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Dulbecco Institute a Lamezia, il commissario Giuseppe Nisticò: presto i locali

Giuseppe Nisticò

«Si farà o non si farà il Centro di Ricerca Renato Dulbecco a Lamezia Terme?», si chiede sulle pagine de Il Quotidiano del Sud l’ex presidente del Consiglio comunale di Lamezia Salvatore De Biase. «Mesi fa – ha scritto De Biase – si disse: finalmente una buona notizia, nascerà a Lamezia il “Renato Dulbecco Institute”, centro d’eccellenza per la produzione di anticorpi monoclonali, attualmente impiegati per la cura del Covid e in campo oncologico. Si precisò che l’istituto, che prende il nome dal mai dimenticato premio Nobel nato a Catanzaro, sorgerà nei locali della Fondazione Mediterranea Terina. Un investimento tra i 20 e i 30 milioni in grado di creare fino a cento posti di lavoro. Il professore Nisticò, fautore e propositore del progetto e farmacologo di fama internazionale, specificò nell’occasione – ha detto De Biase – che questo sarà “il primo tassello di una rete di centri di eccellenza”. In altri termini, il “Renato Dulbecco Institute” in cui si integrano sanità, ricerca scientifica, medicina territoriale ed economia, avrebbe dovuto rappresentare la prima realizzazione del progetto “Calabria Silicon Valley”. Un’idea lungimirante e dal valore scientifico inestimabile per la nostra regione».

Calabria.Live ha sentito in proposito il prof. Giuseppe Nisticò. Sono grato – ha detto l’ex presidente della Regione Calabria e attuale commissario del Dulbecco Institute – al presidente De Biase che ha colto con grande sensibilità le istanze che vengono dalla Calabria ma anche da giovani calabresi brillanti che lavorano all’estero nel campo delle biotecnologie mediche e in quello del settore agroalimentare. E soprattutto perché condivide la nostra ansia di veder realizzata una infrastruttura di eccellenza anche per la produzione di nanoanticorpi che rappresentano la forma più avanzata e intelligente per combattere il COVID 19 e tutte le varianti.

«Voglio rassicurare il presidente De Biase e quanti mi chiedono notizie sul nascente centro di ricerca scientifica di Lamezia che la Regione Calabria, che ha già firmato il riconoscimento giuridico della Fondazione, ha già predisposto le delibere per la concessione dei locali che andranno a ospitare il Dulbecco Institute. Una volta messi a disposizione i locali, la Regione dovrà provvedere ad assicurare le risorse necessarie per la ristrutturazione e la realizzazione dei laboratori necessari. Questo non è difficile perché c’è un impegno a rimodulare i fondi POR della UE non spesi prima che siano restituiti all’Europa!!!

«Intanto – sottolinea il prof. Nisticò – poiché la scienza vola ad una velocità superiore a quella della burocrazia con il prof Roberto Crea, padre delle biotecnologie che verrà a dirigere il Dulbecco Institute lasciando dopo 40 anni la California dove vive, abbiamo avviato i primi 2 progetti di ricerca e cioè uno in collaborazione con l’Oncologia dell’UMG diretta dal prof Pierfrancesco Tassone e il prof Piersandro Tagliaferri volto alla valutazione degli effetti dei primi nanoanticorpi (pronectine) in forme di cancro resistenti alle terapie tradizionali

Il secondo progetto sarà presto avviato in collaborazione con il prof Giuseppe Ippolito Direttore del prestigioso Spallanzani per valutare gli effetti anti Covid dei primi nanoanticorpi. Nell’insieme il progetto sta procedendo e mi auguro che presto possano essere avviati i lavori per la ristrutturazione. Sono anche lieto che l’assessore all’Agricoltura abbia chiesto alla Fondazione Dulbecco di fare un certificato di qualità e sicurezza dei prodotti agroalimentari della Regione realizzando così la missione originaria del Centro Agroalimentare di Lamezia!». (rrm)

 

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