Giovedì 2 maggio, a Reggio, alle 17.30, allo Spazio Open, si terrà l’incontro L’autonomia differenziata? Colpo di grazia al nostro Servizio Sanitario Nazionale, organizzato da Anpi RC, Il cuore di Medea Onlus, Comunità Competente Calabria e Cesare Posso – Sanità integrativa dal 1877.
Intervengono il dottor Rubens Curia, portavoce di Comunità Competente, Alessandra Baldari, segretaria generale regionale della FP – CGIL, Antonino Zumbo, presidente regionale Mutua Cesare Pozzo e Patrizia Gambardella, presidente dell’Associazione “Il cuore di Medea”, che coordinerà il dibattito.
All’incontro si discuterà, quindi, delle gravissime conseguenze che avrà l’autonomia differenziata sul SSN se il disegno di legge di iniziativa governativa sarà convertito in legge dalla Camera dei Deputati a cui è approdato dopo il via libera della Commissione Affari Costituzionali. Le regioni meridionali, la Calabria in particolare, pagheranno un prezzo altissimo con la conseguenza, non inventata e né remota, che chi non ha soldi non si potrà più curare. L’aspettativa di vita, già diminuita al Sud rispetto alle regioni del nord, continuità a diminuire. Diventerà non più possibile andarsi a curare altrove, fuori regione.
Con l’autonomia differenziata l’unità del Paese sarà minata con conseguenze gravissime che, oltre alla sanità, riguardano la scuola e i trasporti. Stipendi, sia dei pubblici dipendenti che dei privati, subiranno delle differenziazioni tra il nord (in maggiorazione) e il sud (stabili o in diminuzione) con l’abolizione possibile dei contratti nazionale di lavoro. In poche parole torneremo alle gabbie salariali di vecchia memoria. (rrc)