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All’Umg l’iniziativa divulgativa sul diabete di tipo 1

UMG

All’Università Magna Graecia di Catanzaro, nei giorni scorsi, si è svolta un’iniziativa divulgativa sul tema organizzata per conoscere, condividere e crescere nell’utilizzo delle nuove tecnologie, strumenti che servono per migliorare il compenso glicemico e soprattutto ridurre gli eventi ipoglicemici particolarmente dannosi per le persone con diabete. 

Il progetto è stato finanziato attraverso un Bando dell’Ateneo e curato dalle professoresse Concetta Irace e Elena Succurro, docenti dell’Università Magna Graecia di Catanzaro che, insieme ai colleghi Marta Letizia Hribal e Gian Pietro Emerenziani, hanno fornito elementi per un’autogestione sicura ed efficace della malattia.

«Il progetto nasce dalla volontà di creare un percorso educativo che passa attraverso la gestione dei pasti a differente contenuto di nutrienti, gestione dell’attività fisica nella quotidianità e gestione dell’esercizio fisico, il tutto utilizzando le tecnologie moderne», hanno spiegato le professoresse Irace e Succurro.  

Secondo le ultime stime contenute nel sedicesimo Rapporto sul Diabete in Italia sono 300mila le persone convivono con il diabete di tipo 1, una patologia cronica che comporta il rispetto quotidiano di diverse regole e attenzioni. Le persone con diabete tipo 1 devono affrontare ogni giorno una serie di sfide essenziali per la buona salute, fondamentali per prevenire complicanze pericolose oltre che costose. Un controllo glicemico ottimale potrebbe portare a un risparmio sui costi sanitari fino a €1.700 a persona all’anno. Negli ultimi anni, sono stati sviluppati diversi strumenti per migliorare la gestione del diabete di tipo 1: dai dispositivi che integrano la gestione dell’insulina e il controllo glicemico fino allo sviluppo di applicazioni e piattaforme digitali per la condivisione dei dati tra medici e pazienti.

Il professor Emerenziani, insieme alla docente Francesca Greco dell’Università di Roma, ha condotto sessioni pratiche per spiegare quali sono i diversi livelli di attività fisica e come essi impattino sulla glicemia. 

L’evento si è concluso con i tavoli di lavoro interattivi focalizzati sulla gestione delle situazioni particolari, oltre a dimostrazioni pratiche su sistemi di monitoraggio in continuo della glicemia e microinfusori. (rcz)

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