Domani sera, a Reggio, alle 21, al Terrazzo del Museo Archeologico Nazionale, la conferenza su Coefore, Eumenidi, Baccanti a cura della prof.ssa Paola Radici Colace.
L’evento, organizzato in sinergia con il Centro Internazionale Scrittori della Calabria, con il contributo della Cattedra di Teatro Antico e Moderno, la Cattedra di Mitologia Antica e Moderna e in collaborazione con il Centro Internazionale di Studi sul Mito (CISM) di Ancona e con l’Accademia Siciliana dei mitici di Palermo, rientra nell’ambito del ciclo di incontri Notti d’Estate al MArRC, organizzate dal Museo diretto da Carmelo Malacrino.
«Il teatro è un luogo magico che ha rivestito un ruolo centrale nella società, nella politica e nella cultura della Grecia antica. – ha commentato il direttore Malacrino –. Non poteva mancare, quindi, un appuntamento dedicato a questa forma di arte, le cui vestigia architettoniche si conservano ancora in molti siti archeologici italiani. Anche il MArRC conserva testimonianze legate al teatro in Magna Grecia, reperti che ci raccontano, molto spesso, delle attività religiose e artistiche ad esso correlate».
«L’evento di sabato, conferma – ha concluso – ancora una volta le straordinarie sinergie con le associazioni del territorio per offrire cultura e conoscenza alla comunità reggina e ai visitatori».
«La fortunata coincidenza della contemporanea rappresentazione a Siracusa, nella stagione 2021, di Coefore ed Eumenidi di Eschilo (458 a. C.) e di Baccanti di Euripide, (composta nel 406/405 a. C. alla corte di Archelao di Macedonia, e rappresentata postuma in prima assoluta al Teatro di Dioniso ad Atene nel 403) – ha spiegato, invece, la relatrice Colace – ci permette di dare a questa relazione il sottotitolo La paura del femminile on the stage, un punto di vista nuovo attraverso il quale saranno indagati i grumi tragici delle tre opere».
«Pur nelle diversità delle vicende, e per contenuto e per il contesto storico di riferimento – ha aggiunto Colace – essendo le protagoniste femminili, si può constatare che nelle tre opere è messo in scena un unico, immenso nodo tragico, legato al ruolo della donna nel mito e nella storia».
Ancora per qualche settimana, ogni giovedì e sabato, il Museo sarà aperto fino alle 23.00 (ultimo ingresso 22.30) e a partire dalle 20.00 il costo del biglietto sarà di soli 3 euro. Sarà possibile visitare i quattro livelli della collezione permanente e la mostra “Salvati dall’Oblio. Tesori d’archeologia recuperati dai Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale”. A partire dalle 20.30 si potrà accedere anche in terrazza, in concomitanza con la rassegna “Notti d’estate”. I protocolli di sicurezza impongono ai visitatori il distanziamento e l’uso del gel disinfettante e della mascherina negli spazi chiusi.
Obbligatorio il possesso del Green Pass. Tutte le info sul sito www.museoarcheologicoreggiocalabria.it. (rrc)