BADOLATO (CZ) – Grande successo per il Festival Insegui l’Arte

È un bilancio più che positivo, quello registrato dalla quinta edizione di Insegui L’Arte, il Festival della Ri-Conoscenza svoltosi a Badolato.

Venti giorni di intense attività che hanno visto il coinvolgimento di più di quaranta ospiti tra musicisti, attori, scrittori, giornalisti e pedagoghi e che si è chiuso con il tradizionale ballo dei Giganti di Felice Napoleone, e con il suggestivo passaggio di un’inattesa Befana sui trampoli, che ha dispensato doni per i tanti bambini accorsi. 

Una lunghissima kermesse o grande festa di comunità – come piace definirla al direttore artistico Josephine Carioti – iniziata il 17 dicembre e che ha animato la marina e il borgo di Badolato con ben 8 spettacoli serali, 2 presentazioni di libri, 5 laboratori e due escursioni. 

Come da consuetudine, anche quella di quest’anno è stata una rassegna multidisciplinare di spettacoli di musica, opera, danza, prosa e arte. Una finestra aperta sul Mediterraneo, una lente di ingrandimento sulla musica del Sud del mondo e sulle sue tradizioni, grazie alla presenza di artisti di fama internazionale arrivati da diversi angoli del pianeta nel piccolo paese calabro che si affaccia sul Mar Ionio.

Badolato, luogo di elezione del Festival della Ri-Conoscenza e che – meglio di qualunque altro borgo – ne sposa la mission per via della sua naturale apertura verso le culture del mondo. Un paese che negli anni si è caratterizzato come vitale comunità multietnica e crocevia di diverse culture e che vede in Insegui l’Arte il suo faro per naviganti in cerca di accoglienza umana e artistica.

Perché alla base della fitta rete di relazioni artistiche che ruotano intorno al Festival della Ri-Conoscenza vi sono il rapporto umano, l’amore e il senso di appartenenza verso quei luoghi, che ora più che mai necessitano di cura e protezione. Un concetto che tiene a ribadire Josephine Carioti: “non un festival fine a se stesso e che ama autocompiacersi dei propri successi, ma un festival al servizio di un comunità resiliente, fatta di uomini e donne che intendono lottare per la difesa del proprio patrimonio paesaggistico e naturalistico.

Un Festival inclusivo, con uno sguardo attento agli invisibili, agli ultimi – che poi ultimi non sono – e a tutte quelle micro comunità (gambiani, guineani, maliani, nigeriani, pakistani, camerunensi, senegalesi, curdi, marocchini, albanesi, rumeni, tunisini) approdate in terra calabra per condividerne le ricchezze e le mancanze.

«In questo periodo di pandemia in cui ci si può spostare sempre meno, Insegui l’Arte oggi più di ieri ha voluto regalare un viaggio intorno al mondo al suo pubblico, costretto a soffocare il proprio istinto nomade, il bisogno di muoversi e di confrontarsi con le altre culture», ha precisato il direttore artistico.

Questa quinta edizione invernale, infatti, è stata un lunghissimo e ammaliante viaggio musicale, iniziato dal cuore pulsante di Buenos Aires con un grande omaggio al genio di Astor Piazzolla, proseguito attraverso l’India, il Pakistan e il Medio Oriente, per arrivare sino al West Africa e ai monti del Rif marocchino. La grande carovana di Insegui l’Arte ha toccato anche la costa e l’entroterra della Trinacria; dall’Aspromonte, passando per le Serre, è giunta ai piedi del Pollino e dai campi flegrei ha fatto un grande salto fino alle banlieues parigine.

Il Festival ha dovuto destreggiarsi tra nuovi decreti e la paura di contagio fra il personale artistico e tecnico: «realizzare un festival nel bel mezzo di una pandemia è stato un grande banco di prova. Ed è stato grazie alla tenacia degli Artisti, alla buona volontà dei nostri collaboratori e alla fiducia che il nostro pubblico e i nostri partner culturali hanno riposto in noi, se siamo riusciti a portare a termine le attività del Festival, con una grande partecipazione di pubblico».

«Un grazie particolare – si legge in una nota – va all’Amministrazione del comune di Badolato, che ha presenziato a tutte le manifestazioni e che ha permesso, in sinergia con le forze dell’ordine, lo svolgimento dell’unica manifestazione prevista all’aperto e rivolta ai bambini e alle famiglie. Vogliamo ringraziare, inoltre, l’IC di Badolato che ha aperto le porte del proprio Istituto per ospitare i laboratori di pittura rivolti ai bimbi dell’infanzia. E, non per ultimo, un doveroso ringraziamento va alla Regione Calabria che riconosce e premia anche quest’anno il valore storico e culturale che Insegui l’Arte ha per questa striscia di terra calabrese che si affaccia sul “mare di mezzo”». (rcz)

BADOLATO (CZ) – Insegui l’Arte, letteratura e tango incanto il pubblico

Grande successo, a Badolato, per l’appuntamento del Festival Insegui l’Arte che ha visto protagonisti la letteratura e il tango che hanno incantato un pubblico entusiasta.

La magia della letteratura, scritta e a fumetti, illumina la prima parte della serata, con la presentazione del libro L’ultimo Drago d’Aspromonte, scritto da Gioacchino Criaco e illustrato da Vincenzo Filosa. Stimolati dal giornalista Saverio Fontana, i due autori non si limitano a esporre le caratteristiche della loro graphic novel, che tanto successo sta ottenendo, ma donano un’appassionata lezione di Letteratura, che parte dalla Chanson d’Aspremont per arrivare fino a oggi, e un emozionante racconto di quelle risorse di cui la Calabria è ricca e molto spesso nemmeno i calabresi conoscono.

Il pubblico, stregato, applaude ripetutamente. Criaco non fa mancare l’accorato racconto dei suoi sentimenti durante i drammatici giorni dell’Agosto scorso: «Il mio impegno più importante è la difesa dell’Aspromonte, perché è una madre che ci ha difeso per migliaia di anni e merita il nostro sacrificio. Abbiamo trascorso un’estate terribile».

«Ciò che più addolorava, però – ha proseguito – era vedere che, mentre morivano querce con cinquemila anni di storia, gli intellettuali, gli acculturati calabresi, non capivano la gravità. Eppure io lo scrivevo già da Febbraio che c’era questo rischio».

Interessante è la chiave di lettura che l’autore aspromontano ne dà: «Da quando l’Aspromonte inizia ad essere un luogo che si racconta con la cultura, con la bellezza, con la maestosità dei boschi, iniziano gli attacchi. In un mese accade un disastro epocale, la perdita di un terzo della sua ricchezza. Non è casuale, c’è chi non vuole che noi possiamo vivere in un posto normale, bello».

Colpita ed emozionata dalle parole di Criaco interviene il direttore artistico Josephine Carioti: «Io, Badolato, il Festival e Gioacchino Criaco abbiamo un comune sentire. Siamo stati in contatto per tutta l’estate, ci è stato vicino quando abbiamo dovuto annullare il Festival per gli incendi. Anche noi, come lui, non siamo stati capiti».

La serata prosegue nella magia delle note del Duettango X 5, con i maestri Filippo Arlia, Giovanni Zonno, Salvatore Russo, Marco Gemelli ed Enrico Corapi che deliziano con virtuosismi musicali, e i tangheri Ciccio Aiello e Ida Luchetta, che ammaliano l’intera platea con personalità, costruendo il tango attraverso l’improvvisazione, perché ballano nella sala, fra gli spettatori, in un ambiente che non conoscono. Adiós Nonino, Libertango, Milonga del Ángel, Enrico IV e tante altre esibizioni emozionano il pubblico a tal punto che, in piedi, chiedono agli artisti di uscire e concedere il bis. Ai saluti finali del direttore artistico segue una lunga standing ovation che corona una serata da sogno vissuta fra Draghi, Manga e Milonghe. (rcz)

BADOLATO (CZ) – Insegui l’Arte,grande serata fra poesia e canzoni d’autore con Franco Filice e Fabio Abate

Successo, a Badolato, per il secondo appuntamento di Insegui l’Arte, il Festival della Ri-Conoscenza in programma fino al 6 gennaio, che ha visto protagonisti Franco Filice e il suo libro La neve in tasca e Fabio Abate con il suo concerto.

La neve in tasca è una silloge di poesie e a presentarla, e leggerne alcune liriche, insieme all’autore c’è Josephine Carioti, direttore artistico del festival.

I versi di Filice rendono nobile l’atmosfera e accompagnano i presenti  in un percorso che diventa impegno civile ed etico, costellato di coraggiose denunce ma anche di grande attenzione al fenomeno migratorio e alle dinamiche della nostra terra, la Calabria. Ammaliano grazie a “una scrittura contemporanea, per niente smielata, che va dritta al punto”, come ha sottolineato Josephine Carioti e che “evita la deriva aulica della poesia classica, rinunciando a quel lirismo auto compiacente, finalizzato a una stretta cerchia di cultori della materia, che elude le problematiche di tutti i giorni che affliggono noi umani”, come ha precisato l’autore.

Colpiscono particolarmente Gocce nell’Oceano, dedicata al dramma che ha vissuto nell’Agosto scorso il borgo di Badolato a causa degli incendi, e Cemento armato, ispirata dal crollo del ponte Morandi di Genova.

«Un libro che è una piccola opera d’arte, in cui ho rivisto le sculture di Alberto Giacometti, le periferie urbane dipinte da Mario Sironi, L’uomo con la bombetta di René Magritte e anche molto espressionismo tedesco», ha concluso Josephine Carioti.

A stregare poi il pubblico ci pensa il cantattore, come lo ha definito Rosario Fiorello, Fabio Abate. Con i suoi virtuosismi vocali e musicali, con la chitarra, spazia fra vari generi dando dimostrazione di grandi doti canore e di interpretazione. Testi e musiche, scritti, suonati, arrangiati e registrati personalmente, sono intrisi di ironia, romanticismo, ma non mancano le denunce. Oltre alle canzoni del suo ultimo album, A Km zero, Abate canta in anteprima Love in the rain, scritta soltanto quindici giorni fa, che sarà parte di un importante progetto futuro. Rende omaggio inoltre al grande Sergio Endrigo con “Era d’estate” e ai Supertramp con “Breakfast in America”.

Lo accompagnano Giuseppe Nicotra, chitarre, Salvo Abate, tastiere e voce, Giuseppe Compagnino, batteria.

Il pubblico partecipa con grande piacere, sottolinea il gradimento con tanti applausi e alla fine riserva una lunga standing ovation. (rcz)

 

BADOLATO (CZ) – Dal 17 dicembre il Festival Insegui l’Arte

Il 17 dicembre, a Badolato, prende il via la quinta edizione di Insegui l’Arte – Festival della Ri-Conoscenza, che animerà il borgo fin al 6 gennaio.

La kermesse, infatti, doveva svolgersi nel mese di agosto ma, a causa degli incendi che hanno messo a serio pericolo di vita i residenti e distrutto 3 mila  ettari di bosco, era stato annullato.

Il ricco programma sarà svelato il 17 dicembre 2021, ore 18, nel Teatro Comunale di Badolato, nel corso di una conferenza stampa. 

Possiamo anticipare che fra i tanti eventi ci saranno spettacoli di musica, danza,  teatro; reading di poesia; presentazione di libri; escursioni; giochi in habitat rurali;  laboratori di pittura e di teatro. 

Numerosi saranno gli ospiti, fra cui il maestro Filippo Arlia, lo scrittore Gioacchino  Criaco, il poeta Franco Filice, la drammaturga e regista Maria Teresa Guzzo, i  cantanti e musicisti: Fabio Abate, Sandro Joyeux, Federica Greco e Paolo PrestaSarah Baratta, Andrea Bauleo, Noure Eddine Fatty. (rcz)