COSENZA – Domani si consegna il Premio Cassiodoro

Domani sera, a Cosenza, alle 19.30, al Centro Polifunzionale, si terrà il Premio Cassiodoro, giunto alla 20esima edizione.

Il premio chiude la Settimana della Cultura Calabrese,  voluta e guidata dall’editore Demetrio Guzzardi.

Il tema dell’edizione di quest’anno è: Arte, conoscenza, spiritualità nella cultura del ricordo e molti dei premiati provengono dal mondo del volontariato, celebrando quest’anno la città di Cosenza l’ambito riconoscimento di “Capitale del volontariato 2023”.

A essere premiati Marziale Varano, presidente regionale Anvcg.

«Nella vita di ogni uomo c’è una data che segna il proprio cammino – si legge –. Per tanti le bombe inglesi e americane dell’estate del 1943 hanno lasciato sulla propria carne un segno indelebile. Le vittime civili degli ordigni bellici sono la testimonianza vivente di come la guerra produce solamente morte e distruzione. A distanza di 80 anni dalla fine della guerra al Sud, ancora oggi, ogni anno, in Italia decine di perone restano ferite, talvolta in modo grave, a causa della deflagrazione di ordigni inesplosi rinvenuti nel nostro territorio. Le attività dell’Associazione vittime civili di guerra ricordano che nulla è più apprezzabile della pace. Marziale Varano è il presidente calabrese dell’ANVCG e proprio a lui Guido Bartelli volle consegnare l’intero archivio della sezione cosentina che per tanti anni organizzò le manifestazioni in ricordo del tragico bombardamento del 12 aprile 1943. Il riconoscimento a Varano è esteso a tutte le vittime civili e ai loro familiari, che con la campagna “Stop alle bombe sui civili” scuotono le nostre coscienze e richiamano a un impegno costante per costruire una civiltà di pace, di sviluppo e di solidarietà».

Dora Ricca, registra teatrale.

«Una vita per il teatro, il teatro come vita – si legge nelle motivazioni –. Per Shakespeare: «Tutto il mondo è un teatro e tutti gli uomini e le donne non sono che attori, che rappresentano diverse parti». Dora Ricca dopo gli studi al Liceo artistico di Cosenza, si è imbattuta con Antonello Antonante e la sua smisurata voglia di fare teatro a Cosenza e non solo. Dora l’ha seguito in tutto e per tutto; con lui nasce a Cosenza il Centro RAT e il Teatro dell’Acquario, per anni uno dei pochi Teatri stabili d’innovazione del Sud. «Da sempre abbiamo attivato iniziative per far conoscere e amare il teatro a tutte le generazioni». Dopo la morte del marito, il desiderio di teatro di Dora Ricca non è terminato; mette a disposizione tutto il suo sapere e ritorna sulle scene ridando vita a un testo di Nina Weskler, la giovane ebrea rinchiusa a Ferramonti. Una nuova stagione si apre».

Linda Capocasale, presidente dell’Associazione 3×21.

«L’Associazione 3×21, con le proprie attività, contribuisce a una piena inclusione nella vita delle persone con sindrome di Down, sia da un punto di vista sociale che lavorativo. Linda è laureata in Scienze pedagogiche all’Università della Calabria e, con la sua 3×21, ha attivato numerosi progetti, come laboratori di canto, di musica, di teatro e di varie arti. «Avere un cromosoma in più – ha detto Linda durante un incontro – è un grande vantaggio, perché se opportunamente sostenuti, possiamo promuovere azioni benefiche per gli altri ragazzi down o per chiunque viva una situazione di disagio». Linda, all’interno dell’Associazione svolge anche il ruolo di educatrice».

Giovanni Spedicati, fondatore dell’editrice La Mongolfiera.

«Ha fondato a Doria di Cassano Jonio, nel 1987, la rivista ecopacifista La Mongolfiera, che poi è diventata un’editrice alternativa. Dal cielo di Doria la Mongolfiera vuole volare alto, per far conoscere ai lettori dei propri libri le tematiche che stanno a cuore al suo fondatore Giovanni Spedicati: fra tutte la pace, l’antimilitarismo, la convivenza tra i popoli, l’ecologia. Tra le ultime realizzazioni del catalogo, la collana Quaderni di teatro, che propone centinaia di titoli di nuovi autori. Dal 2009 l’editore ha ideato e dirige il Sibari Art Festival, una rassegna culturale annuale che si tiene nella bellissima location dei Laghi di Sibari. Giovanni Spedicati è anche autore di diversi volumi, tra cui: “Libro bianco”, “Poetabile” e di un originale saggio “Per un cristianesimo anarchico”».

Domenico Liguori, docente di matematica e fisica.

«Il prof. Domenico Liguori, del Liceo Scientifico “Patrizi” di Cariati, nel maggio 2023 è stato premiato a Roma come uno dei migliori docenti d’Italia. Liguori, laureato in Fisica all’Università della Calabria, da sempre cerca di «incuriosire e instillare nei suoi studenti l’amore per la scienza». In una recente intervista ha dichiarato che ha scoperto l’amore per le materie scientifiche leggendo le storie di Topolino, incuriosito in particolar modo dal personaggio di Archimede. Autore di diversi articoli didattico-scientifici, ha scritto anche un romanzo scientifico, “Alice e Pier nel paese della matematica”, i cui protagonisti mostrano al lettore la bellezza dello studio dei diversi saperi, le cui conoscenze sono interconnesse dalla matematica».

don Francesco Di Chiara, vicario generale Diocesi di Cassano allo Ionio

«L’attuale vicario generale della Diocesi di Cassano all’Jonio è nativo del borgo di Morano Calabro, il paese alle falde del Pollino. Morano ha grandi tradizioni religiose: San Francesco di Paola, partendo per la Francia, salì sul monte Sant’Angelo per salutare e benedire le genti di Calabria; il roglianese fra Bernardo Milizia scelse il Colloreto per far fiorire la sua riforma agostiniana. Ma Morano è anche il paese dove è nato (1871) e dove ha concluso la sua vita terrena (1958) don Carlo De Cardona. Don Francesco – per tutti don Ciccio – è uno dei parroci di Morano che da questi esempi ha cercato di modellare la sua spiritualità, che si manifesta nel suo modo di vivere la missione sacerdotale».

Benito Rocca, presidente Anteas Cosenza.

«Da sindaco di Colosimi, da responsabile del Casmez, l’ente in cui ha lavorato, e ora da presidente dell’Anteas di Cosenza, Benito Rocca, non ha mai perso la sua attitudine a guardare con simpatia chi gli sta vicino. Il volontario è un uomo che riconosce negli altri, specialmente quelli più bisognosi, una familiarità e un senso di gratuità. L’Anteas di Cosenza, da lui fondata e diretta, è una di quelle esperienze del terzo settore che svolgono una funzione sociale importantissima. Rocca ama dire: «Ci si pensiona dal lavoro, non dalla vita sociale» e così il suo tempo è dedicato alle numerose attività che con la sua organizzazione porta avanti. La bellissima esperienza degli orti solidali, che coinvolge un centinaio di anziani, ma anche la raccolta del pane e dei prodotti da forno invenduti, che per tanti diventa il pane quotidiano. Tante altre sono le opere a sostegno e a sollievo, per chi è rimasto indietro, ma il dono più bello che Benito Rocca dà a tutti… è il suo sorriso».

Sandro Sottile, artista.

«È un artista poliedrico, poeta e compositore di testi, cantautore, musicista, suona più strumenti musicali, molti dei quali costruiti direttamente da lui, dopo un’accurata selezione dei materiali lignei; con la stessa cura realizza pregiati presepi, mentre sua moglie, Rossella Oddo, recentemente scomparsa, ha disegnato i fondali per i suoi spettacoli. Sandro Sottile riscopre e fa propria la musicalità del Sud e l’esprime nei suoi testi e nella sua musica, che porta in giro per l’Italia e all’estero. Ha suonato e collaborato con grandi artisti e musicisti, facendo sempre emergere le storie e il valore della musica popolare prodotta in Calabria».

Giannino Dodaro, presidente del Comitato Spontaneo “Spirito Santo”.

«Il quartiere dello Spirito Santo a Cosenza da sempre è considerato la parte “bassa” della città. Il fiume Crati che l’attraversa e lo delimita l’ha sempre caratterizzato. Lo Spirito Santo è stato per eccellenza il luogo dei lavori riservati agli ebrei, che avevano molta dimestichezza con l’acqua (tintori, pellai, tipografi, ecc.). Insieme alla Massa è il quartiere della Cosenza operaia e proprio qui, don Carlo De Cardona, fece il centro delle sue attività sociali; negli anni ’30 del Novecento donò a suor Elena Aiello la sede della Cassa rurale federativa. Allo Spirito Santo le bombe americane sganciate su Cosenza il 12 aprile 1943, uccisero 5 scolari che stavano uscendo dalla Scuola elementare. Per mantenere la memoria di questa grande storia, c’era bisogno di qualcuno come Giannino Dodaro, nato e cresciuto allo Spirito Santo, che organizzasse e vivacizzasse un comitato per valorizzare questa importante parte del Centro storico cosentino».

E don Giovanni Celia, studioso di storia della Chiesa calabrese.

«Sacerdote della diocesi di San Marco Argentano-Scalea; la sua famiglia è originaria di Verbicaro, il paese dell’Alto Tirreno cosentino, dove si produce un buon vino e i suoi abitanti sono tutti devoti a San Francesco di Paola, che i verbicaresi hanno eletto a patrono e protettore delle loro vigne. Di Verbicaro è originario mons. Pietro Raimondi, il vescovo santo di Crotone (1896-1987), a cui don Giovanni ha dedicato molti dei suoi studi e di cui è il postulatore della causa di beatificazione. Da Verbicaro don Celia ha imparato l’amore e l’attaccamento ai piccoli paesi, che traspare dai suoi lavori editoriali e dal suo animo poetico. Nelle chiese a lui affidate, c’è sempre il suo stile con un’attenzione costante alle piccole cose, che sfocia nel grande amore per il Creatore». (rcs)

Col Premio Cassiodoro si è conclusa la Settimana della Cultura Calabrese

È con la premiazione della 19esima edizione del Premio Cassiodoro, che si è conclusa, a Carlopoli, la Settimana della Cultura Calabrese.

Il Premio, istituito nel 2033 dall’Universitas Vivariensis, viene conferito a personalità che operano e risiedono in Calabria e si sono distinte nella ricerca e nell’elaborazione culturale, economica e sociale.

La manifestazione di consegna, come ogni anno, è stata condotta dall’editore Demetrio Guzzardi che è anche il Rettore dell’Universitas Vivariensis. Durante la serata l’attrice teatrale Lara Chiellino ha letto i brani poetici che ogni mattina hanno accompagnato la passeggiata letteraria ai ruderi dell’abbazia cistercense di Corazzo.

I Premiati

L’Associazione Diavoli Rossi di Tiriolo. Ha consegnato la pergamena il sindaco di Taverna, Domenico Greco.

Nel 1982, alcuni giovani di Tiriolo, dopo aver sperimentato lo squallore che gli incendi estivi lasciavano sul territorio, decisero che bisognava agire in prima persona e che non bastava la sola generosità, ma occorreva prepararsi e avere le attrezzature necessarie. Proprio in quegli anni, dopo il sisma in Irpinia, in tutta Italia si iniziò a parlare di volontariato e di protezione civile. Il campo di attività non è stato solo Tiriolo; dovunque c’è un’emergenza i Diavoli rossi sono presenti. La vera “prova del fuoco” è stata il gemellaggio suggellato con la Croce Bianca ligure di San Desiderio e il gruppo di volontari comunali di Gemona in Friuli.

L’imprenditore Antonio Leo, premiato dal sindaco di Carlopoli, Emanuela Talarico.

L’acqua è un bene prezioso; se mancasse, la vita stessa finirebbe, ma occorre ricordarlo non solo il 22 marzo di ogni anno per il World Water Day. Prelevare, imbottigliare e commercializzare l’acqua dalla fonte silana di Vuggisano a oltre 1.000 metri è sicuramente una nota di merito che va riconosciuta ad Antonio Leo, che ha scelto questa sorgente prima ancora che la purezza dell’aria e delle acque dell’Altipiano Silano fossero su tutti i giornali. Riuscire a fare impresa con risultati positivi, specialmente in aree periferiche in Calabria non è sempre facile, per questo lo slogan “tradizione e innovazione” di Acqua Leo è davvero un programma riuscito.

L’economista Flavio Talarico, premiato da Giulia Costanzo dell’IC “Don Milani” di Lamezia Terme

Qual è il compito di un uomo pubblico? Essere sempre a disposizione della sua gente, in ruoli anche diversi. Flavio Talarico, come molti giovani degli anni Ottanta, si è preparato con impegno studiando all’Unical per poter condurre la comunità che gli ha dato i natali per sentieri più agevoli di quelli del recente passato. Sia come sindaco di Carlopoli che come presidente di un istituto di credito – che ha le radici nel movimento cooperativistico decardoniano – Talarico ha avuto come àncora del suo impegno pubblico il bene comune.

L’agriturismo Adelya Piccoli Mancuso, premiato da Francesco Chiellino, dirigente della Regione Calabria – Dipartimento agricoltura

In tanti parlano di ambiente, ma sono pochi quelli che realmente operano per costruire il futuro del nostro pianeta, che passa per il rispetto e l’amore per la natura. L’azienda agricola Mancuso – con annesso piccolo zoo – che Adelya insieme alla sua famiglia porta avanti con passione, è un esempio positivo di come l’economia rurale possa aiutare lo sviluppo locale con un supplemento di bellezza.

Il giornalista Rino Giovinco, premiato da Rino Pascuzzi, vice sindaco di Bianchi.

Il giornalista Rino Giovinco vive a Bisignano, un centro della Val di Crati, dove ha scelto di aiutare la sua comunità in un processo di coscientizzazione della sua identità. Come presidente della Pro loco ha dato vita a periodici molto seguiti e poi come corrispondente di quotidiani e settimanali delinea con i suoi articoli il volto di un paese che promuove le sue peculiarità religiose, culturali, storiche e artistiche. Ha recentemente pubblicato un volume in cui ripercorre le vicende degli aiuti alle popolazioni dell’Irpinia dopo il terremoto del 1980; dal libro è nato il gemellaggio tra Bisignano e Castelnuovo di Conza.

L’artista e scultore Antonio La Gamba, premiato dal sindaco di Panettieri, Salvatore Parrotta.

Seminare bellezza con l’arte è un compito che lo scultore Antonio La Gamba ha ereditato dal nonno contadino; la semina è un dono alle future generazioni, ma anche la memoria delle proprie radici. Chi ama la bellezza sarà un buon cittadino, proprio per questo da anni l’artista calabrese fa incontrare nella quotidianità delle persone, espressioni artistiche che possano aiutare tutti a conoscere i nostri centri storici. Fra tutte, le sinuose sagome dei gatti che abbelliscono i vicoli di Pizzo, invitando concittadini e turisti, a scoprire gli angoli più belli e nascosti del centro napitino.

L’operatrice culturale Concetta Silvia Patrizia Marzano, premiata dall’attrice Lara Chiellino.

L’associazione culturale vibonese “L’isola che non c’è”, diretta da Titty Marzano, si è assunta il gravoso compito di tenere desta, per un intero anno, la “coccarda” che il Comune di Vibo Valentia ha ricevuto di città “capitale del libro italiano”. La presidente Marzano, da autentica appassionata della cultura, ha messo in piedi un interessante e nutritissimo cartellone letterario, onorando al meglio l’incarico ricevuto e offrendo ai lettori serate culturali di grande livello.

La casa editrice Rubbettino, premiata dal sindaco di Soveria Mannelli, Michele Chiodo.

La casa editrice Rubbettino da quasi 50 anni si è posta un obiettivo ambizioso: produrre e portare al grande pubblico nelle librerie volumi ben fatti, restando a operare a Soveria Mannelli. Il sogno di Rosario Rubbettino di dare lavoro ai giovani del suo paese, è stato ampiamente raggiunto e l’impresa editoriale è diventata un laboratorio culturale per l’intero Mezzogiorno. Rubbettino editore è riuscito a ritagliarsi un proprio spazio tra le migliori case editrici italiane; la prova è che da anni gioca un ruolo di primo piano nella più grande kermesse culturale del nostro Paese: il Salone internazionale del libro di Torino.

Il sacerdote e missionario Don Battista Cimino, premiato dal sindaco di Bianchi, Pasquale Taverna.

Originario di San Giovanni in Fiore, prete da 40 anni, ha sempre vissuto il suo sacerdozio come un dono da condividere con i più bisognosi. Parroco di Bianchi negli anni Ottanta per un decennio, poi a Mendicino, ha sentito forte la chiamata missionaria e, come prete fidei donum, è stato per 23 anni in Africa, prima in Burundi, dove ha subito anche un attentato, e poi in Kenia. Sulla collina di Kyumbi nella diocesi di Machakos, sostenuto dall’Associazione “Stella cometa” di Cosenza, è nato il Santuario della Divina Misericordia, centro di vita spirituale che promuove anche la cultura della solidarietà e della condivisione. Ora, come abate florense, continua a coordinare aiuti umanitari per il Terzo e Quarto mondo.

L’Associazione Culturale “Emilia Zinzi”, premiata da Mario Greco, presidente Centro Studi “Calabria fotografia sociale”.

Emilia Zinzi (Catanzaro, 1921-2004). Storica dell’arte e del territorio, ha speso la sua vita per lo studio, la catalogazione, la salvaguardia, la tutela e la valorizzazione dei beni culturali, ambientali e storici della Calabria. Tra i maggiori studiosi dei luoghi Cassiodorei, grazie alle sue denunce più volte è riuscita a fermare scempi edilizi in siti da tutelare. Dal 1968 è stata docente di Storia dell’arte alla Facoltà di Architettura dell’Università di Reggio Calabria. Per tener desta la sua grande attività di studio, nel 2014 è sorta l’Associazione culturale “Emilia Zinzi” che, oltre alla catalogazione e digitalizzazione dell’archivio fotografico della studiosa confluito nella Biblioteca di Area Umanistica “F.E. Fagiani” dell’Università della Calabria, ha istituito il premio di ricerca per la Storia dell’arte a lei intitolato. (rcz)

COSENZA – Consegnato il Premio Cassiodoro

Nel Villaggio Città del Sole dell’Associazione Comunità Regina Pacis di Cosenza, si è svolta la consegna del Premio Cassiodoro, giunto alla 18esima edizione e dedicato al ricordo di mons. Antonio Cantisani, già arcivescovo di Rossano-Cariati.

Istituito nel 2003 dall’Universitas Vivariensis, il Premio viene conferito a personalità che operano e risiedono in Calabria e si sono distinte nella ricerca e nell’elaborazione culturale, economica e sociale.

Il Premio, come ogni anno, è stato condotto dall’editore Demetrio Guzzardi che è anche il rettore dell’Universitas Vivariensis; il conduttore ha voluto accanto a sé come “valletta” Marilena, un’ospite della Comunità Regina Pacis.

Ad essere premiati, Franco Arcidiaco, fondatore della Casa editrice Città del Sole, da don Dante Bruno.

«Fondatore nel 1997, insieme alla moglie Antonella Cuzzocrea, di una delle più importanti case editrici calabresi – si legge nella motivazione –. Il catalogo di oltre 1.200 titoli spazia dai temi regionali ad argomenti di varia natura. Sin da piccolo ha avuto un approccio col mondo dei giornali e questa sua passione si è concretizzata rilanciando storiche testate, non solo calabresi; è attivo anche nella nuova frontiera della comunicazione on-line. Ha dato vita alla Biblioteca comunale di San Lorenzo (RC) intitolata alla memoria di suo padre, Antonino Arcidiaco, con una donazione di arredi e mobili familiari e di un’intera emeroteca di quotidiani e periodici dal dopoguerra a oggi».
Romilio Iusi, studioso dell’opera di don Carlo De Cardona, da Tonino Acri.
«Romilio Iusi, sin da bambino, nel suo paese, Lappano, ha avuto modo di ascoltare episodi della vita e dell’opera di don Carlo De Cardona, l’apostolo della redenzione sociale dei lavoratori calabresi. Romilio Iusi al prete di Morano, attualmente servo di Dio, ha dedicato, non solo la tesi di laurea, ma da sindaco del suo Comune, ha patrocinato il restauro e la valorizzazione della bandiera della Lega del lavoro. Fa parte della Commissione storica per la beatificazione di don Carlo de Cardona e nel maggio 2021 ha dato alle stampe  un suo originale testo teatrale sulla presenza a Lappano e a San Pietro in Guarano del prete che amava i contadini e che dai suoi avversari era definito il bolscevico bianco», si legge nella motivazione.
La Casa famiglia L’Arca di Celico, da 40 anni al servizio dei minori, premiati da Pasquale Taverna.
«Quaranta anni fa, era il 1981, una consacrata milanese che viveva in Calabria, sentì l’urgenza di realizzare un luogo protetto per minori, dando una risposta concreta al bisogno di alcune famiglie che vivevano nel disagio. Da allora, la casa famiglia L’Arca è diventata un sicuro approdo per tanti ragazzi che hanno potuto sperimentare una diversa e positiva quotidianità di vita. La casa famiglia fa parte della cooperativa sociale “La Terra” che, dalla sua costituzione, guarda al sociale realizzando strutture per dare dignità al vivere umano» si legge nella motivazione.
Ornella Nucci, presidente sezione Cosentina Ail, premiata da Vincenzo Continanza.
«Giurista con il “virus” del volontariato, Ornella Nucci trascorre le giornate tra le aule di giustizia per il suo lavoro e nelle piazze per ricordare a tutti il valore della solidarietà. Dalle stelle di Natale alle aste d’arte, Ornella Nucci, con i suoi amici dell’AIL di Cosenza, con gentilezza porge la mano raccogliendo fondi per sostenere la ricerca per la cura delle leucemie, dei linfomi e del mieloma».
Giuseppe Smorto, giornalista e autore del libro A Sud del Sud, premiato da Andrea Gualtieri.
«Durante gli infamanti anni dei sequestri di persona, in un’inchiesta realizzata da l’Espresso, la Calabria venne definita: «La regione più odiata dagli italiani». Giuseppe Smorto dal suo osservatorio del quotidiano la Repubblica, una delle testate italiane più autorevoli al mondo, nel suo recente volume A Sud del Sud, racconta i pochi diavoli, ma i tanti resistenti che ha trovato in questo suo viaggio tra personaggi e situazioni calabresi. Anche Smorto con questo suo saggio è un resistente, perché presenta una Calabria bella e positiva, che merita di non essere più considerata la Cenerentola d’Italia».

Vincenzo Le Pera, fondatore della Galleria d’Arte “Il Triangolo”, premiato da Albamaria Frontino.

«Per Vincenzo Le Pera l’arte è la ragione del vivere. Dalla sua galleria “Il Triangolo” di Cosenza, fondata nel 1973, sono passati i più bei nomi della pittura e della scultura italiana contemporanea. Le mostre, le rassegne, i tanti volumi pubblicati, in particolare l’Enciclopedia dell’arte di Calabria, Ottocento e Novecento, lo pongono come uno dei punti di riferimento più significativi per avvicinarsi e conoscere l’affascinante mondo dell’arte».

Don Pino De Simone, sacerdote, docente di Patristica, premiato da Paola Perrone.

«Docente ordinario di Patristica all’Istituto Teologico Calabro “San Pio X” di Catanzaro, dove è stato per molti anni (2007-2020) il direttore della Biblioteca “Cassiodoro”. Attualmente cura e dirige la Biblioteca “San Nilo e San Bartolomeo” dell’Arcidiocesi di Rossano-Cariati. Autore di saggi su Cassiodoro e altre figure dei primi secoli del cristianesimo; dal suo sensibile animo sacerdotale prendono vita versi e liriche che esaltano la figura di santità nella Chiesa e la bellezza del creato».

Padre Giuseppe Mirabelli, direttore della Biblioteca Madonna della Catena di Laurignano, premiato da mons. Domenico Graziani.

«Dopo la sua infanzia ad Altomonte, Giuseppe Mirabelli ha abbracciato la vita religiosa passionista seguendo il carisma di San Paolo della Croce: «Annunciare con gioia agli uomini il Vangelo di Cristo». Padre Giuseppe ha dedicato la sua vita all’evangelizzazione e alla cultura vivendo in un luogo mariano, la collina di Laurignano, dove la Madre di Dio è venerata con il titolo di Madonna della catena. La Biblioteca di oltre 60 mila volumi, che con competenza e amore padre Giuseppe dirige, è un punto di riferimento per quanti cercano testi religiosi, ma anche libri rari e introvabili».

Annamaria Santoro, responsabile Settore Libri antichi e di pregio della Biblioteca Nazionale di Cosenza.

«Annamaria Santoro ha fatto dell’amore al mondo dei libri, della conoscenza e della promozione alla lettura la ragione della sua vita, al pari della sua profonda fede religiosa. Il suo cammino è stato segnato già durante la redazione della tesi di laurea sull’editore di origine ebraica Ottaviano Salomone che nel 1470 impiantò a Cosenza la prima officina tipografica. Ha scelto di lavorare nella nascente Biblioteca Nazionale di Cosenza, dove, insieme ai suoi colleghi, dal 1986 al 2020 ha realizzato numerose mostre ed esposizioni bibliografiche, apprezzate in loco e a livello ministeriale». (rcs)