Sono stati quattro giorni di intense emozioni quelli che hanno accompagnato le diverse migliaia di persone che hanno preso parte alla XXV edizione del “Kaulonia Tarantella Pride”, che ha chiuso con il concerto di Mimmo Cavallaro una riuscitissima manifestazione, ricca di contenuti musicali e culturali, che ha abbattuto le barriere, gli steccati e i pregiudizi, attraverso la musica quale veicolo di unione e rispetto delle diversità.
«È stato il festival dei grandi numeri», ha dichiarato il sindaco di Caulonia Francesco Cagliuso che ha aggiunto: «Questa manifestazione, oggi divenuta un punto di riferimento per il territorio, è nata da un’intuizione ed è cresciuta negli anni fino a raggiungere l’obiettivo di assurgere ad uno dei grandi eventi della Regione Calabria, che non a caso ha promosso il festival con un importante contributo. Grazie anche alla Città metropolitana per l’apporto che a sua volta ha dato all’evento. Un ringraziamento particolare va alla direzione artistica del festival, Massimo Bonelli e Mimmo Cavallaro, ai musicisti e agli artisti che si sono succeduti sul palco di piazza Mese e presso l’Affresco Bizantino, e a coloro che hanno tenuto i corsi di musica e ballo. Grazie al lavoro straordinario degli operai comunali, del corpo della Polizia Locale, delle Associazioni e delle Forze dell’ordine, che hanno consentito di poter assistere ad un grandissimo festival che ha fatto ballare la piazza per quattro sere a ritmo di tarantella».
Alla manifestazione hanno contribuito anche degli sponsor privati, in particolar modo lo sponsor ufficiale “Amaro Cardus” prodotto dall’azienda Patea.
Nel trarre un bilancio del festival l’assessore comunale alla cultura e allo spettacolo Antonella Ierace ha dichiarato: «Sono state quattro serata all’insegna della cultura, della musica e del ballo, per un evento che è andato oltre i confini regionali. È quella Caulonia straordinaria, tanto per collegarmi con l’idea di Calabria Straordinaria propagandata dalla Regione, che abbiamo pensato e che si è realizzata grazie al contributo e al lavoro di tutti i coloro che hanno preso parte al progetto e lo hanno reso possibile».
«Siamo orgogliosi di aver messo in risalto l’identità del territorio – ha aggiunto l’assessore Ierace – grazie anche agli incontri e approfondimenti, moderati da Paolo Patanè, che ci sono stati presso l’Affresco bizantino che si è mostrato in tutta la sua bellezza dopo il restauro, ai tanti visitatori sopraggiunti. Tematiche importanti con ospiti di grande livello che con le loro storie ci hanno fatto tornare indietro col passato e ci hanno fatto comprendere l’importanza del rispetto delle diversità anche grazie alla musica».
«Il festival – ha concluso l’Assessore Ierace – quest’anno è stato anche arte, grazie ai volontari del servizio civile del comune di Caulonia, infatti, abbiamo riscoperto le opere del prof. Giuseppe Mercuri nella mostra appositamente allestita in Piazza Mese».
Hanno attirato l’interesse dei visitatori i corsi che si sono tenuti nella location di Piazza Seggio dove si sono svolti i corsi di organetto a cura di Paolo Messineo, quelli della lira calabrese a cura di Gabriele Macrì e il corso di danza, tenuto dalla straordinaria Daniela Mazza giunta direttamente dalla Puglia. L’appuntamento da non mancare è all’edizione del prossimo anno con tante altre importanti novità. (rrc)