«Questo è uno sgarbo e un’offesa verso tutta la comunità di Castrolibero», ha detto il sindaco di Castrolibero, Orlandino Greco, nel corso della manifestazione “Castrolibero non si estinguerà. Un monito forte fatto alla vigilia dell’udienza al Tar Calabria, nella quale si è discusso dei ricorsi presentati per sospendere il processo di fusione tra i tre Comuni.
«Basti guardare anche allo scempio che si è fatto con Corigliano-Rossano – ha evidenziato –. Io, finché avrò fiato, lotterò con tutto me stesso contro questa fusione: altro che orticello Castrolibero». «Castrolibero è la Terra dell’antica Pandosia – ha ricordato – quella dove alberga una cultura così importante che non credo i consiglieri in regione possano capire, loro non sapevano neanche dove fosse Castrolibero prima di questo scempio costituzionale».
«La fusione doveva essere la condivisione di un percorso, la condivisione di servizi e di un progetto in piena sinergia – ha detto ancora – Castrolibero non si estinguerà. Castrolibero non pagherà i debiti di altri Comuni».
«Quello che stiamo vivendo in questi mesi, guidato da taluni consiglieri regionali – ha spiegato – ha dell’assurdo oserei dire dell’inconcepibile per ogni sana mente umana. Alzarsi la mattina e decidere che un territorio così sano come Castrolibero, con conti in regola e una comunità in forte crescita, debba per forza di cose e per un’imposizione calata dall’alto, accontentare le brama di potere di alcuni personaggi».
«Non abbiamo bisogno di una fusione fittizia – ha spiegato – perché Castrolibero è un Comune sano e con servizi che funzionano e che rappresentano in pieno i bisogni dei cittadini. Questa è una legge dittatoriale che non rispetta la volontà popolare, non tiene conto dei dogmi democratici che caratterizzano il nostro Paese», ha rimarcato Angelo Gangi, presidente del Consiglio comunale aprendo la manifestazione.