Parte a Crotone il terzo polo di Medicina della Calabria

«L’istituzione del terzo polo di medicina a Crotone rappresenta un successo per tutta la regione». È quanto ha dichiarato il Rettore dell’Università della Calabria, Nicola Leone, all’inaugurazione, a Crotone, del primo anno accademico del corso di laurea in Medicina.

Un evento che segna l’apertura di un nuovo capitolo nella formazione medica in Calabria, posizionando Crotone come il terzo polo della formazione medica regionale, accanto a Cosenza e Catanzaro.

L’ufficialità è arrivata il 9 ottobre scorso, quando il consiglio direttivo dell’Anvur (Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca), dopo la visita degli ispettori, ha espresso parere positivo sul nuovo corso, accreditando il polo di Crotone come sede didattica decentrata dell’Università della Calabria e assegnando all’Università “Magna Graecia” di Catanzaro la sede amministrativa, come richiesto dai due atenei.

«L’Unical ha investito risorse considerevoli – ha spiegato – per realizzare un centro didattico all’avanguardia, attrezzandolo  con le più moderne strumentazioni tecnologiche, come il tavolo anatomico 3D arrivato appositamente dagli Stati Uniti. Offriamo un corso di alta qualità e, al tempo stesso, garantiamo tutti i vantaggi del settore pubblico: dalle borse di studio all’esenzione delle tasse, che rimangono comunque molto contenute  anche per le fasce di reddito più elevate».

Assieme a Leone, il rettore dell’UMG, Giovanni Cuda, insieme al sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, al presidente della Provincia di Crotone, Sergio Ferrari e al commissario dell’Asp di Crotone, Antonio Brambilla, che hanno portato i loro saluti. La presentazione del corso è stata a cura del professor Marcello Maggiolini, mentre le conclusioni sono state affidate al presidente della Regione, Roberto Occhiuto.

«Siamo orgogliosi di annunciare l’avvio delle lezioni di questo corso di laurea  – ha detto Cuda – che consentirà a moltissimi giovani di restare nella nostra Calabria per proseguire gli studi. Il corso preparerà i futuri medici e garantirà una formazione di eccellenza grazie a strumentazioni e didattica all’avanguardia».

«L’avvio di questo corso – ha concluso – rappresenta un’assoluta innovazione in ambito sanitario e siamo felici di essere riusciti a implementare la nostra offerta con questa straordinaria opportunità di formazione».

«L’avvio del corso di laurea in Medicina e Chirurgia a Crotone è un’ottima notizia per la Calabria – ha affermato Occhiuto –. Purtroppo, per troppo tempo, i nostri giovani laureati in Medicina sono stati costretti a cercare opportunità di lavoro fuori regione o addirittura all’estero, anche a causa della mancanza di posti di specializzazione nel nostro territorio. Quando sono diventato presidente, in Calabria c’era solo il corso di laurea in Medicina di Catanzaro».

«Oggi abbiamo tre poli universitari – ha aggiunto –: uno a Catanzaro, uno a Cosenza e uno a Crotone. Poli universitari di alto livello, capaci di fornire un’istruzione d’avanguardia ai nostri futuri medici. Grazie all’apertura di queste nuovi corsi di laurea e all’ampliamento dell’offerta formativa, non solo formeremo un numero maggiore di medici, ma offriremo opportunità reali di lavoro qualificato nella nostra regione».

«Un ringraziamento – ha concluso il Presidente – al rettore dell’Università della Calabria di Cosenza, Nicola Leone, al rettore dell’Università ‘Magna Graecia’ di Catanzaro, Giovanni Cuda, al sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, e al presidente della Provincia di Crotone, Sergio Ferrari, con i quali abbiamo lavorato in squadra per offrire al territorio crotonese e alla Calabria questo importante presidio di saperi in campo medico».

Un corso unico per competenze in Intelligenza artificiale e Bioinformatica

Il corso di laurea, che conta già nel primo anno su 84 posti disponibili, è stato illustrato dal professore Unical Marcello Maggiolini, presidente della Commissione paritetica interateneo, composta da 4 docenti dell’Unical e 4 docenti di Unicz.

In particolare, Maggiolini ha sottolineato come l’obiettivo del corso di laurea sia la formazione di medici in grado di integrare e potenziare le classiche abilità professionali in ambito assistenziale con competenze che consentano di utilizzare in maniera ottimale le tecnologie digitali che, progressivamente, hanno acquisito un ruolo indispensabile nei vari settori della medicina. Pertanto, lo studio delle materie di base e pre-cliniche sarà integrato con importanti conoscenze di intelligenza artificiale.

«Concorreranno a tale progetto innovativo nella formazione medica – ha sottolineato Maggiolini – sia l’Unical, i cui docenti erogheranno prevalentemente le attività didattiche del primo triennio, che Unicz i cui docenti erogheranno le attività didattiche del secondo triennio del corso di laurea».

Il professore, concludendo con una citazione storica di Erodoto – “I medici di Crotone sono i primi nel mondo, secondi sono quelli di Cirene” –, ha ribadito come «questa giornata non segna l’avvio di una scuola medica crotonese, ma un ritorno poiché Crotone è stata la migliore scuola medica dell’intero occidente nei secoli VI e V a.C. dalla quale ebbe origine la medicina come scienza e ricerca con medici del valore di Alcmeone, Callifonte e Democede, conosciuti in tutto il mondo antico». (rkr)

All’Umg l’iniziativa divulgativa sul diabete di tipo 1

All’Università Magna Graecia di Catanzaro, nei giorni scorsi, si è svolta un’iniziativa divulgativa sul tema organizzata per conoscere, condividere e crescere nell’utilizzo delle nuove tecnologie, strumenti che servono per migliorare il compenso glicemico e soprattutto ridurre gli eventi ipoglicemici particolarmente dannosi per le persone con diabete. 

Il progetto è stato finanziato attraverso un Bando dell’Ateneo e curato dalle professoresse Concetta Irace e Elena Succurro, docenti dell’Università Magna Graecia di Catanzaro che, insieme ai colleghi Marta Letizia Hribal e Gian Pietro Emerenziani, hanno fornito elementi per un’autogestione sicura ed efficace della malattia.

«Il progetto nasce dalla volontà di creare un percorso educativo che passa attraverso la gestione dei pasti a differente contenuto di nutrienti, gestione dell’attività fisica nella quotidianità e gestione dell’esercizio fisico, il tutto utilizzando le tecnologie moderne», hanno spiegato le professoresse Irace e Succurro.  

Secondo le ultime stime contenute nel sedicesimo Rapporto sul Diabete in Italia sono 300mila le persone convivono con il diabete di tipo 1, una patologia cronica che comporta il rispetto quotidiano di diverse regole e attenzioni. Le persone con diabete tipo 1 devono affrontare ogni giorno una serie di sfide essenziali per la buona salute, fondamentali per prevenire complicanze pericolose oltre che costose. Un controllo glicemico ottimale potrebbe portare a un risparmio sui costi sanitari fino a €1.700 a persona all’anno. Negli ultimi anni, sono stati sviluppati diversi strumenti per migliorare la gestione del diabete di tipo 1: dai dispositivi che integrano la gestione dell’insulina e il controllo glicemico fino allo sviluppo di applicazioni e piattaforme digitali per la condivisione dei dati tra medici e pazienti.

Il professor Emerenziani, insieme alla docente Francesca Greco dell’Università di Roma, ha condotto sessioni pratiche per spiegare quali sono i diversi livelli di attività fisica e come essi impattino sulla glicemia. 

L’evento si è concluso con i tavoli di lavoro interattivi focalizzati sulla gestione delle situazioni particolari, oltre a dimostrazioni pratiche su sistemi di monitoraggio in continuo della glicemia e microinfusori. (rcz)

Giovedì all’Umg la tavola rotonda online sulle cure domiciliari

Giovedì 19 settembre, dalle 17 alle 19, si terrà, in forma online, la tavola rotonda “Ripensare i ruoli professionali nell’équipe multiprofessionale di cure domiciliari”.

L’evento, che rientra nell’ambito del master in Gerontologia sociale per le professioni sanitarie e sociali” dell’Università Magna Græcia di Catanzaro, diretto dal prof. Guido Giarelli, è organizzato in collaborazione con l’Ordine degli Assistenti sociali della Calabria, la Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (FNOPI), l’Associazione Geriatri Extra-ospedalieri (Age) della Calabria e la Società Italiana dei Medici di Medicina Generale e delle Cure Primarie (Simg) della Calabria. 

A introdurre e moderare i lavori, il dott. Pietro Gareri, geriatra e co-direttore del Master in “Gerontologia sociale per le professioni sanitarie e sociali” dell’Umg; alla tavola rotonda interverranno in qualità di relatori Pasquale Colurcio, Vice-presidente dell’ Ordine degli Assistenti Sociali (Ordas) della Calabria; Stefano Moscato, Presidente dell’ Ordine delle Professioni Infermieristiche (OPI) di Vibo Valentia; Vincenzo Nociti, Presidente dell’Associazione Geriatri Extra-ospedalieri (AGE) della Calabria; e Piero Vasapollo, Presidente della Società Italiana Medici di Medicina Generale (SIMG) della Calabria; al termine degli interventi programmati seguirà un dibattito aperto. 

Come specificato nelle recenti “Linee di indirizzo per l’attuazione del modello organizzativo delle case della comunità hub”, elaborate dall’ Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas), l’assistenza primaria dovrà essere erogata nelle Case della Comunità attraverso un’équipe multiprofessionale e multidisciplinare, principalmente costituita dal Medico del ruolo unico di assistenza primaria/Pls, dallo Specialista Ambulatoriale interno e dipendente, dall’Infermiere di Famiglia e di Comunità (IFoC), dall’Assistente Sociale del SSN e degli Enti Locali e dal personale di supporto (sociosanitario, amministrativo). 

Le cure domiciliari rappresentano un percorso assistenziale a domicilio costituito dall’insieme organizzato di interventi medici, riabilitativi, infermieristici e di aiuto infermieristico necessari per stabilizzare il quadro clinico, limitare il declino funzionale e migliorare la qualità della vita delle persone non autosufficienti e in condizioni di fragilità, con patologie in atto o esiti delle stesse, anche mediante l’utilizzo della telemedicina. L’assistenza domiciliare sanitaria deve avere sempre la possibilità di integrarsi con l’assistenza domiciliare sociale erogata dagli Ambiti Territoriali Sociali (ATS) e i protocolli di intervento devono essere unici o almeno unificati. Come tutto ciò possa concretamente avvenire e quali problematiche comporti nel contesto del sistema sanitario e dei servizi sociali calabresi sarà precisamente l’oggetto della tavola rotonda, che vuole quindi offrire un primo contributo di riflessione in grado di potersi poi tradurre operativamente nelle diverse realtà della nostra regione. (rcz)

 

 

L’OPINIONE / Giovanni Cuda: L’Università Magna Graecia manterrà la propria presenza nel centro storico

di GIOVANNI CUDANel suo discorso d’insediamento, dopo aver prestato giuramento come 35° Presidente degli Stati Uniti, John Fitzgerald Kennedy, rivolgendosi a tutti i cittadini americani ed agli amministratori della cosa pubblica, proclamò la famosa frase: «Non chiedete cosa può fare il vostro Paese per voi, chiedete piuttosto cosa potete fare voi per il vostro Paese».

Vorrei partire da questa citazione per rispondere con toni pacati – al contrario di quanto mi pare facciano i due consiglieri comunali Corsi e Costanzo – al presunto tradimento perpetrato dal sottoscritto ai danni della città in qualità di Rettore dell’Università Magna Graecia.

Come ho avuto modo di spiegare ai giornalisti da cui sono stato contattato, le ragioni che mi hanno convinto a riportare presso il Campus di Catanzaro il corso di laurea in Sociologia nulla hanno a che fare con improbabili strategie di desertificazione del centro storico, ma sono piuttosto dettate da uno sforzo di razionalizzazione ed ottimizzazione delle strutture didattiche attualmente a disposizione del nostro Ateneo, che vedono diversi corsi “in sofferenza” di aule e che potranno trovare allocazione presso la sede di Via degli Eroi, che ha una capacità di circa 400 posti, ben superiore agli studenti del corso di laurea in Sociologia.

Non comprendo, onestamente, le ragioni sulla base delle quali i due consiglieri sostengono che «Umg vuole arroccarsi al campus e magari guardare verso Lamezia Terme»; nessuna iniziativa in questa direzione è attualmente in corso di programmazione; fra l’altro, come Corsi e Costanzo dovrebbero sapere, è operativo da anni presso l’ospedale di Lamezia il corso di laurea in professioni sanitarie infermieristiche, e non mi pare che per questo si sia gridato allo scandalo. 

Quanto allo “smantellamento” della Facoltà di Medicina, trovo del tutto anacronistici i ragionamenti campanilistici dei nostri disattenti interlocutori: la Scuola di Medicina di Catanzaro è un patrimonio non cittadino, ma di tutta la Calabria, e la possibilità di decentrare il primo triennio del corso di laurea interateneo in Medicina e Chirurgia e Tecnologie Digitali da Arcavacata a Crotone, trasferendo contestualmente la sede amministrativa presso Umg, è un’iniziativa virtuosa perché consentirà ad 84 studenti di frequentare questo corso presso una città, Crotone, che vanta un’antichissima tradizione medica e che ha un estremo bisogno di rivitalizzarsi sotto l’aspetto culturale e sanitario.

Concludo questo mio intervento rassicurando, non Corsi e Costanzo, ma i miei concittadini, che l’Ateneo che ho il privilegio di guidare manterrà e, sperabilmente, potenzierà la propria presenza nel centro storico.

Quanto all’intimidatoria “chiusa” dei nostri interlocutori, ritornando al mio incipit, suggerisco che, piuttosto che “vigilare sull’evolversi della vicenda”, essi dovrebbero domandare a sé stessi non cosa l’Università possa fare per la città, ma cosa loro avrebbero dovuto fare e faranno per la crescita del nostro Ateneo. 

Non mi risulta che i loro sforzi in questa direzione siano stati numerosi ed efficaci. i(gc)

[Giovanni Cuda è Rettore dell’Umg]

I consiglieri di CZ Corsi e Costanzo: L’Umg ha tradito la città

I consiglieri comunali Antonio Corsi e Sergio Costanzo hanno evidenziato come «la chiusura della sede di sociologia in via Eroi, al di là del numero degli iscritti che ovviamente non risolve la progressiva desertificazione del centro storico, è però gravissima perché scava un solco profondo tra l’ateneo e la città».

Per Corsi e Costanzo, dunque, «l’Università Magna Graecia ha tradito Catanzaro» e  «a questo punto ci chiediamo: cosa serve alla Città la “cenerentola” delle Università italiane?», si sono chiesti, sottolineando come «ormai ci troviamo di fronte a due disegni diversi e confliggenti tra loro: l’Umg vuole arroccarsi al campus e magari guardare verso Lamezia Terme, la Città vuole e pretende la presenza dell’Università in centro».

«L’Umg a trazione PD (chi ha preso questa decisione è la professoressa Villella, nota esponente democratica di Lamezia Terme) – hanno proseguito Corsi e Costanzo – continua a produrre danni e ad autodissolversi. Mentre Arcavacata ormai ha assunto una dimensione internazionale e comanda tutte le classifiche delle Università italiane, l’Umg langue e perde ogni anno attrattività.
«Con chi dovrebbe prendersela il Rettore Cuda se la Facoltà di Sociologia non ha più iscritti? Se questo è, perché non chiuderla e pensare a corsi di laurea più attrattivi e legati al mondo del lavoro? E che dire del ”capolavoro” di smantellare la facoltà di medicina che, da sede unica, è passata ad avere altre due sedi (Cosenza e Crotone) e che presto ne avrà una terza (Reggio Calabria)? Di questo passo, l’Umg sarà declassata a sede staccata di Arcavacata».
«Ora noi pretendiamo dal sindaco Nicola Fiorita e dall’assessore Donatella Monteverdi – hanno detto – una forte presa di posizione contro l’Umg e la pretesa di un intervento importante nel centro storico, non le solite chiacchiere che stiamo sentendo da tempo, anche alla luce dell’accordo “Città che Studia”, controfirmato dall’ateneo, che a questo punto rischierebbe di diventare carta straccia.
«Non sappiamo se e come il sindaco Fiorita riuscirà a comporre la sua nuova giunta – hanno concluso –, ma fin d’ora gli chiediamo che, chiunque sarà delegato ai rapporti con l’Università, faccia valere il potere contrattuale del Comune. Il sindaco Fiorita si gioca tutto sulla ripresa del centro storico e non sarà con la politica delle parole di miele che l’Umg rivedrà la sua scellerata strategia di accorpare tutto al campus, staccandosi definitivamente dalla città. Su questo punto vigileremo con la massima attenzione sull’evolversi della vicenda, senza fare sconti a nessuno». (rcz)

All’Umg torna la Summer School di Microfluidica

Dal 9 al 13 settembre all’Università Magna Graecia di Catanzaro si terrà la quinta edizione della Scuola Estiva Europea di Microfluidica, un evento formativo di eccellenza organizzata dall’Umg seguito della partecipazione dello stesso Ateneo di Catanzaro al progetto Eurombr, conclusosi nel 2017 e coordinato dall’Università Tecnica della Danimarca (Dtu) e che vedrà docenti, ricercatori ed esperti di fama internazionale prenderanno parte a cinque giornate di studio e ricerca sullo sviluppo dei bioprocessi e sulle applicazioni mediche nella microfluidica. 

Il progetto ha, infatti, dato vita a una piattaforma di mobilità e formazione di giovani ricercatori, attraverso progetti di ricerca personalizzati, scambio di know-how tra ricercatori e partner, partecipazione a workshop e seminari. Dall’esperienza del progetto EUROMBR, e grazie alla creazione di una virtuosa rete transeuropea di specialisti per supportare i processi di produzione innovativi a base biologica, nasce la Summer School Europea di Microfluidica che renderà protagonista l’Università Magna Graecia di Catanzaro a livello internazionale. 

«Siamo molto contenti e orgogliosi di poter ospitare nel nostro Ateneo questo prestigioso evento scientifico – ha dichiarato il Magnifico Rettore dell’Università Magna Graecia, prof. Giovanni Cuda –. Questa iniziativa consolida la vocazione internazionale dell’Ateneo di Catanzaro e siamo certi che farà apprezzare ulteriormente ai tanti esperti che vi parteciperanno la qualità della nostra ricerca, i laboratori all’avanguardia di cui è dotata la nostra università e lo splendido territorio che ci ospita”.

«Il nostro Ateneo –  ha dichiarato il prof. Gerardo Perozziello, docente UMG e responsabile della quinta edizione della Scuola Estiva Europea di Microfluidica – si è fatto conoscere e apprezzare nell’ambito del progetto Eurombr. Grazie all’esperienza pregressa e al qualificato lavoro svolto a livello internazionale, la quinta edizione della Summer School è stata organizzata nell’Università di Catanzaro».

«Questa settimana – ha concluso Perozziello – rappresenterà per tutti una ulteriore e preziosa occasione utile, in una ottica internazionale, per proseguire nell’attività di approfondimento sulle applicazioni mediche e per lo sviluppo di bioprocessi nella microfluidica».

 

All’Umg grande partecipazione al convegno su analisi delle società calcistiche

Ha riscosso grande partecipazione il convegno Gli aspetti economico-aziendali, sanitari e culturali delle società calcistiche, organizzato dal Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica dell’Università Magna Graecia di Catanzaro diretto da Pasquale Mastroroberto.

«Siamo molto soddisfatti della riuscita dell’evento – ha dichiarato Pasquale Mastroroberto – e di aver catturato l’attenzione delle nuove generazioni. Il nostro Dipartimento svolge attività interdisciplinare, includendo la ricerca di base, l’ingegneria biomedica, l’economia aziendale, la clinica, sia medica che chirurgica, nonché la promozione delle attività motorie e sportive. Il calcio è un tema che non conosce tempo né confini e affrontarlo nelle più diverse sfaccettature, con interventi autorevoli, ha arricchito  sia la ragione che la passione».

L’appuntamento, moderato dai docenti Marianna Mauro e Gian Pietro Emerenziani, è stato introdotto dal direttore responsabile della Nuova Calabria, Enzo Cosentino.

Il presidente della U.S. Catanzaro 1929, Floriano Noto, che ha ricevuto una speciale targa dal sindaco Nicola Fiorita, ha raccontato gli inizi, la crescita e il consolidamento del club dal suo arrivo, 2020, ai giorni nostri, soffermandosi sugli investimenti e i piazzamenti degli ultimi 4 anni e, in particolare, la stagione da record 2022/2023.

«L’obiettivo della Società – ha detto Noto – è quello di generare valore per tutti gli stakeholders, perseguendo una strategia focalizzata sulla sostenibilità economica nel medio-lungo termine. Vogliamo andare avanti e continuare a perseguire ottimi risultati ma ben venga l’ingresso di altri imprenditori per continuare a far crescere la squadra».

Il presidente del Comitato Regionale della Federazione Italiana Medici Sportivi, Luigi Mancuso, si è soffermato sul tema del doping e su come vi sia un preoccupante commercio sommerso che genera un introito di circa 5 mila miliardi di euro.

«La dipendenza da queste sostanze – ha evidenziato – è soprattutto psicologica e può avere notevoli effetti avversi, come edemi e atrofia testicolare».

«La storia degli ultimi anni del Catanzaro – ha evidenziato Massimo Mauro, noto commentatore televisivo ed ex calciatore del Catanzaro, del Napoli e della Juventus – potrebbe essere riassunta in due termini: appartenenza e partecipazione. La città di Catanzaro ha dimostrato quanto sia importante la vicinanza alla squadra. Sono orgoglioso di appartenere a questa squadra, sia come ex giocatore che come tifoso. Indossare la maglia della propria città non ha eguali, nonostante io abbia vinto tantissimo durante la mia carriera». (rcz)

Da una ricerca dell’Umg importante risultato su diabete e covid-19

 i pazienti con diabete di tipo 1 potrebbero avere una certa protezione contro le forme aggressive di Covid-19. È quanto emerso dalla ricerca condotta dall’Università Magna Graecia di Catanzaro in collaborazione con il laboratorio del professore Antonio Bertoletti, esperto di immunopatologia delle malattie infettive presso la Duke-Nus Medical School di Singapore.

«Il diabete di tipo 1 – ha spiegato la professoressa Concetta Irace, docente dell’Università Magna Græcia di Catanzaro e diabetologa – è una forma di diabete causato dalla distruzione delle cellule che producono insulina da parte del nostro stesso sistema immunitario.

Dallo studio, dunque, è emerso che i soggetti con diabete di tipo 1, dunque, potrebbero avere una certa protezione contro le forme aggressive di Covid-19. Dall’Università di Catanzaro, l’invito è quello di aderire ai programmi di vaccinazione per favorire lo sviluppo delle cellule immunitarie che proteggono dal Covid-19.

«Durante la pandemia – ha sottolineato Irace – abbiamo notato che le persone con diabete di tipo 1 avevano meno probabilità di essere ricoverate per polmonite da Covid-19 rispetto a quelle con diabete di tipo 2. Questo ci ha fatto pensare che le stesse cellule del sistema immunitario che provocano il diabete potessero, allo stesso tempo, fornire una protezione al virus del Covid-19».

«Tale ipotesi – ha detto il professore Camillo Palmieri, docente dell’Università Magna Graecia di Catanzaro – è supportata dai risultati del nostro studio, condotto grazie alla collaborazione dei pazienti con diabete di tipo 1. Infatti, nel periodo iniziale della pandemia, le cellule del sistema immunitario dei diabetici mostravano una immunità “pre-esistente” al Sars-CoV-2, pur non essendo mai venuti a contatto col virus». 

La ricerca condotta risulta particolarmente innovativa anche per l’uso dell’analisi biostatistica. 

«Per investigare e comprendere al meglio l’immunità preesistente al Sars-CoV-2 – ha evidenziato il professore Gianluca Santamaria, docente Umg ed esperto di bioinformatica – abbiamo utilizzato tecniche avanzate di analisi biostatistica». (rcz)

La campagna referendaria della Cgil arriva all’Umg: Chiediamo impegno comune per cambiare il Paese

«Chiediamo un impegno comune per cambiare il Paese». È l’appello lanciato dalla Cgil che, con la sua campagna referendaria, è approdata all’Università Magna Graecia di Catanzaro.

Lì e categorie della Cgil che riguardano lavoratrici e lavoratori occupati nel contesto universitario. Flc Cgil, Filcams Cgil, Fp Cgil, Fiom Cgil, Fillea Cgil, Flai Cgil e Cgil Area Vasta hanno fatto volantinaggio e illustrato le questioni sulle quali il sindacato intende incidere.

La Cgil, che ha raggiunto 13mila firme in poche settimane di campagna, punta a rendere il lavoro più dignitoso, tutelato, sicuro e stabile chiedendo un impegno  comune per cambiare il Paese. In particolare, il referendum punta a garantire il diritto alla reintegrazione nel posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo andando ad abolire la norma del Jobs Act che lo limita a chi sia stato assunto dopo il 2015.

Il Sindacato mira anche a cancellare il tetto massimo di indennizzo in caso di licenziamento ingiustificato nelle piccole aziende, affinché sia il giudice a determinare il giusto risarcimento senza alcuna soglia e a superare la precarietà dei contratti di lavoro eliminando la liberalizzazione dei contratti a termine confinandone l’uso a causali specifiche e temporanee.

Per rendere il lavoro più sicuro nel sistema degli appalti la Cgil punta, infine, ad abrogare la norma che esclude la responsabilità solidale delle aziende committenti nell’appalto e nel subappalto, in caso di infortunio e malattia professionale della lavoratrice o del lavoratore.

Passi importanti che andrebbero a minare le fondamenta del precariato e dello sfruttamento e ad incidere concretamente sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.

La campagna della Cgil si sta diffondendo a macchia d’olio in tutta la Calabria con banchetti e presidi diventati anche occasioni per raccontare le esperienze subite sulla propria pelle nell’intento comune di invertire la rotta. La raccolta firme proseguirà fino a luglio anche nelle Camere del Lavoro, ma è possibile firmare altresì on line. (rcz)

All’Umg si è parlato dell’approccio multidisciplinare nel trattamento del paziente oncologico

Si è parlato dell’Approccio multidisciplinare nel trattamento del paziente oncologico, il ruolo dell’esercizio fisico, nel corso del seminario svoltosi all’Università Magna Graecia di Catanzaro e organizzato nell’ambito della programmazione di eventi del Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica dell’Ateneo di Catanzaro.

L’evento, di cui è stato responsabile il prof. Federico Quinzi, ha rappresentato un importante momento di condivisione e approfondimento per le diverse aree scientifico-disciplinari coinvolte nell’iniziativa. Il seminario, al quale hanno partecipato illustri relatori, si è svolto nell’edificio delle Bioscienze dell’Umg e ha posto l’attenzione sull’importanza dell’esercizio fisico nella gestione del paziente oncologico attraverso un approccio multidisciplinare.  

L’apertura dei lavori è stata affidata al Magnifico Rettore dell’Umg, prof. Giovanni Cuda; a seguire sono intervenuti, tra gli altri, il Magnifico Rettore dell’Università “Foro Italico” di Roma, prof. Attilio Parisi, il direttore del Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica dell’Umg, prof. Pasquale Mastroroberto, il preside della Scuola di Medicina e Chirurgia, prof. Agostino Gnasso, la presidente della Società  Italiana di Scienze Motorie e Sportive, prof. Angela Di Baldassarre, il presidente nazionale dell’Aise (Associazione Italiana Specialisti dell’Esercizio Fisico), dott. Rosario Lordi, il presidente dell’Uisp (Unione Italiana Sport per Tutti) Calabria, dott. Giuseppe Cosimo Marra, il presidente dell’Intergruppo Parlamentare delle Nuove Frontiere terapeutiche nei tumori della mammella, on. Simona Loizzo.

Dalla trattazione dell’epidemiologia e dei trattamenti del cancro al seno agli stili di vita e all’esercizio fisico funzionale per il paziente oncologico, sono stati tanti i temi trattati nell’ambito del seminario scientifico che ha rappresentato un’ importante iniziativa scientifica per le diverse aree disciplinari che hanno contribuito, con differenti competenze, all’individuazione di una linea comune per il trattamento del paziente affetto da patologia oncologica, in linea con gli obiettivi sperimentali e didattici dell’Università Magna Graecia  di Catanzaro. (rcz)