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Profiti (Azienda Zero): Dieci anni di Commissariamento sono innaturali

Giuseppe Profiti

«Dieci anni di commissariamento sono qualcosa di innaturale, avrebbero annichilito qualunque sistema sanitario, a maggior ragione un sistema tra i non più robusti d’Italia». È quanto ha dichiarato Giuseppe Profiti, commissario di Azienda Zero nel corso di un’iniziativa organizzata dall’Aned di Catanzaro.

«Il commissariamento – ha spiegato il commissario di Azienda Zero – nasce per il rientro dal disavanzo, un disavanzo che ormai da due anni non c’è più. La Calabria ha fatto i conti con il passato, ha ripianato i suoi disavanzi, adesso ha un avanzo nel 2021: si tratta ora di decidere come impiegarlo per restituire servizi sanitari ai calabresi che ne sono stati privati in questi anni».

«Gli addetti ai lavori hanno il sospetto che in realtà questo gigantesco debito non sia come è stato narrato ma possa essere ben diverso. Non so fino a che punto sia un sospetto e valutazioni tecniche o un desiderio, certo questo significherebbe liberare tante risorse per il sistema. Anche in questo caso aspettiamo ancora qualche mese», ha detto Profiti in merito al debito.

Sul tema della carenza di personale, il commissario ha riferito che ci sarà un «pacchetto che costituirà la manovra di autunno».

«Diciamo che per la prima decade di ottobre – ha spiegato ancora – si possa dare al presidente la possibilità di presentare un pacchetto organico di misure che inserisca i cubani all’interno di una manovra un po’ più complessiva, fatta di interventi strutturali, quindi destinati a risolvere i problemi anche nel medio lungo periodo – come i concorsi, concorsi a tempo indeterminato e stabilizzazioni – e una serie di misure estemporanee che ci devono consentire di far fronte a situazioni contingenti in Calabria come nel resto d’Italia legate all’improvvisa carenza di medici di cui ci siano accorti nel post covid, in Calabria come in tutte le altre regioni». (rcz)

 

 

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