Successo, a Badolato, per il secondo appuntamento di Insegui l’Arte, il Festival della Ri-Conoscenza in programma fino al 6 gennaio, che ha visto protagonisti Franco Filice e il suo libro La neve in tasca e Fabio Abate con il suo concerto.
La neve in tasca è una silloge di poesie e a presentarla, e leggerne alcune liriche, insieme all’autore c’è Josephine Carioti, direttore artistico del festival.
I versi di Filice rendono nobile l’atmosfera e accompagnano i presenti in un percorso che diventa impegno civile ed etico, costellato di coraggiose denunce ma anche di grande attenzione al fenomeno migratorio e alle dinamiche della nostra terra, la Calabria. Ammaliano grazie a “una scrittura contemporanea, per niente smielata, che va dritta al punto”, come ha sottolineato Josephine Carioti e che “evita la deriva aulica della poesia classica, rinunciando a quel lirismo auto compiacente, finalizzato a una stretta cerchia di cultori della materia, che elude le problematiche di tutti i giorni che affliggono noi umani”, come ha precisato l’autore.
Colpiscono particolarmente Gocce nell’Oceano, dedicata al dramma che ha vissuto nell’Agosto scorso il borgo di Badolato a causa degli incendi, e Cemento armato, ispirata dal crollo del ponte Morandi di Genova.
«Un libro che è una piccola opera d’arte, in cui ho rivisto le sculture di Alberto Giacometti, le periferie urbane dipinte da Mario Sironi, L’uomo con la bombetta di René Magritte e anche molto espressionismo tedesco», ha concluso Josephine Carioti.
A stregare poi il pubblico ci pensa il cantattore, come lo ha definito Rosario Fiorello, Fabio Abate. Con i suoi virtuosismi vocali e musicali, con la chitarra, spazia fra vari generi dando dimostrazione di grandi doti canore e di interpretazione. Testi e musiche, scritti, suonati, arrangiati e registrati personalmente, sono intrisi di ironia, romanticismo, ma non mancano le denunce. Oltre alle canzoni del suo ultimo album, A Km zero, Abate canta in anteprima Love in the rain, scritta soltanto quindici giorni fa, che sarà parte di un importante progetto futuro. Rende omaggio inoltre al grande Sergio Endrigo con “Era d’estate” e ai Supertramp con “Breakfast in America”.
Lo accompagnano Giuseppe Nicotra, chitarre, Salvo Abate, tastiere e voce, Giuseppe Compagnino, batteria.
Il pubblico partecipa con grande piacere, sottolinea il gradimento con tanti applausi e alla fine riserva una lunga standing ovation. (rcz)