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Cgil Calabria: Su Servizio Idrico aprire tavolo in Regione

FAI Cisl-FLAI Cgil-UILA Uil Calabria

Angelo Sposato, segretario generale della Cgil Calabria e Francesco Gatto, segretario generale della Filctem Cgil Calabria, hanno ribadito, in merito alla questione del Servizio idrico integrato in Calabria, hanno chiesto alla Regione Calabria l’avvio da parte della Regione e dall’Assessorato di riferimento di un tavolo regionale permanente sul Sii che coinvolga tutti i soggetti interessati».

Tale tavolo, per i sindacalisti, deve avere «il compito di costruire un cronoprogramma di interventi certi e condivisi al fine di cogliere le straordinarie opportunità economiche e riformatrici contenute nel Pnrr relative al Settore idrico al Sud da impegnare su tutti i segmenti del Servizio ovvero: acquedotti, reti di distribuzione e depurazione in una visione di ammodernamento digitale e tecnologico che punti ad un riordino e all’efficientamento dell’intero sistema».

«Crediamo che – hanno aggiunto – l’aver assunto, con delibera di Giunta, l’avvio di un percorso esplorativo circa la pubblicizzazione della Sorical, l’uscita dallo stato di liquidazione volontaria e il rilancio della stessa sotto il profilo industriale, è un fatto di per sè nuovo che per noi dovrà essere accompagnato da atti precisi e concreti sin dalle prossime settimane in quanto troppe volte abbiamo ascoltato e letto notizie che indicavano la svolta. Nel merito, la Cgil e la Filctem Calabria, negli anni, hanno elaborato sul tema Sorical e Sii tutta una serie di proposte ed iniziative rivolte ai vari Governi della Calabria nelle quali abbiamo indicato una via d’uscita rispetto alla frammentazione nella gestione dentro una logica di sistema integrato, i necessari investimenti economici e di valorizzazione delle competenze presenti con l’esclusivo interesse di garantire ai cittadini calabresi un servizio di qualità con tariffe sostenibili e alle migliaia di lavoratori coinvolti un futuro lavorativo e stabile».

«Per tali ragioni – hanno aggiunto – siamo convinti, che, riforme e percorsi di questa natura non possono essere affrontati con il profilo dell’autosufficienza da parte di questo Governo regionale, sarebbe un errore madornale, ma bensì con il coinvolgimento preventivo, inclusivo e partecipativo delle parti sociali quali soggetti non solo di rappresentanza ma portatori sani di una visione complessiva e di sistema rispetto al tema. A tal proposito, ci preme ricordare che questo sindacato unitario attende ancora riscontro alla nostra richiesta di incontro di qualche mese fa che, ad oggi, rimane ancora disattesa da parte del presidente f.f. Nino Spirlì e del presidente dell’Autorità Idrica Calabrese, Marcello Manna».

Sul tema della Sorical, sono intervenuti anche Tonino Russo, segretario generale della Cisl CalabriaPompeo Greco, segretario generale Femca Cisl: «La Società Sorical è proiettata a diventare il soggetto unico gestore del SII calabrese dopo la sua pubblicizzazione con l’assenso della Regione e dei Comuni, con molti dei quali spesso e volentieri i rapporti non sono stati improntati a reciproco rispetto e collaborazione» e, sempre la Sorical, viene individuata come idonea, stante “la sussistenza delle condizioni a soddisfare il perseguimento delle finalità istituzionali di produzione di un servizio di interesse generale quale quello del ciclo idrico integrato calabrese».

«Il tutto – hanno spiegato – avverrebbe con la sua pubblicizzazione mediante l’acquisizione delle quote del socio privato e la contestuale revoca della sua liquidazione. Un percorso che dovrebbe completarsi con l’individuazione della stessa Sorical quale Soggetto Unico Gestore con relativo affidamento, che dovrebbe avvenire entro settembre 2021: ciò al fine di poter usufruire dei fondi del Pnrr destinati agli interventi nel settore idrico, il cui 70% sarà assegnato prioritariamente a quelle regioni in cui entro tale data sarà intervenuto l’affidamento del servizio».

«Si tratta, indubbiamente – hanno proseguito Russo e Greco – di un cronoprogramma altamente ottimistico, considerando da quel che emergerebbe che non sia stato del tutto condiviso con l’Autorità Idrica Calabrese, ente di governo d’ambito, e il suo Presidente. Aggiungere a tutto ciò anche l’eventualità prospettata dall’Assessore alla Tutela dell’Ambiente, Sergio De Caprio, di ipotizzare nel prossimo futuro una sorta di Sorical Multiutility, che dovrebbe svolgere un ruolo importante anche nel ciclo integrato dei rifiuti, non può evidentemente non farci pensare alle solite strategie meramente politico-elettorali, perché si tratta di un cammino difficilmente realizzabile nell’immediato, considerando, tra l’altro, che nello specifico caso dei rifiuti, i pochi impianti sono privati e sarebbe non semplice la loro pubblicizzazione».

«Siamo dell’idea – hanno spiegato ancora – che questi percorsi andrebbero preventivamente condivisi e discussi anche attraverso il coinvolgimento delle parti sociali che, è bene ricordarlo, da anni non vengono convocate per un confronto sulla materia. L’ultima richiesta di incontro formulata da Cgil, Cisl e Uil qualche mese fa per discutere delle prospettive del futuro SII calabrese e dell’utilizzo dei fondi europei per l’ammodernamento delle reti vetuste e di tutte le infrastrutture idriche necessarie, è stata ignorata dall’attuale classe politica. Nel merito, crediamo che alle visioni di lungo periodo, più o meno demagogiche, debba contrapporsi una pragmatica, concreta e attuabile strategia di breve termine che sia coerente con i tempi di chiusura di questa legislatura regionale. Occorre, pertanto, concentrarsi sul riordino del Sii consentendo alla Calabria di utilizzare quelle risorse finanziarie necessarie per l’ammodernamento delle infrastrutture acquedottistiche i cui costi, qualora anche questa ennesima occasione venga persa, dovranno essere ripianati dalla fiscalità generale».

«Bene, quindi – hanno concluso – l’approvazione della delibera della Giunta regionale, ma un indirizzo che non delinei un percorso anche temporalmente definito rischia di essere l’ennesimo specchietto per le allodole, buono solo per rinviare un problema che rimarrebbe sostanzialmente irrisolto». (rcz)

 

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