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CATANZARO – Al via il progetto “Visibility”

Al via il progetto "Visibility"

È stato presentato a Villa Emilia di Catanzaro, Visibility – Sperimentazione di percorsi formativi innovativi, il nuovo progetto del Centro Calabrese di Solidarietà, associazione di volontariato che opera nel campo del disagio e dell’emarginazione giovanile, sostenuto da UniCredit.

Si tratta di un percorso formativo rivolto a giovani del territorio e suddiviso in due moduli: il primo dedicato a pasticceria e cake design ha una durata di 50 ore; il secondo, social media marketing durerà invece 32 ore. Il progetto vuole favorire la formazione dei giovani coinvolti anche al fine di dare loro possibili sbocchi lavorativi nel campo della ristorazione.

Il nome del progetto è stato scelto dagli ospiti e dalle ospiti presenti nella Comunità Terapeutica di Villa Emilia del Centro Calabrese di Solidarietà: sono 8 i beneficiari coinvolti, ma a trarre beneficio dalla realizzazione del progetto saranno anche le famiglie, la comunità locale, altri Enti del Terzo Settore, le aziende territoriali e le Istituzioni pubblico/private.

L’iniziativa è stata realizzata grazie al contributo di UniCredit, realizzato grazie ai fondi del progetto “Carta E”, la carta di credito a contribuzione etica che, con il semplice utilizzo e senza alcun costo aggiuntivo, alimenta un fondo destinato a sostenere iniziative di solidarietà sul territorio

L’inaugurazione è avvenuta oggi alla presenza di Isolina Mantelli, Presidente del Centro Calabrese di Solidarietà, di Aldo Ferrara, presidente di Unindustria Calabria, di Antonio Riccio, Referente Territorial Development per il Sud di UniCredit, di Vito Piccolo Area manager Calabria Unicredit e di Katia Vitale, responsabile del Centro studi del CCS nonché referente del progetto.

«UniCredit ha sostenuto il Centro Calabrese di Solidarietà grazie ai fondi di “Carta Etica” – ha spiegato  Antonio Riccio, Referente Territorial Development per il Sud di UniCredit – si tratta di un progetto di beneficenza che prevede che il 2 per mille delle spese effettuate nel mese con una delle carte di credito ‘etiche’ emesse dalla Banca, vada ad alimentare – senza alcun onere a carico del titolare della carta – uno  a specifico fondo le cui disponibilità sono destinate a diverse iniziative e progetti di solidarietà realizzate da organizzazioni senza scopo di lucro, che si prefiggono obiettivi socialmente utili. Siamo particolarmente lieti di aver sostenuto con questa iniziativa Centro Calabrese di Solidarietà porprio perché con la sua attività va ad agire su un territorio fragile che necessità di una rete sociale che va sostenuta».

«Il Centro Calabrese di Solidarietà ringrazia UniCredit per aver reso possibile la realizzazione di questo progetto – ha aggiunto Isolina Mantelli, Presidente del Centro Calabrese di Solidarietà – dando così una possibilità in più di reinserimento attivo nella società, alle ragazze ed ai ragazzi ospiti delle sue strutture».

«Oggi abbiamo aggiunto alla bontà la dolcezza – ha aggiunto la presidente Mantelli –. Nel laboratorio di pasticceria che presentiamo oggi, i ragazzi hanno avuto modo di apprendere un nuovo talento che potranno spendere all’esterno costruendo parte del proprio futuro. Sono davvero bravi, i dolci sono buonissimi. Il settore del food ha molta richiesta: quindi, valorizzato questo talento possono pensare anche di lavorare autonomamente, o di costruire una cooperativa. E’ un ulteriore impegno riuscito del Centro Calabrese che ha potuto realizzare questo laboratorio grazie ad Unicredit e offrire l’opportunità di un futuro più roseo in un mondo dove il lavoro non c’è, e molto spesso bisogna inventarselo».

«Quella di Unicredit non può essere definita una semplice donazione: offrire le risorse per la realizzazione di questo laboratorio di pasticceria va oltre il semplice ‘dono’ – ha affermato il presidente del Unindustria Calabria, Aldo Ferrara –. In un settore particolare come il food, che in Calabria è tra quelli di maggiore forza, questo progetto può determinare delle prospettive effettive di futuro lavorativo per questi giovani particolarmente vulnerabili».

«Unindustria ha fatto da facilitatore – ha spiegato – quando Unicredit ci ha investito della problematica di individuare una struttura che potesse legare un gesto solidale all’occasione di creare prospettive di sviluppo non abbiamo avuto alcun dubbio nell’indicare il Centro calabrese di solidarietà. E siamo già oltre la presentazione del progetto: dalle cucine già attrezzate sono stati sfornati i prodotti che abbiamo già avuto modo di assaggiare verificando la bravura dei ragazzi e dello staff che li ha formati».

II settore della ristorazione, con la nascita dei social ha fatto un grande passo avanti, professionisti chef, gelatai e pasticceri, dopo decenni di anonimato dietro alle quinte di cucina e laboratori hanno conquistato il proprio meritato posto sotto ai riflettori. Sono diventati coloro che, attraverso un’immagine o un video, riescono a trasmettere tutto l’amore per un mestiere antico quanto la tradizione che la cucina italiana da secoli tramanda e a raccontare emozioni, veicolando la propria filosofia e valori importanti.

Grazie all’impiego degli strumenti social, come per esempio Instagram stories o dirette live, é possibile far percepire e quasi “toccare con mano” l’eccellenza del prodotto, la qualità degli ingredienti, la magia che sta dietro alia costruzione creativa di un piatto e di un dolce. L’ingresso del digital marketing nelle cucine e nei laboratori ha permesso a professionisti, come i pasticceri, di rendersi più visibili, farsi amare dalle persone, comunicare l’essenza stessa del loro lavoro. E per farlo bisogna saper usare i social in maniera corretta. (rcz)

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