Il Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria continua ad attrarre visitatori italiani e stranieri. Dopo i numeri delle ultime settimane, con picchi che hanno superato i 5000 ingressi in una sola giornata, il MArRC ha registrato un nuovo successo nella giornata della 19esima edizione della Notte europea dei musei, celebrata sabato 13 maggio.
L’iniziativa è patrocinata dall’Unesco, dal Consiglio d’Europa e dall’Icom (International council of museums). In quella data il Museo ha offerto la prima apertura serale dell’anno, con orario continuato dalle 9.00 alle 23.00.
«La Notte europea dei musei – ha dichiarato il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano – rappresenta un momento importante e un’ulteriore opportunità per conoscere e riscoprire tutta la bellezza e la potenza del genio creativo dei grandi artisti che hanno vissuto prima di noi. Per una notte il nostro Continente si unisce riscoprendo le sue origini comuni forgiate nell’arte, nella storia, nella religione e nella cultura. La risposta di pubblico che abbiamo registrato nelle domeniche gratuite ha spinto ad aumentare questi momenti anche in date simboliche, come il 25 aprile, il 2 giugno e il 4 novembre. La voglia di conoscenza dei popoli che emerge in queste occasioni conferma e incentiva, ancora di più, il nostro lavoro e l’impegno per migliorare l’offerta culturale della nazione».
Nella giornata di sabato 13 maggio il MArRC ha accolto 1012 visitatori, con oltre un centinaio nel solo turno serale con ingresso al costo simbolico di 1 euro. Nella giornata successiva sono stati staccati altri 793 biglietti.
«I numeri di quest’anno sono straordinari – dichiara il direttore del Museo, Carmelo Malacrino. Stiamo registrando aumenti notevoli sia nel flusso di visitatori, sia negli incassi della bigliettazione. Dopo i terribili anni della pandemia, tornano numerosi i turisti dall’Europa e dagli altri continenti, segno dell’attrazione internazionale dei magnifici Bronzi di Riace e di Porticello: ormai simboli iconici della cultura di un intero territorio. Come sempre ringrazio tutto il personale del Museo, impegnato con professionalità in tutti i settori, da quello amministrativo a quello tecnico e scientifico, fino alla fruizione, accoglienza e vigilanza». (rrc)