«Siamo convinti che prima del Ponte sullo Stretto, ci sono strade e ferrovie da finire in Calabria e in Sicilia». È quanto ha detto il segretario generale di Uil, Pierpaolo Bombardieri, a margine dell’incontro svoltosi tra i sindacati e il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini.
Nel corso dell’incontro, definito dal sindacalista Bombardieri «positivo», si è fatto il punto sulle infrastrutture del Paese, su tutti gli interventi più significativi e che tengono conto anche delle tratte finanziate con fondi Pnrr, sulla riforma del Codice degli appalti e sul Ponte sullo Stretto.
«Abbiamo chiesto quando dovranno essere consegnate le opere e quanta occupazione si farà. La sicurezza è fondamentale per affrontare i cantieri. Da parte nostra non c’è nessuna chiusura, anzi consideriamo lo sviluppo del Mezzogiorno una condizione fondamentale per la ripartenza del Paese ma, allo stesso tempo, siamo convinti che il miglioramento delle opere infrastrutturali viaria e ferroviarie non possa fermarsi ad Eboli», ha detto Bombardieri, accompagnato dal Segretario generale della Uil Calabria, Santo Biondo; il Segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra; il Vicesegretario generale della Cgil, Gianna Fracassi e il Segretario generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone.
Per la Uil, infatti, la realizzazione dell’attraversamento stabile fra la Sicilia e la Calabria deve camminare di pari passo con una serie di interventi sul piano delle infrastrutture viarie e ferroviarie.
In particolare il Segretario generale della Uil ha ricordato al ministro per le Infrastrutture la carenza di risorse che sono state destinate al completamento della Strada statale 106.
Allo stato attuale, infatti, sono stati previsti investimenti per il completamento per il terzo macro lotto Roseto Capo Spulico-Sibari; 220 milioni di euro, dilazionati in sei anni, per l’ammodernamento del tratto compreso fra Catanzaro e Crotone; tre miliardi di euro in legge di bilancio, dilazionati in 15 anni, per il tratto Catanzaro-Sibari ma, allo stato attuale, manca la copertura finanziaria per la progettazione e la realizzazione del tratto Crotone-Sibari e di quello Catanzaro-Reggio Calabria.
La posizione della Uil sulla Strada statale 106 è stata chiara. Al Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini è stato chiesto di procedere in maniera organica sul finanziamento, la progettazione e la realizzazione delle opere su tutto il tratto calabrese della Strada statale 106, attraverso la predisposizione di una Legge quadro che stabilisca un finanziamento pluriennale utile alla finalizzazione dei tratti non progettati e non cantierizzati sino ad oggi.
Durante l’incontro, poi, i rappresentanti della Uil al tavolo ministeriale hanno evidenziato le proprie preoccupazioni e quelle del sindacato in riferimento al completamento del progetto dell’Alta velocità ferroviaria in Calabria.
Allo stato attuale, infatti, il finanziamento – ottenuto attraverso il Piano nazionale di ripresa e resilienza – interessa solo due lotti funzionali: quello compreso fra Battipaglia e Praia e quello compreso fra Praia e Tarsia. Due lotti che, però, potrebbero essere bloccati da difficoltà in fase di cantierizzazione delle opere cosa che, alla luce della tagliola dei tempi prevista dall’Europa sulla realizzazione dei progetti finanziati attraverso i fondi del Pnrr che fissa al 2026 il completamento degli stessi, porterebbe alla perdita del finanziamento.
Proprio questo rischio ha spinto il Segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, a suggerire al Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ed ai tecnici del ministero la possibilità di rimodulare questi finanziamenti, dirottandoli sul miglioramento infrastrutturale del tratto dell’Alta velocità compreso fra Reggio Calabria e Lamezia Terme.
Operazione quest’ultima, infine, che andrebbe incontro alla richiesta dell’Europa di sostenere la crescita economica e strutturale del porto di Gioia Tauro attraverso il potenziamento dell’Alta velocità fra Battipaglia e Reggio Calabria, eviterebbe il rischio di perdere i finanziamenti ottenuti attraverso il Piano nazionale di ripresa e resilienza, mantenendo allo stesso tempo la territorialità degli investimenti.
Per Andrea Cucello, segretario confederale della Cisl, «è stato un incontro utile e positivo quello che abbiamo avuto oggi con il ministro delle infrastrutture Matteo Salvini che si è svolto in un clima di grande concretezza e serenità».
«Abbiamo toccato temi molto trasversali che vanno dall’edilizia, ai lavori per le infrastrutture che stanno per cantierizzarsi – ha spiegato –, allo sviluppo industriale di Ita, all’importanza di dare il giusto rilievo all’edilizia pubblica e alle politiche abitative. Abbiamo espresso la nostra preoccupazione sulle difficoltà esistenti per molte imprese nel reperire il personale adeguato da impiegare nei cantieri da appaltare, un tema centrale da affrontare urgentemente anche in relazione all’attuazione efficace del Pnrr».
«Per questo abbiamo ribadito che è necessario costruire il nuovo decreto flussi – ha detto ancora – in base alle esigenze delle imprese utilizzando la grande esperienza della bilateralità. Rispetto al progetto del Ponte sullo Stretto abbiamo espresso la piena condivisione su questa opera strategica per il nostro Mezzogiorno e l’intero Paese, una posizione già espressa dalla Cisl nel corso dell’audizione nelle commissioni parlamentari».
«Siamo convinti – ha concluso –che sia un progetto industriale che merita di essere ripreso, attualizzandolo rispetto a quelle che sono le nuove tecnologie, che può diventare un volano straordinario per tutto il sistema infrastrutturale del Sud. Infine sul tema della mobilità c’è l’esigenza di costruire un ecosistema in base ad una politica energetica di largo respiro mancata negli ultimi 30 anni. Riteniamo che sia necessario continuare il confronto con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed il ministro si è impegnato a convocare entro il 30 giugno dei tavoli tematici rispetto ai temi affrontati nell’incontro di oggi in modo da dare continuità al confronto per una gestione condivisa dei grandi problemi che l’Italia dovrà affrontare nei prossimi mesi. Farlo insieme significa farlo meglio».
Il ministro Salvini, dal canto suo, ha garantito la massima disponibilità al dialogo. L’incontro verte sui provvedimenti più significativi, a partire dagli interventi in corso o che avranno il via entro il 2023, sia per cantieri ferroviari che stradali. Temi come il protocollo sicurezza nei porti, le opere commissariate, la sicurezza stradale con il nuovo codice della strada.
In evidenza anche il dossier-Ponte. Ai rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl sono fornite cartine dettagliate dell’Italia con tutti gli interventi più significativi e che tengono conto anche delle tratte finanziate con fondi Pnrr.
A proposito dei contributi europei, Salvini tiene a precisare che «contiamo di spendere tutto e spendere bene». (rrm)