La senatrice Silvia Vono (Italia Viva) crede molto nel Ponte sullo Stretto , come infrastruttura strategica per il mezzogiorno ed è convinta che sia necessario un grande lavoro di squadra. «Con mille difficoltà di superare i pregiudizi ideologici di chi non vuole nemmeno sentir nominare il Ponte sullo Stretto di Messina – ha dichiarato –, sono riuscita, in Commissione a far inserire nel parere al PNRR, approvato nel pomeriggio, qualche nota che apre la strada alla necessità di realizzazione di questa grande opera. Il Governo dovrà valutare un’ accelerazione dei piani di avanzamento lavori delle opere prioritarie, con particolare attenzione alle linee che si inseriscono nei Corridoi TEN-T … con particolare riferimento alla velocizzazione della tratta Salerno-Reggio Calabria” senza però trascurare di “verificare la fattibilità di un nuovo tracciato della linea Salerno-Reggio Calabria, finalizzato alla realizzazione dell’Alta Velocità”. Ho ribadito la necessità di “valorizzare il ruolo dei Porti italiani, in particolare quelli del Mezzogiorno, rafforzandone la capacità di intercettare i traffici merci intercontinentali prevedendo, inoltre, interventi specifici per l’intermodalità e la logistica integrata nei porti di Augusta, Gioia Tauro, Taranto e Napoli, al fine di potenziare in particolare il ramo occidentale del Corridoio scandinavo mediterraneo».
La senatrice ha aggiunto: «Mi piace a sottolineare come, per la prima volta, è stato possibile evidenziare la necessità di trasformare gli scali del Meridione – cioè i meglio posizionati strategicamente e prossimi ai grandi flussi mercantili che solcano il Mediterraneo – in Gateway per la Nuova Via della Seta, superando il pregiudizio che vedeva gli scali dell’Arco ligure e dell’Alto Adriatico come gli unici terminali per le merci provenienti oggi dall’Estremo Oriente e domani dal continente africano.
C’è ancora moltissimo lavoro da fare, sia a livello di affinamento e diffusione di una concezione del Sud parte attiva della ripresa del Paese, coeso e sinergico all’industria manifatturiera settentrionale che tanto merito ha avuto nel tenere in piedi l’Italia in questi anni difficili, sia ai fini di trasformazione dei grandi Assi della Rete TEN-T in armature infrastrutturali in grado di irradiare sviluppo nei territori attraversati, ma oggi è stato compiuto un primo importante passo». (rp).