È con la premiazione della 19esima edizione del Premio Cassiodoro, che si è conclusa, a Carlopoli, la Settimana della Cultura Calabrese.
Il Premio, istituito nel 2033 dall’Universitas Vivariensis, viene conferito a personalità che operano e risiedono in Calabria e si sono distinte nella ricerca e nell’elaborazione culturale, economica e sociale.
La manifestazione di consegna, come ogni anno, è stata condotta dall’editore Demetrio Guzzardi che è anche il Rettore dell’Universitas Vivariensis. Durante la serata l’attrice teatrale Lara Chiellino ha letto i brani poetici che ogni mattina hanno accompagnato la passeggiata letteraria ai ruderi dell’abbazia cistercense di Corazzo.
I Premiati
L’Associazione Diavoli Rossi di Tiriolo. Ha consegnato la pergamena il sindaco di Taverna, Domenico Greco.
Nel 1982, alcuni giovani di Tiriolo, dopo aver sperimentato lo squallore che gli incendi estivi lasciavano sul territorio, decisero che bisognava agire in prima persona e che non bastava la sola generosità, ma occorreva prepararsi e avere le attrezzature necessarie. Proprio in quegli anni, dopo il sisma in Irpinia, in tutta Italia si iniziò a parlare di volontariato e di protezione civile. Il campo di attività non è stato solo Tiriolo; dovunque c’è un’emergenza i Diavoli rossi sono presenti. La vera “prova del fuoco” è stata il gemellaggio suggellato con la Croce Bianca ligure di San Desiderio e il gruppo di volontari comunali di Gemona in Friuli.
L’imprenditore Antonio Leo, premiato dal sindaco di Carlopoli, Emanuela Talarico.
L’acqua è un bene prezioso; se mancasse, la vita stessa finirebbe, ma occorre ricordarlo non solo il 22 marzo di ogni anno per il World Water Day. Prelevare, imbottigliare e commercializzare l’acqua dalla fonte silana di Vuggisano a oltre 1.000 metri è sicuramente una nota di merito che va riconosciuta ad Antonio Leo, che ha scelto questa sorgente prima ancora che la purezza dell’aria e delle acque dell’Altipiano Silano fossero su tutti i giornali. Riuscire a fare impresa con risultati positivi, specialmente in aree periferiche in Calabria non è sempre facile, per questo lo slogan “tradizione e innovazione” di Acqua Leo è davvero un programma riuscito.
L’economista Flavio Talarico, premiato da Giulia Costanzo dell’IC “Don Milani” di Lamezia Terme
Qual è il compito di un uomo pubblico? Essere sempre a disposizione della sua gente, in ruoli anche diversi. Flavio Talarico, come molti giovani degli anni Ottanta, si è preparato con impegno studiando all’Unical per poter condurre la comunità che gli ha dato i natali per sentieri più agevoli di quelli del recente passato. Sia come sindaco di Carlopoli che come presidente di un istituto di credito – che ha le radici nel movimento cooperativistico decardoniano – Talarico ha avuto come àncora del suo impegno pubblico il bene comune.
L’agriturismo Adelya Piccoli Mancuso, premiato da Francesco Chiellino, dirigente della Regione Calabria – Dipartimento agricoltura
In tanti parlano di ambiente, ma sono pochi quelli che realmente operano per costruire il futuro del nostro pianeta, che passa per il rispetto e l’amore per la natura. L’azienda agricola Mancuso – con annesso piccolo zoo – che Adelya insieme alla sua famiglia porta avanti con passione, è un esempio positivo di come l’economia rurale possa aiutare lo sviluppo locale con un supplemento di bellezza.
Il giornalista Rino Giovinco, premiato da Rino Pascuzzi, vice sindaco di Bianchi.
Il giornalista Rino Giovinco vive a Bisignano, un centro della Val di Crati, dove ha scelto di aiutare la sua comunità in un processo di coscientizzazione della sua identità. Come presidente della Pro loco ha dato vita a periodici molto seguiti e poi come corrispondente di quotidiani e settimanali delinea con i suoi articoli il volto di un paese che promuove le sue peculiarità religiose, culturali, storiche e artistiche. Ha recentemente pubblicato un volume in cui ripercorre le vicende degli aiuti alle popolazioni dell’Irpinia dopo il terremoto del 1980; dal libro è nato il gemellaggio tra Bisignano e Castelnuovo di Conza.
L’artista e scultore Antonio La Gamba, premiato dal sindaco di Panettieri, Salvatore Parrotta.
Seminare bellezza con l’arte è un compito che lo scultore Antonio La Gamba ha ereditato dal nonno contadino; la semina è un dono alle future generazioni, ma anche la memoria delle proprie radici. Chi ama la bellezza sarà un buon cittadino, proprio per questo da anni l’artista calabrese fa incontrare nella quotidianità delle persone, espressioni artistiche che possano aiutare tutti a conoscere i nostri centri storici. Fra tutte, le sinuose sagome dei gatti che abbelliscono i vicoli di Pizzo, invitando concittadini e turisti, a scoprire gli angoli più belli e nascosti del centro napitino.
L’operatrice culturale Concetta Silvia Patrizia Marzano, premiata dall’attrice Lara Chiellino.
L’associazione culturale vibonese “L’isola che non c’è”, diretta da Titty Marzano, si è assunta il gravoso compito di tenere desta, per un intero anno, la “coccarda” che il Comune di Vibo Valentia ha ricevuto di città “capitale del libro italiano”. La presidente Marzano, da autentica appassionata della cultura, ha messo in piedi un interessante e nutritissimo cartellone letterario, onorando al meglio l’incarico ricevuto e offrendo ai lettori serate culturali di grande livello.
La casa editrice Rubbettino, premiata dal sindaco di Soveria Mannelli, Michele Chiodo.
La casa editrice Rubbettino da quasi 50 anni si è posta un obiettivo ambizioso: produrre e portare al grande pubblico nelle librerie volumi ben fatti, restando a operare a Soveria Mannelli. Il sogno di Rosario Rubbettino di dare lavoro ai giovani del suo paese, è stato ampiamente raggiunto e l’impresa editoriale è diventata un laboratorio culturale per l’intero Mezzogiorno. Rubbettino editore è riuscito a ritagliarsi un proprio spazio tra le migliori case editrici italiane; la prova è che da anni gioca un ruolo di primo piano nella più grande kermesse culturale del nostro Paese: il Salone internazionale del libro di Torino.
Il sacerdote e missionario Don Battista Cimino, premiato dal sindaco di Bianchi, Pasquale Taverna.
Originario di San Giovanni in Fiore, prete da 40 anni, ha sempre vissuto il suo sacerdozio come un dono da condividere con i più bisognosi. Parroco di Bianchi negli anni Ottanta per un decennio, poi a Mendicino, ha sentito forte la chiamata missionaria e, come prete fidei donum, è stato per 23 anni in Africa, prima in Burundi, dove ha subito anche un attentato, e poi in Kenia. Sulla collina di Kyumbi nella diocesi di Machakos, sostenuto dall’Associazione “Stella cometa” di Cosenza, è nato il Santuario della Divina Misericordia, centro di vita spirituale che promuove anche la cultura della solidarietà e della condivisione. Ora, come abate florense, continua a coordinare aiuti umanitari per il Terzo e Quarto mondo.
L’Associazione Culturale “Emilia Zinzi”, premiata da Mario Greco, presidente Centro Studi “Calabria fotografia sociale”.
Emilia Zinzi (Catanzaro, 1921-2004). Storica dell’arte e del territorio, ha speso la sua vita per lo studio, la catalogazione, la salvaguardia, la tutela e la valorizzazione dei beni culturali, ambientali e storici della Calabria. Tra i maggiori studiosi dei luoghi Cassiodorei, grazie alle sue denunce più volte è riuscita a fermare scempi edilizi in siti da tutelare. Dal 1968 è stata docente di Storia dell’arte alla Facoltà di Architettura dell’Università di Reggio Calabria. Per tener desta la sua grande attività di studio, nel 2014 è sorta l’Associazione culturale “Emilia Zinzi” che, oltre alla catalogazione e digitalizzazione dell’archivio fotografico della studiosa confluito nella Biblioteca di Area Umanistica “F.E. Fagiani” dell’Università della Calabria, ha istituito il premio di ricerca per la Storia dell’arte a lei intitolato. (rcz)