Il consigliere regionale del Pd, Raffaele Mammoliti, ha evidenziato come «il devastante terremoto avvenuto in Siria e Turchia sollecita un’appropriata azione sul da farsi per affrontare con la giusta determinazione i rischi legati alla fragilità del territorio e del modo di costruire in Calabria».
«La nostra regione – ha spiegato – è soggetta ad elevato rischio sismico, idraulico, maremoto, incendi. Il 100% dei comuni calabresi è ad elevata pericolosità sismica. Per tale ragione sarebbe auspicabile attivare da parte del governo regionale un lavoro di coordinamento al fine di verificare e utilizzare le tantissime risorse disponibili. Bisognerebbe promuovere un vero e minuzioso lavoro attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori competenti in una dedicata cabina di regia per realizzare un apposito censimento individuando le priorità di intervento».
«Occorre dare attuazione e concretezza – ha evidenziato – a provvedimenti legislativi che sono stati a volte svuotati e a volte inattuati come il Piano casa, il Contratto di fiume e di costa, il consumo di suolo zero per fare degli esempi se si vuole realmente dare impulso ad una seria ed efficace pianificazione urbanistica e territoriale per mettere in sicurezza dal rischio sismico, l’intero patrimonio edilizio pubblico e privato abbastanza vulnerabile. Solo agendo sul fronte della prevenzione, si potranno scongiurare disastri che si potrebbero verificare».
«Non possiamo affatto sottovalutare – ha proseguito – che negli ultimi 350 anni più della metà dei terremoti catastrofici, avvenuti in Italia, si sono registrati in Calabria con la perdita di oltre 200.000 vittime oltre ai consistenti danni sociali ed economici. Per tale ragione continuare a parlare della destinazione di ben 10 miliardi di euro per la costruzione del Ponte sullo Stretto, mi sembra una vera e propria strategia di distrazione di massa rispetto alle reali priorità della Calabria».
«In tale direzione – ha concluso – mi attiverò per presentare un’apposita mozione in Consiglio regionale».