente erano solo incontri occasionali, ma ora gli animali si aggirano liberamente per le strade, i giardini pubblici e i terreni privati. Questo ha portato a frequenti danni alle proprietà, inclusi giardini distrutti e raccolti devastati. Gli incontri ravvicinati con i cinghiali sono diventati sempre più comuni, con la conseguente preoccupazione per la sicurezza personale dei residenti.

Di fronte a questa situazione senza precedenti, le autorità locali dovrebbero trovare soluzioni per affrontare la presenza dei cinghiali.

È necessario implementare programmi di controllo della popolazione dei cinghiali al fine di gestire la loro presenza e ridurre gli impatti negativi sulla comunità.

Una delle possibili soluzioni potrebbe essere la cattura e il trasferimento dei cinghiali in aree più adatte al loro habitat naturale. Questo richiederebbe la collaborazione tra le autorità locali, esperti in fauna selvatica e organizzazioni specializzate nel controllo e nella gestione degli animali selvatici. È importante adottare un approccio umano ed etico per garantire il benessere degli animali durante il loro eventuale trasferimento.
Tuttavia, è importante sottolineare che il controllo della popolazione dei cinghiali non dovrebbe limitarsi solo alla cattura e al trasferimento.

È essenziale adottare un approccio integrato che comprenda anche la prevenzione dei danni alle proprietà e la promozione della coesistenza pacifica tra gli abitanti e la fauna selvatica.
Le misure preventive possono includere la creazione di barriere fisiche, come recinzioni, per proteggere i giardini e le colture dai cinghiali. Inoltre, è fondamentale educare la comunità su come comportarsi in presenza di cinghiali, incoraggiando pratiche consapevoli e sicure. Ad esempio, è importante evitare di avvicinarsi ai cinghiali, non alimentarli e non lasciare rifiuti accessibili che potrebbero attirarli nelle aree urbane.
In parallelo a queste misure, potrebbe essere utile condurre studi e ricerche per comprendere meglio le abitudini e i modelli di movimento dei cinghiali nella zona. Queste informazioni possono contribuire a sviluppare strategie di gestione più mirate ed efficaci.

Infine, è importante coinvolgere attivamente la comunità locale nella gestione della presenza dei cinghiali. Promuovere la partecipazione dei residenti attraverso iniziative di sensibilizzazione, incontri informativi e la creazione di comitati di gestione della fauna selvatica può favorire una maggiore consapevolezza e un senso di responsabilità condivisa nella gestione di questa sfida.

In definitiva, solo attraverso un approccio integrato, che comprenda la cattura e il trasferimento responsabile dei cinghiali, misure preventive, studi accurati e il coinvolgimento attivo della comunità, sarà possibile gestire in modo efficace la presenza di questi animali a Scala Coeli, garantendo la sicurezza dei residenti e la protezione delle proprietà. Gli incontri ravvicinati con i cinghiali sono diventati sempre più comuni, creando una crescente preoccupazione per la sicurezza personale dei residenti. I cinghiali sono animali selvatici di grandi dimensioni e possono diventare aggressivi se si sentono minacciati o se si trovano in situazioni di stress. Le persone che si trovano faccia a faccia con questi animali possono sentirsi impotenti e preoccupate per la propria incolumità e quella dei propri familiari. (al)

SCALA COELI (CS) – Giornata dei nonni celebrata con amore e gratitudine

di ANTONIO LOIACONO – La festa dei nonni è un giorno speciale in cui celebriamo quei pilastri preziosi delle nostre famiglie e della nostra società. È una giornata dedicata a onorare i nonni, coloro che sono veri custodi delle tradizioni e delle esperienze, punti di riferimento importanti per i nipoti e per l’intera società.

Questa festa coincide con la tradizione che vuole il 2 ottobre dedicato agli angeli custodi, il che aggiunge un tocco di spiritualità e protezione a questa giornata dedicata ai nonni. Le parole di Don Massimo Alato, il nuovo parroco di Scala Coeli, durante la sua omelia, risuonano come un inno all’importanza di questa celebrazione.

L’evento si è svolto nella giornata del 4 ottobre scorso in un’atmosfera di gioia e gratitudine, con l’accoglienza calorosa dei nonni e delle nonne insieme ai loro numerosi nipotini. I volontari della Misericordia e i giovani del Servizio Civile Universale, di Scala Coeli, hanno reso questo momento ancora più speciale, dimostrando quanto sia importante coltivare il senso di comunità.

La Santa Messa, celebrata nei giardini della Misericordia, ha unito le generazioni in preghiera e riflessione. Ma la giornata non è stata solo religiosa; è stata anche un’occasione per condividere momenti di convivialità e di racconto delle vite dei nonni. I bambini presenti hanno ascoltato con ammirazione le storie di vita dei loro cari anziani, imparando così preziose lezioni di vita.

Infine, la giornata è stata arricchita dalla proiezione del film “Heidi”!

Silenzioso e inamovibile, il nonno di Heidi è un personaggio iconico nella storia dei cartoni animati: è stato un momento di intrattenimento e divertimento per tutti i presenti!

«Vogliamo esprimere la nostra sincera gratitudine a Don Massimo per la sua disponibilità – sono state le parole di ringraziamento espresse dal governatore della Misericordia di Scala Coeli, Rocco Acri – al coro parrocchiale che ha contribuito ad allietare la Santa Messa con la loro musica, e a tutti coloro che hanno partecipato a questa meravigliosa giornata. In un mondo in continua evoluzione, ricordiamoci sempre che siamo ciò che i nostri nonni erano, e che il loro amore e le loro esperienze continuano a illuminare il nostro cammino». (al)

SCALA COELI (CS) – Calabria Excellent: «Gli ambientalisti hanno danneggiato il Basso Jonio»

di ASSOCIAZIONE CALABRIA EXCELLENT ETS – Nello speciale dello scorso 13 agosto su “Il Quotidiano del Sud” il Presidente di Federalberghi Calabria Fabrizio D’Agostino ha spiegato che nell’estate 2023 in Calabria si stimano 8,5 milioni di turisti: un milione in più di presenze rispetto ai 7,5 milioni della scorsa stagione estiva 2022.

Nello stesso speciale viene riportato un articolo dedicato all’Arpacal che, attraverso le analisi realizzate dall’8 luglio al 9 agosto, ha potuto evidenziare i tratti di mare «non conformi» in Calabria: e tra questi, ovviamente, non vi è traccia del tratto di mare sulla costa jonica cosentina che, invece, presenta acque eccellenti per la balneazione dal momento che i campionamenti, su questo tratto, fanno emergere dati di escherichia coli ampiamente conformi alle normative.

Eppure se le strutture e le case nella vicina sibaritide – come ha documentato Luigi Cristaldi sulla Gazzetta del Sud – «sono piene» e nei lidi si è registrato «il tutto esaurito» nel basso jonio cosentino rispetto agli ultimi 3 anni è stata certamente una stagione estiva da dimenticare.

Dai dati emerge che è mancato un pubblico importante e, negli ultimi anni, sempre crescente, ovvero quello costituito da quei turisti che non hanno seconde case e che non sono abituati a prenotare le loro vacanze con un largo margine di tempo (3-6 mesi), ma decidono le loro vacanze 15 massimo 30 giorni prima.

Seppure è molto difficile comprendere e dimostrare le ragioni che hanno portato questi turisti che, negli ultimi 2 anni, hanno letteralmente affollato il basso jonio cosentino a decidere di non trascorrere le loro vacanze in questo luogo stupendo anche quest’anno è facile dimostrare che uno dei motivi che certamente hanno contribuito a far maturare questo risultato disastroso è stata la campagna irresponsabile e dannosa che, all’inizio della stagione estiva, è stata portata avanti a seguito degli sversamenti di percolato avvenuti lo scorso 22 giugno presso la Discarica di Scala Coeli.

La scelta di parlare di un «disastro ambientale» prima ancora che questo sia stato dimostrato e certificato da una sentenza della Magistratura così come le dichiarazioni, gli articoli e le azioni irresponsabili e dannose immediatamente successive ai fatti avvenuti presso la Discarica di Scala Coeli, soprattutto sui social, hanno certamente costituito un pessimo bigliettino da visita per molti turisti demotivandoli e convincendoli a trascorrere le loro vacanze altrove.

Ha fatto bene l’Amministratore della Bieco Srl Eugenio Pulignato a dire chiaramente, nell’articolo diramato lo scorso 10 agosto, che «l’immagine del territorio, delle aziende che operano nella zona e delle competenti istituzioni pubbliche nel campo della tutela ambientale e della protezione civile è stata danneggiata e qualcuno dovrà essere chiamato a risponderne» ed ancora meglio ad «aver incaricato i propri legali di fiducia affinché adottino ogni iniziativa necessaria a tutelare l’immagine, l’onorabilità aziendale e la sicurezza del personale, Anche rispetto al rischio di aggressioni per l’onda emotiva scatenato da dichiarazioni imprudenti, fuorvianti e irresponsabili».

Il Direttivo dell’Associazione Calabria Experience, invece, per alto senso di responsabilità ed amore vero nei confronti del territorio del basso jonio cosentino ha colto l’opportunità di intervenire sulla stampa solo oggi, a fine stagione estiva, solo per informare che lo scorso 11 agosto, attraverso una comunicazione formale alla Bieco Srl ha voluto manifestare la ferma volontà di fornire «ogni utile materiale digitale raccolto (notizie/video/foto ecc.), archiviato a seguito del presunto “disastro ambientale” avvenuto lo scorso 22 giugno 2023 presso la discarica per rifiuti non pericolosi sito in località Pipino del comune di Scala Coeli».

Inoltre, l’Associazione Calabria Excellent ETS qualora i legali incaricati dalla Bieco Srl «dovessero ravvisare elementi tali da poter dimostrare l’esistenza di informazioni fuorvianti al fine di generare nella popolazione procurato allarme» si è resa disponibile a «costituirci parte civile in seno ad un eventuale processo penale».

Il Direttivo dell’Associazione Calabria Experience ritiene, infatti, «che quanto accaduto a seguito dei fatti del 22 giugno 2023 presso la discarica per rifiuti non pericolosi sito in località Pipino del comune di Scala Coeli abbia generato una informazione parziale che ha fortemente danneggiato l’interesse generale del nostro territorio che noi, da Statuto, intendiamo valorizzare e promuovere». (ce)

SCALA COELI (CS) – Don Massimo Alato è il nuovo parroco

di ANTONIO LOIACONO – Un prete “alato” guiderà la Chiesa di Scala Coeli!
Ci perdoni, Don Massimo, il gioco di parole ma un degno successore di Don Rocco non poteva che avere, nel suo cognome, questa rara qualità!

Saranno infatti le appendici membranose che “abitano” il cognome di Don Massimo, a proteggere e governare sulla antichissima Chiesa di Scala Coeli, per il prossimo decennio!

Nel caldo pomeriggio del 13 settembre, infatti, la comunità di Scala Coeli riunita nell’agorà del paese, in piazza Luigi Aiello, ha dato il benvenuto al nuovo parroco, Don Massimo Alato, che con grande umiltà e dedizione ha accettato di prendere il posto di Don Rocco Grillo, che dopo 14 anni al servizio di questa comunità lascia la sacrestia di Via Bazia, per intraprendere un nuovo percorso presso la Chiesa di Cropalati.

Don Massimo arriva dalla Chiesa di Caloveto, portando con sé la sua esperienza e la sua fede incondizionata (oltre che un numero consistente di suoi “fans” – passateci il termine!).

Siamo sicuri che il suo arrivo sarà una grande benedizione per Scala Coeli!

In questo giorno speciale, si è anche ringraziato, di cuore, Don Rocco per tutto ciò che ha fatto per la comunità durante il suo servizio come parroco di Santa Maria Assunta in Scala Coeli e San Nicola presso la frazione di San Morello.

Il suo impegno, la sua guida spirituale e il suo amore per il prossimo hanno lasciato un segno indelebile nei cuori di tutti.

In questi tempi complessi e incerti, è stato un dono poter contare su una guida spirituale come quella di Don Rocco.

«La sua dedizione e la sua compassione verso gli altri – ha ricordato il Vescovo della diocesi Rossano-Cariati, S.E. Monsignor Francesco Aloise – hanno ispirato e dato la forza di affrontare le sfide quotidiane. Tutti sono consapevoli della responsabilità che ha assunto nel portare la Parola di Dio alle persone e sono altrettanto sicuro che le sue parole ed il suo esempio sono stati di grande conforto per il popolo di Scala Coeli. Con la stessa passione e devozione – ha proseguito Monsignor Aloise – si è chiesto a Don Massimo di prendere questo gregge sotto la sua protezione e guidarlo lungo il cammino della fede. La sua presenza infonderà nuova energia e aiuterà a crescere insieme come comunità».

Scala Coeli, con il cuore pieno di speranza e desiderio di riconciliazione e con l’aiuto di Don Massimo e nella continuità degli insegnamenti di Don Rocco, sente l’urgenza di cercare di rinsaldare gli affetti di un tempo.
Si vive in un’epoca in cui la divisione sociale sembra essere diventata la norma, un triste spettacolo che ha portato ad una desertificazione delle anime e dei cuori di tutti. Lontani l’uno dall’altro, dimenticando ciò che ci rende umani: l’amore, la comprensione e la solidarietà verso il prossimo.

Si è perso di vista l’importanza delle relazioni umane, del supporto reciproco e della condivisione degli affetti, corrotti da egoismi individualistici che hanno generato un clima di sospetto e diffidenza. Arroccati dietro schermi virtuali, dimenticando l’importanza di incontrarsi, ascoltarsi e capirsi reciprocamente.

Ma è ancora possibile invertire il corso delle cose: «Abbiamo bisogno di riaccendere la fiamma dell’amore – ci dice uno dei fedeli presenti alla cerimonia – donando attenzione e dedizione agli altri. Dobbiamo riappropriarci della forza dei legami familiari, dell’amicizia e del senso di comunità, che sono il fondamento stesso della nostra umanità. Uniamoci in questo percorso di riconciliazione. Siamo consapevoli che non sarà facile, ma, con l’aiuto di Don Massimo e con la guida spirituale di Don Rocco, possiamo iniziare a guarire le ferite.
Bisogna lasciar perdere le stupide motivazioni che hanno portato a giudicare e condannare senza provare a capire davvero le ragioni degli altri; imparare a superare le differenze, a mettersi nei panni degli altri e ad accogliere con amore chiunque si avvicini».

Alle 18,47, Don Massimo Alato firma il verbale di immissione nella Chiesa di Scala Coeli!

«Caro Don Massimo – è stato il saluto del sindaco di Scala Coeli, Giovanni Matalone – siamo pronti ad accoglierti a braccia aperte e a lavorare insieme per diffondere l’amore di Dio tra di noi. Sappiamo che la tua guida ci aiuterà ad affrontare le sfide future e a vivere la nostra fede con ancora più forza. Benvenuto nella nostra casa che da questa sera diventerò anche la tua! Insieme preghiamo, affinché tu possa essere sempre guidato dalle ali protettive di Dio e che il suo ministero sia un faro di speranza per tutti noi. Ci mettiamo nelle mani di Dio e confidiamo che il tuo servizio sia un’opportunità per crescere nella nostra relazione con lui. Siamo pronti e disponibili all’ascolto, alla partecipazione, a camminare insieme! “Insieme” è la parola che voglio regalare: solo insieme possiamo costruire la comunità che sogniamo!».

Luigina Farao, in rappresentanza del Consiglio Parrocchiale di Scala Coeli, ha donato a Don Massimo, una stola ed il benvenuto a Scala Coeli.

Apprezzate anche le parole del sindaco di Caloveto, Umberto Mazza, il quale ha ricordato gli undici anni di Don Massimo presso la Chiesa del suo Comune: «Undici anni di fratellanza, amicizia e di comunità».

A chiusura della celebrazione eucaristica, una deliziosa agape in piazza Luigi Aiello, corredata da fuochi pirotecnici, organizzata dalle ragazze del Consiglio Parrocchiale di Scala Coeli!

Benvenuto Don Massimo, nuovo pastore di Scala Coeli, preghiamo perché questo sia l’inizio di un nuovo capitolo di amore, unità e crescita spirituale per la nostra comunità. (al)

SCALA COELI (CS) – Don Rocco lascia la parrocchia del paese

di ANTONIO LOIACONO – Il clero di Scala Coeli si trova di fronte ad un momento di grande commozione e addio, in quanto il loro amato prete, Don Rocco Grillo, ha accettato il governo delle anime della comunità cristiana di Cropalati, dopo 14 di servizio dedicato alla comunità di Scala Coeli!

La notizia ha suscitato, già dalla sua ufficialità, grande sorpresa e tristezza tra i parrocchiani, che si erano affezionati alla loro guida spirituale, apprezzandone la dedizione e l’energia che ha sempre profuso nel suo lavoro. Don Rocco è stato sempre disponibile a sostenere e consigliare i suoi fedeli, guidandoli sulla strada della fede.

Nel corso dei 14 anni trascorsi a Scala Coeli, Don Rocco, ha creato momenti di incontro e di preghiera per i giovani, dedicando particolare attenzione all’educazione religiosa dei più piccoli organizzando eventi rivolti ai ragazzi della parrocchia e non solo. La sua presenza costante e rassicurante era un faro di speranza per tutti coloro che si rivolgevano a lui in cerca di conforto e consigli.

La sua partenza è stata ufficializzata durante una messa celebrata nella giornata del 8 settembre, alla quale hanno partecipato centinaia di fedeli, oltre alle autorità civili e religiose del luogo. Durante la celebrazione eucaristica, il sindaco di Scala Coeli ha espresso la sua gratitudine a Don Rocco per l’incessante lavoro svolto a favore della comunità, sottolineando l’importanza del suo contributo nel promuovere un clima di solidarietà e di amore tra i cittadini.

Anche la Misericordia di Scala Coeli ha voluto ringraziare il loro “Correttore Spirituale” per il suo impegno e per tutto ciò che ha fatto per aiutare i più bisognosi. Il Governatore della Misericordia, ha elogiato Don Rocco per la sua generosità e per aver sempre dimostrato una particolare attenzione alle persone svantaggiate e ai bisognosi.

«In nome del Direttivo – ha iniziato il Governatore, Rocco Acri – e interpretando i sentimenti di tutti i volontari della Misericordia della quale siete stato Correttore Spirituale, voglio ricordare quando quattordici anni fa avete iniziato la vostra missione con l’entusiasmo di un giovane prete e di chi è chiamato ad affrontare una grande sfida. Lo avete fatto con dedizione, con discrezione e con impegno. Come il buon Samaritano, avete preso per mano la nostra comunità e avete contribuito a farla risvegliare e a farla rinascere. Siete sempre stato il parroco di tutti! Ognuno di noi conserverà di voi un ricordo tutto suo, particolare, unico, personale – ha continuato Acri – così come particolare, unico e personale è stato il vostro rapporto con noi. Ognuno di noi vi ha conosciuto e “vissuto” a modo suo, a volte anche in conflitto, con le vostre ragioni o con il vostro modo di fare, ma comunque portandovi tanto affetto. Grazie Don Rocco, per averci fatto capire quanto sia vero che, come diceva don Tonino Bello, “Il viaggio più lungo è quello che conduce alla casa di fronte” e per averci dato la voglia di percorrerlo ogni giorno. Vi ringraziamo di tutto quanto avete fatto e vi assicuriamo il nostro accompagnamento nella preghiera, e vi chiediamo scusa per qualche amarezza che vi abbiamo dato. Siamo certi Carissimo Don Rocco – conclude Rocco Acri- che dopo essere stato, per un lungo tratto della vostra vita, nostro pastore e compagno di cammino, troverete la gioia di rimettervi al lavoro e la forza di ricominciare. E allora vogliamo ringraziare Dio per avervi mandato tra noi, perché ci avete insegnato che il Noi, vale molto di più dell’Io. Il dono più bello che vogliamo farvi è il nostro affetto per Voi. Il Signore continui a vivere nella vostra vita. Vi colmi di ogni benedizione e grazia spirituale, vi conceda salute e protezione e illumini i vostri passi».

«Ogni distacco è fonte di incertezza e di vuoto – sono state le parole con le quali ha iniziato Gina Farao in rappresentanza delle mamme e delle famiglie di Scala Coeli- perché interrompe e modifica relazioni umane consolidate nel tempo. Sei stato pastore di questa comunità per tanti anni, accompagnandoci anche in tempi difficili e ci hai mostrato la via che avevi ben chiara: quella che porta alla salvezza.
Ti auguriamo – continua la lettera – di poter vivere con la stessa forza e con lo stesso entusiasmo il tuo cammino nella nuova comunità che andrai a guidare. Siamo certi – conclude Gina Farao – che ci porterai tutti e ciascuno nel tuo cuore oggi e sempre. In questo santo giorno della natività della Vergine Maria – conclude Farao – ti affidiamo a Lei con una preghiera comunitaria: che la Madonna ti accompagni su questo nuovo cammino«

La chiesa era gremita di fedeli, molti dei quali si sono emozionati nel salutare il loro amato prete. In molti hanno voluto esprimere la loro gratitudine e affetto nei confronti di Don Rocco, consegnandogli dei doni e scrivendo delle lettere di ringraziamento per tutto il suo lavoro svolto durante il suo periodo di servizio a Scala Coeli.

Don Rocco Grillo, ha ringraziato la comunità per tutto l’amore e l’affetto dimostrato nei suoi confronti, sottolineando che la sua decisione di lasciare la parrocchia è stata difficile ma necessaria per intraprendere un nuovo percorso spirituale. Ha assicurato che pur avendo lasciato Scala Coeli, rimarrà per sempre nel cuore e nelle preghiere di tutti coloro con cui ha condiviso momenti di fede e di speranza.

Nonostante il senso di perdita, la comunità di Scala Coeli è determinata a continuare il percorso di fede, sapendo che il loro nuovo prete saprà guidarli con la stessa dedizione e passione che ha contraddistinto Don Rocco in questi 14 indimenticabili anni. (al)

Pasquale Tridico nella sua Scala Coeli presenta il suo libro

È stato nei giardini della Misericordia della sua Scala Coeli che Pasquale Tridico, già presidente Inps, ha presentato il suo libro Il lavoro di oggi la pensione di domani – Perché il futuro del Paese passa dall’Inps”, realizzato in collaborazione con il giornalista del Corriere della Sera, Enrico Marro.

Il recente lavoro editoriale di Tridico, è «un viaggio tra passato presente e futuro dell’economia del Paese che riguarda ogni cittadino» e che tanto successo sta riscuotendo nelle librerie dello Stivale.

Organizzata dalla stessa Misericordia, la serata del 16 agosto ha visto la presenza dell’autore Pasquale Tridico che ha dialogato con Nicola Abbruzzese e Amedeo Fusco, due dei tanti componenti del gruppo GIS del quale faceva parte l’ex presidente dell’Inps, quando era ancora una “giovane marmotta”.

I saluti del Governatore della Misericordia di Scala Coeli, Rocco Acri, al figlio di Scala Coeli che tanto lustro ha dato al paese, hanno aperto la serata che è stata condotta, magistralmente dal duo Abruzzese-Fusco i quali hanno posto le prime domande all’ospite illustre che Pino Nano (già capo redattore, in Rai, della redazione Giornalistica della sede regionale della Calabria) definisce «una delle Eccellenze Italiane di questa nuova stagione della Storia della Repubblica a cui il Paese, prima o poi, dovrà un grazie molto speciale, se non altro per il coraggio ed il senso di innovazione con cui lo studioso si è prestato a questo gioco».

«Bisogna investire i nostri capitali – dice Pasquale Tridico parlando del lavoro al Sud – in modo più efficiente. L’imprenditore ha una grande responsabilità sociale: non deve sperperare il suo capitale, l’investimento deve rispondere pienamente alle proprie funzioni! Non si possono, per esempio, aprire pizzerie in ogni angolo della terra! Per quanto buona possa essere quella pizzeria, la stessa non può produrre salari alti. La Calabria non può vivere, esclusivamente, di turismo».

«Possiamo – continua Tridico – vivere di agroalimentare, certo; di industrie legate all’agricoltura si, ma non di lavori a scarso contenuto tecnologico soprattutto oggi che la trasformazione tecnologica è inarrestabile e non deve essere ignorata. Il lavoro determina la pensione: se noi accettiamo un lavoro a nero, la pensione non la vedremo mai; se accettiamo un lavoro che paga 1200 euro ma siamo costretti a restituire 700 euro all’imprenditore, non avremo una pensione. Anche se accettiamo di lavorare per otto ore ma effettivamente lavoriamo per 12 ore! Non va bene! Dobbiamo rompere questi equilibri che nel nostro Paese ci sono sempre stati, per poi trovarci su una frontiera tecnologica più avanzata. Le persone ci saranno sempre, le aziende non spariranno ed i capitali continueranno ad esistere solo che si posizioneranno su un’asticella più alta».

«È un modello – conclude Pasquale Tridico – che vuole fare competizione sul costo del lavoro piuttosto che sull’innovazione, con meno industria e più servizi a basso contenuto tecnologico e sfruttamento del lavoro! Un modello che non si addice alla nostra nazione».

Dal pubblico sono state poste delle domande al presidente Tridico che, con la tranquillità che lo ha sempre contraddistinto, ha risposto in maniera completa ed esaustiva.

In una estate scalese che dal punto di vista della organizzazione culturale e ludica ha registrato il livello più basso di tutta la provincia cosentina, la presentazione del libro del professore Tridico è stata il “vettore” per il ricordo di anni in cui era piacevole trascorrere le ferie tra le varie iniziative che venivano organizzate: un amarcord nostalgico che ci si augura lasci il posto ad altre e divertenti “Estati Scalese”! (rcs)