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Alice incanta il Rendano con la sua musica intramontabile

Alice incanta il Rendano con la sua musica intramontabile

di BRUNELLA GIACOBBEÈ stata la celebre Alice, pseudonimo di Carla Bissi, ad inaugurare la ventiduesima edizione della storica rassegna Primafila organizzata dall’Associazione Novecento.

Domenica 17 novembre la cantautrice, pianista e compositrice romagnola ha deliziato il pubblico affiancata dai musicisti Carlo Guaitoli al pianoforte e testiere,  Antonello D’Urso alle chitarre e Chiara Trentin agli archi. Alice stessa ha accompagnato alcuni brani al pianoforte, tra cui la sua Dammi la mano amore introdotta durante il concerto con “Ho scritto questa canzone in un momento di particolare coscienza”. 

Nel tour dal titolo Master Songs l’artista propone una selezione di brani significativi del suo repertorio e dei più grandi cantautori italiani, tra cui Battiato, storico suo amico e compositore di brani indimenticabili, Camisasca, Dalla, De André, De Gregori, Di Martino, Fossati, Gaber e Guccini. Lo spettacolo include anche momenti dedicati alla poesia di Pier Paolo Pasolini, Pierluigi Cappello e Maria Di Gleria, offrendo un’esperienza musicale e letteraria unica.
Emozionante in particolar modo l’esecuzione di Veleni, l’ultimo brano che Franco Battiato ha scritto per lei. La presenza di Alice si è fatta sentire in modo imponente e delicato al tempo stesso, una presenza spirituale, quasi angelica, ricca di concretezza nei discorsi e nei testi. Ciò che il pubblico si aspettava, e anche molto di più.

L’artista ha da sempre saputo trasformare il suo talento in un percorso di crescita personale e artistica straordinario, e viceversa. Sin da giovanissima, ha abbracciato con determinazione il mondo della musica, debuttando come cantante e conquistando, nel 1971, il Festival di Castrocaro. Questo traguardo le ha aperto la strada verso il Festival di Sanremo, dove nel 1972 ha portato il brano Il mio cuore se ne va.

Con spirito di evoluzione continua, nello stesso anno ha ottenuto la Gondola d’Argento a Venezia con La festa mia, scritto e prodotto da Franco Califano. È in questo periodo che Carla compie una scelta significativa per la propria identità artistica: adottare uno pseudonimo. Nasce così Alice Visconti, simbolo del suo desiderio di rinnovamento.

La svolta decisiva arriva grazie all’incontro con due figure fondamentali: Franco Battiato e Giusto Pio. Questi incontri la guidano verso la collaborazione con la Emi e un’ulteriore trasformazione del suo nome d’arte, che diventa semplicemente Alice. È con questa nuova identità che conquista il pubblico e avvia una carriera luminosa. Nel 1980, con l’album Capo Nord e il singolo Il vento caldo dell’estate, co-firmato insieme a Battiato, Alice dimostra di essere una figura consapevole del proprio valore artistico.

Nel 1981 vince il Festival di Sanremo con il potente brano Per Elisa, titolo anche del suo nuovo album, che segna un momento di crescita e affermazione personale e professionale. Il suo percorso continua con l’album Azimut (1982), dove si intrecciano collaborazioni con Eugenio Finardi e Battiato.
Da qui inizia un viaggio straordinario: Alice non si limita a fare musica, ma si immerge in esperienze artistiche profonde, collaborando con musicisti di fama internazionale, esplorando il teatro e portando avanti tour di grande impatto emotivo. Tra questi, spicca la sua partecipazione allo spettacolo La ragazza con l’orecchino di perla, al fianco di Francesca Michielin, con musiche di Battiato, un’esperienza che riflette il suo impegno nella continua ricerca di significato e bellezza.

Nel 2024, Alice aggiunge un altro tassello al suo percorso di consapevolezza con la pubblicazione dell’autobiografia L’unica via d’uscita è dentro, edita da Rizzoli e scritta con Francesco Messina. Questo libro rappresenta non solo una riflessione sul suo straordinario viaggio artistico, ma anche un invito a esplorare le profondità della propria interiorità, dimostrando che la vera crescita personale è il fulcro di ogni successo duraturo.

Al Cinema Teatro Rendano il pubblico ha applaudito calorosamente ad ogni singolo pezzo, e l’artista non ha mai mancato di ringraziare per il calore ricevuto. A chiusura di concerto inevitabile l’acclamazione di un bis con quasi tutto il pubblico in piedi, dunque Alice e musicisti riescono ad eseguire la richiestissima Per Elisa e concludendo con una gioiosa Chan-son egocentrique entrambe scritte da Franco Battiato. (bg)

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